La Bundesliga rappresenterà il primo test utile per capire se la stagione calcistica in corso potrà davvero concludersi prima di settembre.
La Bundesliga è il primo dei cinque principali campionati europei che sembra avere un piano preciso per riprendere a giocare. In questo momento non basta per avere la sicurezza di riprendere, perché c’è sempre da fare i conti col nemico invisibile chiamato coronavirus. Ma con un’ottima organizzazione, adottando tutte le misure possibili per preservare la salute dei calciatori, sembra possibile tornare a giocare in tutta sicurezza. Naturalmente a porte chiuse, perché per tornare a vedere stadi pieni di tifosi la strada sembra essere ancora molto lunga e in salita.
Da ieri la Lega tedesca ha dato il permesso ufficiale alle squadre di tornare ad allenarsi. Secondo quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, per controllare la salute dei calciatori e limitare il pericolo di contagio, verrà ascoltato anche il parere continuo di una task force sanitaria. Inoltre è stata ipotizzata una verifica a tappeto, con tamponi ogni tre giorni e isolamento soltanto di un eventuale positivo, non della quarantena per tutto il gruppo.
I giocatori del Bayern Monaco ieri si sono ritrovati al centro sportivo, senza arrivare insieme. Prima di andare in campo sono stati sottoposti al tampone. Sul campo di allenamento si sono divisi in 5 gruppi da 4-5 calciatori, sempre mantenendo la distanza di un metro e mezzo, mentre nello spogliatoio era di 4 metri. Tutte le squadre tedesche di Bundesliga hanno seguito accorgimenti simili.
Di ufficiale al momento c’è solo che la Bundesliga non ripartirà prima del 30 aprile. Un’assemblea straordinaria convocata per il 17 aprile deciderà se sarà possibile partirà già nel weekend del 2 maggio o in quello successivo. La decisione finale spetterà comunque alla politica e agli esperti della sanità, non alla Lega che avrebbe naturalmente i suoi interessi a spingere per ripartire subito. Di sicuro in Germania, nonostante l’alto numero di casi da coronavirus (con una mortalità però molto inferiore rispetto all’Italia) ci sono i presupposti per ripartire. Sono ripartiti gli allenamenti dei calciatori e già questo è un primo passo importante.
In Italia ad esempio ci sono molti calciatori all’estero che dovrebbero rientrare all’inizio della prossima settimana. Dovranno restare in quarantena per 14 giorni, poi potranno iniziare ad allenarsi con i compagni. I tempi si allungano e se la situazione sarà complessivamente migliorata si potrà pensare di ripartire per la fine di maggio o l’inizio di giugno.
La speranza è che la Bundesliga possa ripartire almeno per metà maggio: sarebbe la prova tangibile che il calcio europeo può regolarmente terminare la stagione 2019/2020.
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