Premier League, ufficiale: non c’è una data di ripartenza

La Premier League ha comunicato che non c’è ancora una possibile data di ripartenza: la volontà è però quella di chiudere la stagione.

I punti principali indicati dalla Premier League:
– Massimo impegno condiviso da parte di tutti i club a finire la stagione attualmente interrotta.
– Nessuna data prestabilita per la ripartenza. Non sarà possibile ripartire a inizio maggio.
– Pacchetto di solidarietà da 125 milioni di sterline per aiutare i club della English Football League e della National League
– Concordato con il governo un contributo di 20 milioni di sterline per sostenere l’NHS (il servizio sanitario nazionale), le comunità, le famiglie e i gruppi vulnerabili durante la pandemia di COVID-19.

Premier League, il comunicato

Questo è il comunicato riportato da “Calcio e Finanza”.

“Oggi, in una riunione degli azionisti della Premier League, i club hanno discusso in dettaglio come rispondere alla pandemia globale di COVID-19.

Innanzitutto, è stato ribadito che la priorità principale è quella di aiutare la salute e il benessere della nazione e delle nostre comunità, inclusi giocatori, allenatori, dirigenti, personale del club e sostenitori.

È stato riconosciuto che la Premier League non riprenderà all’inizio di maggio – e che la stagione 2019/20 tornerà solo quando sarà sicuro e appropriato farlo.

La data di riavvio è in costante revisione con tutte le parti interessate, poiché si sviluppa l’impatto della pandemia di COVID-19 e lavoriamo insieme in questo momento molto impegnativo.

La Premier League sta lavorando a stretto contatto con tutto il calcio professionistico in questo paese, nonché con il governo, gli enti pubblici e altre parti interessate per garantire che il gioco raggiunga una soluzione collaborativa.

Con questo, c’è un obiettivo combinato per tutte le partite di campionato e coppa nazionali rimanenti da giocare, permettendoci di mantenere l’integrità di ogni competizione.

Tuttavia, qualsiasi ritorno al gioco avverrà solo con il pieno sostegno del governo e quando l’orientamento medico lo consentirà.

Nella riunione odierna sono state prese in considerazione le implicazioni sportive e finanziarie per i club della Premier League nonché per la FA, EFL e la National League”.

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