I membri del consiglio di amministrazione della Pro League, il principale campionato di calcio belga, hanno espresso parere favorevole e unanime in merito all’ipotesi di non riprendere più la stagione. La decisione è legata all’emergenza epidemiologica determinata dalla diffusione del coronavirus. Il campionato era stato interrotto quando mancava una giornata alla fine, più tutti i playoff.
La situazione attuale, si legge in un comunicato, non permette di fare valutazione attendibili per una possibile pianificazione della ripresa. Il suggerimento emerso da un riunione a distanza sarebbe quindi quello di concludere la stagione e “congelare” la classifica. Il Club Brugge, al primo posto con 15 punti di vantaggio sulla seconda, vincerebbe formalmente il campionato, senza playoff. Non è ancora chiaro se sarà invece possibile disputare la finale di Coppa del Belgio.
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“Lo sport, seppure fonte di divertimento e intrattenimento, non è e non può essere considerato la preoccupazione principale”, fanno sapere dalla Pro League. Prestando ascolto a quanto suggerito dalle autorità sanitarie il consiglio di amministrazione ritiene irrealistica la possibilità di giocare partite di calcio prima del 30 giugno. Inoltre eventuali possibili contagi tra giocatori influenzerebbero “in modo inaccettabile” il regolare svolgimento del resto della stagione.
Jupiler Pro League: perché il campionato dovrebbe finire qui
In linea con quanto attualmente dibattuto anche all’interno degli organi di governo del calcio di altri paesi europei, gli amministratori del campionato belga temono anche ripercussioni sui sistemi sanitari nazionali. Seppure teoricamente possibili, le partite “a porte chiuse” non eviterebbero comunque ai calciatori di dover fare ricorso a eventuali cure mediche di qualsiasi tipo in un momeno in cui i sistemi sanitari sono assorbiti da un’altra emergenza.
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L’assemblea generale della Pro League si riunirà il prossimo 15 aprile e, salvo sorprese, ratificherà quanto proposto dal consiglio di amministrazione. Un gruppo di lavoro esaminerà nelle prossime settimane le implicazioni finanziarie e le altre problematicità sportive determinate da questa decisione.