Uefa, domani videoconferenza per una prima bozza delle date di ripartenza dei principali campionati e di Champions ed Europa League.
L’ottimistica previsione iniziale era quella di tornare in campo subito dopo Pasqua, ma è diventata inattuabile già molti giorni fa, quando si è capito che l’emergenza causata dal coronavirus era ancora lontanissima dalla conclusione. Ora il mondo del calcio deve studiare nuove soluzioni per cercare di portare a termine le tante competizioni interrotte per colpa dell’emergenza sanitaria.
La giornata di domani sarà caratterizzata da un’attesa videoconferenza tra UEFA, ECA, FIFPRO e i delegati delle varie Leghe nazionali. l’Italia, in particolare, sarà rappresentata da Marco Brunelli, che ricopre il ruolo di Direttore Generale della FIGC.
Le parti si confronteranno per provare a ipotizzare ulteriori date. Lo scenario più ottimistico prevede la ripartenza a metà maggio (16-17), un secondo tra fine maggio e inizio giugno, quello più pessimistico entro la fine di giugno. La FIFA a tal proposito sta lavorando per far estendere sino alla nuova data di fine stagione gli accordi in scadenza. Un prolungamento verrebbe previsto anche per i prestiti dei calciatori. Per una volta, in piena estate, potremmo vedere i club impegnati in partite decisive per l’assegnazione di importanti titoli, anziché in tornei amichevoli.
Uefa, cosa succede con la Champions League
La UEFA vorrebbe concludere la Champions e l’Europa League con la formula abituale, ovverosia con match di andata e ritorno, eccezion fatta ovviamente per le finali, che sono già previste in gara secca. Se le competizioni continentali dovessero ripartire molto tardi, però, un cambiamento del format diventerebbe inevitabile.
Sempre qualora si dovesse ripartire a giugno inoltrato, si potrebbe dare la priorità al completamento dei campionati nazionali, per poi riprendere le competizioni europee. In Italia, dove l’emergenza sanitaria è scoppiata già lo scorso 21 febbraio, si ricomincerebbe verosimilmente a giocare con un po’ di anticipo rispetto a quanto avverrà in altre nazioni. A quel punto, la Serie A avrebbe un’enorme visibilità.
Un’altra questione riguarda la riapertura degli stadi al pubblico in questa stagione, eventualità irrealizzabile in Italia, in base alle parole recentemente pronunciate dal Ministro dello Sport. Vincenzo Spadafora. Una riapertura che è invece ipotizzabile nelle Coppe europee soltanto per quanto riguarda le finali, seppure con accessi limitati e usando tutte le precauzioni del caso.
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