In una videointervista con il quotidiano El País il portiere del Barcellona Marc André ter Stegen ha risposto ad alcune domande in merito all’emergenza coronavirus e all’isolamento. La Liga, il principale campionato di calcio spagnolo, è sospeso dal 12 marzo scorso in ottemperanza alle diverse misure di contenimento dei contagi da Covid-19. In Spagna i casi registrati sono attualmente oltre 85 mila.
“In questo momento il calcio non è una priorità, bisogna solo stare a casa, e noi non facciamo eccezione”, ha detto Ter Stegen. Rispondendo a una domanda in merito alle responsabilità dei calciatori in queste circostanze, il portiere del Barcellona ha riconosciuto i rischi ma anche i vantaggi di avere molti fan. “Con alcuni messaggi ben scelti possiamo essere di grande aiuto alle persone”, ha detto Ter Stegen riferendosi alla diffusione delle buone pratiche di contenimento dei contagi.
A proposito del tempo trascorso in famiglia Ter Stegen ha rivelato che il calcio non è un argomento così frequente. Nelle conversazioni con sua moglie, che fa l’architetta, parlano molto più spesso del lavoro di lei.
“La gente ride quando lo dico ma io di calcio non ho idea. Non ne vedo molto, tranne quando si giocano partite importanti o quando mi interessa vedere giocatori che conosco o amici. A volte mi chiedono il nome di un giocatore, e io non ne ho idea. […] Ricordo meglio come si muovono in campo, come calciano o come si smarcano, che non come si chiamano. È un po’ strano, lo so, ma mi capita spesso, quando analizziamo gli avversari”.