Come tutti gli sport più popolari al mondo anche la Formula 1 ha sospeso ogni attività a causa dell’emergenza epidemiologica internazionale dovuta al coronavirus. I primi otto Gran Premi del campionato mondiale sono stati rinviati, a partire da quello in programma in Australia il 15 marzo scorso. In attesa di evoluzioni del quadro pandemico la Federazione che organizza il campionato di Formula 1 sta discutendo con le squadre diverse ipotesi in merito alla futura ripresa delle attività sportive.
In un’intervista con Sky Sport il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha dichiarato che tra le possibilità al momento valutate dalla Formula 1 c’è anche quella di apportare alcune variazioni al format dei weekend di gara. “Si può anche pensare di fare due-tre gare a gennaio, e consideriamo anche l’ipotesi di cancellare le prove libere”, ha detto Binotto.
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Binotto ha anche riferito che le squadre stanno mostrando piena disponibilità a collaborare, concedendo alla FIA ogni margine di libertà per le valutazioni del caso. Al momento, anche in osservanza alle disposizioni delle autorità competenti, la Ferrari è tra le aziende che hanno disposto la chiusura totale. “Lavoriamo soltanto in smart working”, ha detto Binotto. Attualmente non è esclusa la possibilità di disputare gare, se necessario, anche fino a dicembre o gennaio, per recuperare il tempo perduto.
Il primo Gran Premio della stagione 2020 non ancora rinviato è quello in programma in Canada il prossimo 14 giugno. Non è chiaro se questo calendario sarà rispettato o modificato, ma nei giorni scorsi il presidente della Formula 1 Chase Carey si è detto ancora fiducioso della possibilità di un campionato 2020 con almeno 15 gare. Il numero minimo di gare perché il campionato sia ritenuto formalmente valido, da regolamento, è di otto Gran Premi.