Sono giorni di astinenza da calcio: la visione di un film dedicato a questo meraviglioso sport può essere d'aiuto per passare il tempo.
Sono giorni di astinenza da calcio: la visione di un film dedicato a questo meraviglioso sport può essere d’aiuto per passare il tempo. Ecco cinque suggerimenti.
È ambientato nella Seconda Guerra Mondiale e rappresenta un vero e proprio capolavoro: non a caso, nell’agosto del 2015, la popolare rivista “Rolling Stone” lo ha inserito tra i migliori film dedicati allo sport. Il maggiore nazista Von Steiner, che ha un passato da calciatore, decide di organizzare una partita tra prigionieri alleati e soldati tedeschi, dopo aver riconosciuto tra gli ufficiali britannici il capitano John Colby, ex West Ham. La similitudine tra calcio e guerra, spesso utilizzata a sproposito e contraddistinta da significativi negativi, assume qui una connotazione decisamente positiva.
È la storia di un leggendario allenatore inglese, Brian Clough, che condusse il Derby County dalla seconda serie alla conquista del titolo nazionale, prima di trasferirsi per un breve periodo al Brighton e per ancor meno tempo al Leeds United, dove rimase soltanto quarantaquattro giorni: la sua esperienza sulla panchina dei Whites, infatti, si rivelò complicata sin dall’inizio, a causa dei burrascosi rapporti con un ambiente legatissimo al precedente tecnico, Don Revie. Archiviata questa parentesi negativa, Clough approdò al Nottingham Forest, con cui vinse due edizioni consecutive della Coppa dei Campioni e numerosi altri trofei.
Tratto da un romanzo di Nick Hornby, racconta le vicende di un accanito tifoso dell’Arsenal. Dopo essere stato portato dal proprio padre ad Highbury da bambino, Paul si appassiona ai Gunners e decide di seguirli per sempre. Anche da adulto, quando diventa un insegnante e intreccia una relazione con la serissima Sarah, fatica a responsabilizzarsi completamente. L’apice della narrazione coincide con la memorabile stagione 1988-1999, durante la quale il club del nord di Londra fu protagonista di un appassionante duello con il Liverpool per la vittoria del campionato, risolto da un emozionantissimo scontro diretto.
Quattro anni fa, un film è stato dedicato a quello che molti considerano il più grande calciatore di tutti i tempi: Edson Arantes Do Nascimento, in arte Pelé. Sin da piccolo, “Dico” – come era soprannominato quando era bambino – gioca con una palla di stracci in una favela di Bauru. Nel 1950, al pari di tutti i propri connazionali, è scosso dalla disfatta del Brasile nel Mondiale casalingo, conosciuta con il nome di “Maracanazo”. Sarà proprio lui, nel 1958, a trascinare la selezione verdeoro verso la conquista del titolo iridato, primo acuto di un fuoriclasse leggendario, che vincerà altri due Mondiali e supererà i mille gol in carriera.
Un cult della comicità, una pellicola sempre in grado di strappare risate, particolarmente consigliabile in un periodo così difficile. Lino Banfi interpreta un allenatore dalle idee strane, che non ama né il 4-5-1, né il 4-4-2, ma pretende di giocare con il 5-5-5. Viene ingaggiato dalla Longobarda, appena promossa in Serie A e destinata a una dura lotta per non retrocedere. Si affiderà soprattutto ai gol dell’attaccante brasiliano Aristoteles, che nei primi mesi fatica ad ambientarsi in Italia, ma poi inizia a segnare. Numerosi calciatori degli anni Ottanta compaiono in questo film, che ha avuto un seguito nel 2008.
Leggi anche —> L’allenatore nel pallone e il suo successo
Galeotta fu Malaga: Sinner lo ha dimostrato con i fatti. Affiatati, complici, perfettamente coordinati. Dire…
22 novembre 2024, l'estrazione del Superenalotto: vincite e quote del concorso n. 186. Ecco tutti…
Sinner, non è ancora detta l'ultima parola: ribaltatone inaspettato. Ora per un motivo, ora per…
Berrettini non ha potuto fare altro che sventolare bandiera bianca al suo cospetto. La vittoria…
Ecco i numeri vincenti e le quote di Lotto, Superenalotto e 10eLotto di oggi, venerdì…
Serie B, la capolista Pisa è impegnata nel derby toscano con la Carrarese mentre il…