Dogman, in programma stasera su Rai 3 in prima visione TV, è uno dei più recenti e apprezzati film diretti da Matteo Garrone, che ne è anche coautore e sceneggiatore. Già regista di film come Gomorra e Reality, Garrone è considerato uno dei più audaci e influenti cineasti italiani contemporanei. Suo è anche il film Pinocchio attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche, con Roberto Benigni nel ruolo di Geppetto.
Il film Dogman, liberamente ispirato alla storia del “canaro della Magliana”, fu presentato in concorso al Festival di Cannes nel 2018. Fu un successo sia per il pubblico e che per la critica. Ricevette già allora apprezzamenti diffusi, estesi non soltanto alla profondità del soggetto ma anche all’intensità delle interpretazioni. L’attore protagonista, Marcello Fonte, vinse a Cannes il premio per la migliore interpretazione maschile. Successivamente vinse anche il Nastro d’argento insieme al coprotagonista Edoardo Pesce.
La trama di Dogman, in breve e senza spoiler
Ambientato in un degradato quartiere di periferia – è girato nel Golfo di Gaeta, in una frazione di Castel Volturno – Dogman racconta la storia delle quotidiane avversità e vessazioni subite da un uomo di mezza età. Dog sitter di professione e divorziato, Marcello è titolare di un negozio di tolettatura per cani domestici. Si occupa anche di accudirli e portarli a spasso per conto e in assenza dei proprietari.
Condivide con sua figlia Sofia una profonda passione per il diving e le immersioni subacquee, e trascorre con lei gran parte del suo tempo libero. Non ha entrate stabili, e dalle sue condizioni economiche – come anche dagli ambigui rapporti con gli altri abitanti del quartiere in cui vive – è facile intuire i suoi trascorsi difficili.
Marcello, che pur di sbarcare il lunario finisce per spacciare droga, si ritrova presto coinvolto in un torbido rapporto di subalternità con un piccolo ma violento delinquente di quartiere.
Il delitto del “canaro della Magliana”
La trama del film Dogman presenta alcuni espliciti riferimenti a un efferato omicidio compiuto in Italia alla fine degli anni Ottanta e noto come “il delitto del canaro della Magliana”. Il 20 febbraio 1988 il titolare di un negozio di tolettatura per cani di Roma, Pietro De Negri, fu arrestato per l’omicidio di un ex pugile dilettante chiamato Giancarlo Ricci. La Magliana è il quartiere in cui si trovava il negozio di De Negri.
Ad attirare l’attenzione della cronaca furono in particolare alcuni macabri e cruenti dettagli relativi al delitto. Dalle indagini e dai rapporti della polizia emerse che prima di essere ucciso Ricci subì torture numerose, durature e di vario tipo, come peraltro confessato in seguito dallo stesso De Negri.
Garrone ha sempre dichiarato che Dogman, pur essendo ispirato alla storia del “canaro della Magliana”, se ne discosta per molteplici aspetti. “Non c’è stato da parte nostra nessun tentativo di ricostruire i fatti come sono andati”, raccontò durante le interviste di presentazione del film.