Max Verstappen, formidabile pilota olandese della Red Bull, ha ottenuto soltanto oggi la sua prima pole position in Formula 1. Pur avendo finora ottenuto già sette vittorie ha dovuto attendere questo Gran Premio d’Ungheria, dodicesima gara del Mondiale del 2019, prima di togliersi la soddisfazione di finire primo in qualifica. A contendergli la pole sono state le due Mercedes, con Valtteri Bottas (secondo) e Lewis Hamilton (terzo), ma non le Ferrari (quarto Leclerc, quinto Vettel).
È stata una sessione di qualifiche dominata da Verstappen non tanto sotto l’aspetto dei tempi quanto per l’impressione di costante perfezione della sua guida. La superiorità rispetto al compagno di squadra, Pierre Gasly, sesto, è stata ancora una volta schiacciante. La differenza tra i due tempi è stata di oltre otto decimi di secondo, in una pista da 1 minuto e 14 secondi: è tantissimo. Bottas non ce l’ha fatta per 18 millesimi, e Hamilton per poco meno di due decimi. Ma al netto dei distacchi ravvicinati per tutta la Q3 è stato Verstappen il pilota più accreditato a ottenere la pole.
Leclerc ha raddrizzato con una seconda fila un pomeriggio cominciato non benissimo. In Q1, per un suo errore di guida, è uscito di pista e ha urtato con la parte posteriore della macchina le pile di gomme a protezione dei guard rail. È tornato ai box e ha poi potuto proseguire la sessione, grazie a una riparazione compiuta dai meccanici. Vettel era stato generalmente più veloce, ma nella terza manche è stato battuto dallo stesso Leclerc per appena ventotto millesimi.
Sono andate bene ancora una volta le McLaren, più o meno stabilmente tra le prime dieci macchine in griglia da un po’ di tempo a questa parte. Bene anche Raikkonen, soprattutto in Q2, quando ha battuto i tempi delle Toro Rosso e della Renault di Nico Hulkenberg. Male Ricciardo, rimasto fuori dalla Q2 per una sbagliata gestione delle gomme nel giro di lancio nel suo ultimo tentativo.
La griglia di partenza
Antonio Giovinazzi has taken a three-place grid penalty for blocking Lance Stroll in Q1.
Here's how that changes the grid.#F1 #HungarianGP pic.twitter.com/sa3eYqt60J
— GPFans Global (@GPFansGlobal) August 3, 2019
I tempi delle qualifiche
I pronostici per la gara
Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Ungheria sei volte in carriera: tre volte con la McLaren e tre con la Mercedes (due nelle ultime tre edizioni). Per la storica difficoltà dei piloti a compiere sorpassi sulla pista dell’Hungaroring, è una gara che tende generalmente a confermare le posizioni in griglia, salvo eccezioni legate a squilibri tecnici importanti tra una macchina e un’altra. Nelle ultime sette edizioni ha vinto cinque volte un pilota che partiva dalla prima fila e quattro volte quello che partiva pole position.
Pur avendo ancora poca storia alle spalle in Formula 1 Verstappen ha già mostrato tra le sue innumerevoli qualità una grande capacità di difendere la posizione. Inoltre, in una delle rare circostanze in cui è possibile sorpassare in gara in Ungheria, ossia durante i pit-stop, la Red Bull ha mostrato in tempi recenti una serie di straordinari progressi e ha stabilito nuovi record. L’unica incertezza riguardo al pronostico sulla vittoria di Verstappen è legata alla partenza. Dovesse ripetere anche all’Hungaroring una delle brutte partenze di quest’anno, recuperare posizioni sarebbe meno semplice come altrove.