Tunisia-Nigeria è la finale per il terzo posto della Coppa d’Africa e si gioca mercoledì alle 21: streaming, pronostici e analisi.
È la partita che nessuno vorrebbe giocare, perché arriva dopo una delusione e mette in palio un traguardo soltanto platonico. Al tempo stesso, comunque, rappresenta la conclusione di un percorso lungo e significativo. Inoltre, si rivela quasi sempre una fonte di grande spettacolo, in quanto oppone due squadre che hanno ormai l’opportunità di giocare senza pressioni e di evitare tatticismi esasperati. La finale per il terzo posto della Coppa d’Africa, insomma, merita di essere analizzata con attenzione, attraverso una rilettura del cammino sinora compiuto da entrambe le nazionali e una previsione di ciò che potrà ancora accadere.
La Tunisia è arrivata in seconda posizione nel gruppo E. Dopo aver pareggiato per 1-1 contro l’Angola e il Mali, è stata fermata sullo 0-0 dalla Mauritania e ha rinviato ancora una volta l’appuntamento con la vittoria: ciononostante, ha superato il turno senza nemmeno aver bisogno di essere ripescata come una delle quattro migliori terze. La nazionale allenata da Alain Giresse ha successivamente battuto ai rigori il Ghana: era passata in vantaggio con Taha Yassine Khenissi, ma al 92′ è stata raggiunta da un’autorete di Rami Bedoui, appena entrato. I supplementari non sono bastati per sbloccare la situazione. Prima dei rigori, Giresse ha inserito Farouk Ben Mustapha al posto di Mouez Hassen, che inizialmente non voleva lasciare il campo. Alla fine, comunque, il cambio è avvenuto: Ben Mustapha si è rivelato decisivo, parando il penalty calciato da Caleb Ekuban. Poi, nei quarti, ecco il netto 3-0 inflitto al Madagascar, seguito dalla sconfitta maturata nell’extra time contro il Senegal, vittorioso per 1-0 con un autogol di Dylan Bronn al minuto numero 100. In precedenza, nei tempi regolamentari, tutte e due le nazionali avevano sbagliato un rigore: la Tunisia con Ferjani Sassi, il Senegal con Henri Saivet.
Anche la Nigeria si è piazzata al secondo posto nel proprio girone: aveva avviato un buon percorso nel gruppo B, grazie ai successi per 1-0 contro Burundi e Guinea, ma poi si è arresa per 2-0 di fronte al Madagascar, in una sfida nel corso della quale ha mostrato enormi limiti difensivi, ben mascherati nei due match precedenti. Le difficoltà in fase di non possesso palla sono di nuovo emerse negli ottavi e nei quarti, comunque rivelatisi complessivamente positivi per la nazionale nigeriana, che ha sconfitto dapprima i campioni uscenti del Camerun per 3-2 e poi il Sudafrica per 2-1. Da centrocampo in su, del resto, il c.t. Gernot Rohr può disporre di elementi interessanti. Pregi e difetti della Nigeria si sono ulteriormente manifestati nella semifinale contro l’Algeria, aiutata da un’autorete di William Troost-Ekong, raggiunta sul pari da un penalty realizzato da Odion Ighalo e trascinata verso l’atto conclusivo del torneo da Riyad Mahrez, autore del definitivo 2-1.
Tra assenze forzate e volontà di impiegare alcuni calciatori che hanno sinora avuto un basso minutaggio, entrambi i commissari tecnici cambieranno qualcosa rispetto al solito.
La Tunisia, alle prese con i problemi fisici di Mouez Hassen e Youssef Msakni, si disporrà verosimilmente sul terreno di gioco con il 4-3-3. È probabile che Alain Giresse dia spazio a Farouk Ben Mustapha in porta, a Mohamed Dräger, Dylan Bronn, Yassine Meriah e Oussama Haddadi in difesa, a Ayman Ben Mohamed, Ellyes Skhiri e Karim Aouadhi a centrocampo, ad Anice Badri, Taha Yassine Khenissi e Naïm Sliti in attacco.
Il selezionatore della Nigeria, Gernot Rohr, opterà quasi certamente per il 4-2-3-1. La squalifica di Chidozie Awaziem si aggiunge alle non ottimali condizioni di Abdullahi Shehu. A questo punto, dunque, Ola Aina ha ottime possibilità di tornare titolare, dopo essere stato escluso a sorpresa nelle ultime partite. La linea difensiva della Nigeria dovrebbe essere completata da Kenneth Omeruo, William Troost-Ekong e Jamilu Collins. In porta ci sarà probabilmente Francis Uzoho, mentre a centrocampo è possibile una conferma per la coppia formata da Wilfred Ndidi e Oghenekaro Etebo, considerando anche i guai fisici di John Obi Mikel. Inoltre, Samuel Chukwueze, Victor Osimhen e Henry Onyekuru potrebbero agire sulla trequarti, alle spalle di Odion Ighalo, che è il capocannoniere di questa Coppa d’Africa con quattro gol segnati e tenterà di consolidare ancor di più la propria leadership, in attesa della finale tra Senegal e Algeria.
Ricordiamo il regolamento della finale per il terzo posto della Coppa d’Africa 2019: in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, si andrebbe direttamente ai calci di rigore.
Tunisia-Nigeria, in programma mercoledì alle 21 all’Al Salam Stadium di Il Cairo, si può vedere in diretta streaming su DAZN (il primo mese di abbonamento è gratuito) che trasmette tutte le partite in diretta e in esclusiva.
Lo spettacolo non dovrebbe mancare. È probabile che tutte e due le squadre segnino. I gol complessivi saranno verosimilmente almeno tre. Odion Ighalo sarà particolarmente motivato e potrebbe entrare nel tabellino dei marcatori.
TUNISIA (4-3-3): Ben Mustapha; Dräger, Bronn, Meriah, Haddadi; Ben Mohamed, Skhiri, Aouadhi; Badri, Khenissi, Sliti.
NIGERIA (4-2-3-1): Uzoho; Aina, Omeruo, Troost-Ekong, Collins; Ndidi, Etebo; Chukwueze, Osimhen, Onyekuru; Ighalo.
Questo contenuto è stato modificato 18 Luglio 2019 06:38
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