Una Red Bull non abbastanza veloce e una Ferrari debole e disattenta lasciano pochissime alternative al solito dominio della Mercedes.
Anche nel Gran Premio di Monaco la Mercedes è riuscita a ottenere la pole position, la quinta in sei gare, e a occupare facilmente la prima fila. Pur su una pista nota per le difficoltà poste ai piloti e per i distacchi generalmente molto ravvicinati tra i tempi soltanto Lewis Hamilton e Valtteri Bottas si sono contesi il miglior piazzamento. La squadra che si è avvicinata di più alle loro prestazioni è stata la Red Bull, e soltanto con il suo miglior pilota, Max Verstappen, terzo in griglia di partenza.
La Ferrari ha ampiamente deluso le aspettative, ancora una volta. Non ha mostrato sufficiente velocità in alcun momento del fine settimana, eccetto che nella terza e ultima sessione di prove libere. Durante le qualifiche ha inoltre commesso un grave errore di valutazione con il pilota monegasco Charles Leclerc. Rimasto ai box nei minuti finali della prima manche Leclerc è rimasto escluso da quella successiva perché il suo tempo iniziale si è rivelato troppo lento. Partirà dalla quindicesima posizione, nella peggior pista di tutto il campionato in cui potesse capitargli una cosa del genere.
Sebastian Vettel, che la Ferrari continua apparentemente a ritenere il primo pilota della squadra, non è andato oltre il quarto tempo. Dopo essere uscito di pista per un suo errore di guida nella terza sessione di prove libere, ha continuato a commettere qualche errore anche in qualifica. L’opinione comune che comincia a diffondersi e rafforzarsi, tra gli addetti, è che la Ferrari abbia sostanzialmente “sbagliato” il progetto della macchina del 2019. E il sospetto ulteriore è che a tali inefficienze tecniche i piloti non siano in grado di sopperire tramite qualità o competenze fuori dal comune. In breve: la Ferrari non è la macchina più forte né sembra avere i piloti in assoluto più forti in circolazione.
*** Gasly e Govinazzi sono stati penalizzati con un arretramento di tre posizioni in griglia per aver ostacolato altri piloti.
Una vittoria di una squadra diversa dalla Mercedes appare altamente improbabile non soltanto per le caratteristiche uniche del circuito di Montecarlo, e cioè per il fatto che è tradizionalmente quasi impossibile sorpassare. È improbabile perché ne mancherebbero i presupposti comunque. Nessuna squadra ha finora mai dato l’impressione di avere a disposizione un binomio macchina e piloti all’altezza di quello della Mercedes.
Se i progressi stagionali di Bottas hanno da un lato reso forse meno scontate le vittorie di Hamilton, dall’altro hanno di fatto reso ancora più evidente il cospicuo divario tra le Mercedes e qualsiasi altra squadra. Al momento l’unica possibilità di non veder vincere Hamilton o Bottas è immaginabile soltanto ipotizzando eventi imprevedibili e gare molto caotiche. Entrambi hanno inoltre dato prova di riuscire a mantenere la rivalità viva e stimolante ma pur sempre all’interno di una reciproca sportività, più di quanto non accadesse tra Hamilton e Nico Rosberg.
Questo contenuto è stato modificato 25 Maggio 2019 21:01
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