Juventus-Atletico Madrid è la partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League con in campo l'ultima squadra italiana ancora in corsa. Si riparte dal 2-0 per per la squadra allenata da Simeone: le probabili formazioni, le cose da sapere e il pronostico.
Juventus-Atletico Madrid è la partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League con in campo l’ultima squadra italiana ancora in corsa. Si riparte dal 2-0 per per la squadra allenata da Simeone: le probabili formazioni, le cose da sapere e il pronostico.
Nell’ultima partita di campionato la Juventus ha battuto 4-1 l’Udinese. Con un risultato simile la Juventus riuscirebbe a passare il turno, il problema è che l’Atletico Madrid non è l’Udinese e la Champions League non è il campionato di Serie A, diventato ormai per i bianconeri un allenamento nemmeno troppo faticoso, ed è forse anche questo il motivo per cui poi in Europa non riesce a vincere con altrettanta facilità. La missione della Juventus è difficile perché l’Atletico Madrid è una squadra nota soprattutto per la solidità della difesa, ma non impossibile dal momento che Cristiano Ronaldo nelle ultime otto edizioni di Champions League ha sempre segnato almeno dieci gol (finora è fermo a uno) e ha fatto 22 gol in carriera all’Atletico Madrid.
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L’Atletico Madrid ha vinto la partita di andata con il risultato di 2-0, ed è difficile affermare che non sia stata una vittoria meritata.
Dopo un primo tempo in cui la Juventus era riuscita a tenere bene il campo, l’Atletico Madrid ha preso il controllo della partita nel secondo tempo. È andato vicino al gol in tre diverse occasioni prima di segnare. Al 49′ Antoine Griezmann, pur tra tre giocatori della Juventus, ha trovato Diego Costa libero in area con un passaggio in profondità. Dopo essersi liberato della marcatura di Bonucci, Diego Costa ha poi calciato il pallone fuori dalla porta, da solo davanti a Szczesny. Pochi minuti dopo, con un altro passaggio di prima in area, è stato Koke a mettere Griezmann davanti alla porta. Il pallonetto del francese è finito sulla traversa dopo una lieve ma decisiva deviazione di Szczesny. Al 70′ Alvaro Morata ha segnato di testa su un cross di Filipe Luis dalla sinistra. Il gol è stato poi correttamente annullato tramite verifica al VAR perché Morata si era liberato della marcatura di Chiellini con una leggera spinta. Sono passati sei minuti e l’Atletico è andato in vantaggio con un gol di José María Giménez in mischia, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. All’82’ l’Atletico ha segnato anche il secondo, con un’azione molto simile a quella del primo gol. Sugli sviluppi di un calcio piazzato Diego Godin si è ritrovato il pallone tra i piedi ed è stato abile a calciarlo verso la porta da posizione ravvicinata ma molto defilata.
Le partite giocate dopo l’Atletico Madrid dalla Juventus, tutte e tre vinte in Serie A contro Bologna, Napoli e Udinese, non rappresentano dei test validi per comprendere in pieno lo stato di forma della squadra allenata da Allegri. Come già notato, l’impressione è che la Juventus arrivi a giocare queste partite decisive di Champions League senza un adeguato “addestramento” agonistico ricavabile dalle partite di campionato, problema che ha anche in Francia il Psg, altra squadra per cui questa competizione è maledetta come visto nella partita persa contro il Manchester United con conseguente eliminazione.
La classifica di Serie A da molte settimane non lascia dubbi su quale squadra sarà ancora una volta la vincitrice dello Scudetto. La Juventus ha attualmente un margine di diciotto (sì, diciotto) punti sul Napoli, secondo, e praticamente nessuna possibilità di dilapidare del tutto questo vantaggio prima della fine della stagione. I suoi avversari, salvo rare eccezioni, tendono a giocare le partite preoccupandosi principalmente di non fare brutte figure, specialmente allo Juventus Stadium, più che provare a vincere. Non di rado capita che la partita contro la Juventus – specie in prossimità dei turni infrasettimanali – viene data preventivamente come persa e gli allenatori avversari schierano le riserve per poi avere i titolari più freschi nella successiva e più abbordabile partita.
Bologna e Napoli hanno provato a impensierire la Juventus, hanno giocato bene e ci sono pure riuscite. Contro il Bologna, la Juventus pur vincendo ha giocato una delle peggiori partite della stagione. Contro il Napoli è andata meglio soprattutto nel primo tempo, poi però ha in undici contro dieci Pjanic ha commesso un’ingenuità e in generale la squadra ha dato l’impressione di non avere precise idee di gioco per attaccare. Contro l’Udinese la Juventus ha giocato molto meglio, ma l’avversaria si è dimostrata arrendevole e Allegri ha mandato in campo parecchie riserve.
L’Atletico Madrid ha invece confermato la solita solidità difensiva vincendo senza subire gol contro Villarreal, Real Sociedad e Leganes. Le uniche brutte notizie per Simeone in questo periodo sono l’infortunio di Filipe Luis, le squalifiche per questa partita di ritorno di Partey e Diego Costa e le precarie condizioni fisiche di Godin.
L’allenatore della Juventus Allegri dovrà fare a meno di Barzagli, De Sciglio, Khedira e Douglas Costa: quella del brasiliano in particolare rischia di essere un’assenza pesante perché la sua velocità sarebbe tornata utile soprattutto a partita in corso. Ci sono due possibili formazioni per la partita di stasera contro l’Atletico Madrid con due moduli differenti. In caso di 4-3-3 giocherebbe Spinazzola come terzino sinistro, col 3-5-2 ci sarebbe Caceres tra i centrali. Nel corso della conferenza stampa di ieri Allegri ha detto di fidarsi di tutti e due i calciatori e che sono pronti eventualmente per giocare.
La soluzione più probabile appare il 4-3-3 ma Allegri ha spesso sorpreso, in campionato come in Champions League. Il punto debole dell’Atletico Madrid sarà la fascia di sinistra dove mancheranno sia Lucas Hernandez sia Filipe Luis, e da quella parte Allegri ha intenzione di fare giocare Cancelo e Bernardeschi. Sull’altra fascia, vista la squalifica di Alex Sandro, ci saranno Spinazzola e Cristiano Ronaldo che avrà comunque libertà di spaziare e che potrebbe alternarsi con Mandzukic al centro dell’attacco. I tre centrocampisti titolari dovrebbero essere Emre Can, Pjanić e Matuidi, ma non è da escludere l’utilizzo di Bentancur.
Anche l’allenatore Simeone ha dei problemi di formazione per via dei già citati infortuni di Filipe Luis e Lucas Hernandez, a cui vanno aggiunte le squalifica di Thomas Partey e Diego Costa, due assenze non di poco conto perché si tratta di due calciatori di grande presenza fisica, il primo in mezzo al campo e il secondo in attacco. Rispetto all’andata la Juventus se giocherà con maggiore aggressività avrà modo di prevalere dal punto di vista fisico con maggiore facilità per via di queste squalifiche.
La Juventus è favorita per la vittoria, anche perché nell’eventualità di un gol dell’Atletico Madrid, la squadra spagnola passerebbe il turno anche in caso di sconfitta con i risultati di 2-1 o 3-1. Un vantaggio non di poco conto per una squadra che nel corso della stagione solo in tre occasioni ha subito più di due gol
JUVENTUS (4-3-3): Szczęsny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Emre Can, Pjanić, Matuidi; Bernardeschi, Mandžukić, Ronaldo.
ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Arias, Giménez, Godín, Juanfran; Koke, Rodrigo, Ñíguez, Lemar; Griezmann, Morata.
Questo contenuto è stato modificato 13 Marzo 2019 06:57
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