Atletico Madrid-Juventus è la seconda partita degli ottavi di finale di Champions League con in campo una squadra italiana, si giocherà mercoledì alle 21.00: le probabili formazioni, le cose da sapere e il pronostico.
Atletico Madrid-Juventus è la seconda partita degli ottavi di finale di Champions League con in campo una squadra italiana, si giocherà mercoledì alle 21.00: le probabili formazioni, le cose da sapere e il pronostico.
Atletico Madrid-Juventus è la partita tra le squadre che negli ultimi anni più sono andate vicine a vincere la Champions League senza riuscirci. L’Atletico Madrid ha raggiunto la finale nel 2014 e nel 2016 arrendendosi sempre al Real Madrid che ha battuto anche la Juventus nel 2017 dopo che era stato il Barcellona a infrangerne i sogni di gloria nel 2015.
L’ultimo confronto tra le due squadre risale alla fase a gironi della stagione 2014/2015 quando l’Atletico Madrid vinse 1-0 la partita di andata in casa, mentre il ritorno finì 0-0. Rispetto ad allora però e anche rispetto allo scorso anno la Juventus ha in più a sua disposizione Cristiano Ronaldo, che la Champions League l’ha vinta per ben quattro volte e che all’Atletico Madrid ha segnato ben 22 gol nelle 31 occasioni in cui l’ha affrontato.
Di sicuro l’Atletico Madrid arriva alla partita di andata degli ottavi contro la Juventus in una condizione fisica migliore rispetto a quella di alcune settimane fa. Diversamente da quanto accaduto in anni recenti in questa stagione l’Atletico ha dovuto affrontare la necessità di giocare, per periodi di tempo più o meno lunghi, senza alcuni calciatori infortunati. Nessuno dei titolari della difesa “storica” – per dire del reparto più interessato da questa tendenza – ha giocato stabilmente per tutta questa prima parte della stagione.
I centrali uruguaiani Diego Godín e José María Giménez sono mancati tra novembre e dicembre, e il montenegrino Stefan Savic è guarito da un infortunio muscolare soltanto da pochi giorni (ed era già mancato a lungo in autunno). Lucas Hernández, il difensore più versatile, è mancato tra dicembre e gennaio per una distorsione a un ginocchio, e si è fatto male un’altra volta di recente nel derby perso 3-1 contro il Real Madrid. Il terzino sinistro brasiliano Filipe Luis, forse il difensore più influente sul piano offensivo nell’Atletico di Simeone, è mancato a lungo per un recente strappo muscolare alla gamba destra, e non è ancora tornato ai suoi livelli (e ha pur sempre trentatré anni). Il più costante per presenze e prestazioni è stato forse il terzino destro colombiano Santiago Arias, arrivato l’estate scorsa dal PSV e ormai considerato un titolare a scapito di Juanfran Torres.
A centrocampo l’assenza più grave e prolungata è stata quella del primatista di presenze europee con l’Atletico, Koke Resurrección, alle prese anche lui con uno strappo muscolare piuttosto serio. Manca dal 26 gennaio scorso ma negli ultimi giorni ha ripreso ad allenarsi e dovrebbe essere pronto a giocare già contro la Juventus. È anche tornato a disposizione di Simeone l’attaccante brasiliano Diego Costa, che per un infortunio a un piede ha dovuto subire un intervento chirurgico ed è mancato per oltre due mesi. È tornato nella partita del fine settimana scorso vinta – a fatica – dall’Atletico per 1-0 a Vallecas contro il Rayo. Questa lunga assenza di Diego Costa nel frattempo aveva comunque indotto la società a “coprire” il reparto offensivo prendendo in prestito dal Chelsea lo spagnolo Álvaro Morata, probabile titolare contro la Juventus (peraltro sua ex squadra).
Nella classifica della Liga spagnola l’Atletico è in seconda posizione con sette punti da recuperare al Barcellona, primo, e due di vantaggio sul Real Madrid, secondo. Quest’anno non ha mai giocato partite memorabili e, in generale, ha faticato a ottenere buoni risultati con costanza. Al netto dell’incidenza degli infortuni, l’impressione più condivisa tra gli osservatori è che in questa stagione più che nelle precedenti la società abbia più esplicitamente puntato fin dall’inizio alla Champions League, la cui finale si disputerà proprio al Wanda Metropolitano il prossimo 1° giugno.
Grazie agli “innesti” di due centrocampisti di grandi qualità tecniche e atletiche – Thomas Lemar ma soprattutto Rodri Hernández – l’Atletico è certamente diventato una squadra migliore di prima sul piano delle partite “secche”, aspetto su cui aveva ancora margini di crescita. Può contare inoltre sulle doti straordinarie del ventiseienne sloveno Jan Oblak, uno dei migliori portieri al mondo, se non il migliore in circolazione (insieme al brasiliano Alisson). Le uniche perplessità riguardo all’Atletico Madrid, paradossalmente, ruotano attorno alla stabilità della difesa, per anni considerato il suo principale punto di forza. Come detto, mai come quest’anno a causa di infortuni vari la linea titolare ha giocato così poco con tutti gli elementi presenti. Diversi giocatori hanno inoltre mostrato qualche difficoltà imprevista – ma comprensibile, anche per ragioni puramente anagrafiche – a recuperare la migliore forma fisica e il giusto livello di concentrazione.
La stagione della Juventus è stata quasi perfetta fino alla fine di gennaio quando è andata incontro a un lieve calo dovuto anche agli infortuni contemporanei dei suoi migliori difensori Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini. Nel campionato di Serie A la Juventus ha giocato un girone di andata da record e anche in Champions League è riuscita a qualificarsi agli ottavi di finale con una certa facilità. Ha perso una sola partita, in casa contro il Manchester United, però con molta sfortuna, dope avere dominato per più di un tempo.
La Juventus è calata nelle partite giocate contro Lazio, Atalanta e Parma giocate tra fine gennaio e inizio febbraio. Contro la Lazio ha giocato male, ha subito numerose occasioni da gol ma ha avuto il solito cinismo vincendo in rimonta 2-1. La stessa cosa non è riuscita invece contro l’Atalanta che l’ha eliminata dalla Coppa Italia con un netto 3-0. In quel periodo però l’allenatore Massimiliano Allegri si è ritrovato a corto di difensori centrali per gli infortuni di Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini e per la cessione di Mehdi Benatia. Problemi difensivi confermati anche nella successiva partita pareggiata 3-3 contro il Parma. Oltre alle assenze in quelle partite la squadra è apparsa pure poco brillante sul piano fisico, e chissà che non sia stata fatta una preparazione con carichi di lavoro più pesanti per arrivare maggiormente preparati già a questa partita. A giudicare dalle nette vittorie contro Sassuolo e Frosinone c’è ottimismo da questo punto di vista, anche se le avversarie non erano particolarmente probanti.
Il periodo più nero di infortuni sembra superato per l’Atletico Madrid che in questa partita dovrà fare a meno del solo Lucas Hernández. Koke e Diego Costa hanno recuperato ma solo il primo dovrebbe giocare titolare. Il modulo sarà il classico 4-4-2 con la difesa formata dai veterani Giménez, Godín e Filipe Luis con in più l’ottimo acquisto dello scorso calciomercato estivo Arias. A centrocampo tanta qualità con Thomas Partey, Rodri, Saúl Ñíguez e Koke che dovrebbe partire titolare: in caso di assenza dell’ultimo minuto al suo posto potrebbe giocare Lemar. In attacco con Griezmann ci sarà l’ex Juventus Morata, che all’Atletico Madrid proverà a rilanciare la sua carriera dopo il rendimento deludente al Chelsea.
Dall’altra parte l’allenatore Allegri ha pienamente recuperato Bonucci e Chiellini che saranno i difensori centrali titolari nel 4-3-3 in cui saranno Cancelo e Alex Sandro i terzini. Khedira non è stato convocato a causa di una sospetta aritmia cardiaca che richiede esami di approfondimento. A centrocampo Allegri dovrebbe quindi affidarsi a Bentancur, Pjanić e Matuidi, più che a Emre Can. In attacco oltre agli intoccabili Mandžukić e Cristiano Ronaldo ci sarà Dybala, annunciato come sicuro titolare da Allegri in conferenza stampa.
L’Atletico Madrid nel corso di questa stagione ha messo spesso in mostra una inconsueta fragilità difensiva di cui la Juventus potrebbe approfittare per segnare almeno un gol che sarebbe molto importante per il passaggio del turno. Vincere al “Wanda Metropolitano” non sarà però semplice, in stagione c’è riuscito solo recentemente il Real Madrid: anche un pareggio farebbe comodo alla Juventus in uno stadio in cui gli avversari hanno vinto dodici delle ultime quindici partite giocate.
ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Santiago Arias, Giménez, Godín, Filipe Luis; Koke (o Lemar), Thomas Partey, Rodri, Saúl Ñíguez; Griezmann, Morata.
JUVENTUS (4-3-3): Szczęsny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanić, Matuidi; Dybala, Mandžukić, Cristiano Ronaldo.
Questo contenuto è stato modificato 20 Febbraio 2019 22:07
I pronostici di giovedì 21 novembre, in campo la Champions League femminile, il Brasileirao e…
Berrettini, quante insidie a Malaga: l'ultima parola spetta a lui. Quando, qualche settimana fa, Filippo…
Sinner, altra bordata: tutto è successo nel momento in cui il campionissimo azzurro festeggiava la…
Sinner, clamorosa rivelazione: si è sciolto come neve al sole. Perché lui sia così riservato…
Gratta e vinci, perché rischiare? Basta seguire questo consiglio. Suvvia, diciamoci la verità: nessuno gioca…
Sinner, non c'è modo migliore di spiegarlo, ma è solo per pochi eletti. Non c'è…