Una raccolta fondi organizzata per chiedere la riapertura delle ricerche del ventottenne calciatore argentino Emiliano Sala ha ottenuto in pochi giorni donazioni volontarie per un totale di oltre 330 mila euro. Sala era scomparso nella Manica nella tarda serata di lunedì insieme al pilota dell’aereo su cui viaggiava per raggiungere Cardiff da Nantes. Le ricerche del volo scomparso erano proseguite per tre giorni, senza successo. La campagna di crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe, intitolata #NoDejenDeBuscar (#NonSmetteteDiCercarlo), è stata avviata dall’agenzia Sport Cover, fondata dall’agente di Sala Meissa N’Diaye.
La soglia iniziale stabilita dalla campagna era di 150 mila euro ma è stata incrementata in considerazione delle grandi attenzioni ricevute e delle cospicue donazioni ottenute in poche ore. Tra i calciatori che hanno contribuito in maggior parte c’è l’attaccante francese del Paris Saint-Germain Kylian Mbappé, che ha donato 30.010 euro, seguito da altri calciatori come Dimitri Payet, Adrien Rabiot e Alassane Plea. “Dal momento che la nuova soglia di 300 mila euro è stata raggiunta la famiglia Sala e noi desideriamo ringraziarvi per la vostra straordinaria generosità, in questo dramma che va ben oltre il calcio”, si legge in un comunicato sulla pagina della raccolta fondi, tuttora aperta.
Nelle ore successive all’interruzione delle ricerche pubbliche la sorella di Emiliano Sala, Romina, aveva diffuso un videomessaggio pubblico in cui invitava le autorità e chiunque altro a proseguire la ricerca di suo fratello.
Le ricerche di Sala e di David Ibbotson, il cinquantanovenne pilota dell’aeroplano Piper PA-46 Malibu scomparso dai radar lunedì sera, erano proseguite per tre giorni, via mare e via aria, e per un totale di 24 ore di perlustrazioni. L’area in cui si sono concentrate le ricerche a largo della Normandia ha un’estensione di oltre 2 mila e 700 chilometri quadrati, ed era ritenuta quella in cui erano più alte le probabilità di ritrovare il velivolo o eventuali superstiti. L’ipotesi più accreditata, con il trascorrere delle ore e in considerazione delle condizioni atmosferiche e della temperatura dell’acqua, è che l’aereo sia precipitato in mare e che nessuno dei due passeggeri sia sopravvissuto.