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13 giocatori in scadenza di contratto a giugno 2019

Herrera, Rabiot, Ramsey, Godin, Darmian e altri: su alcuni di loro si è già fatto avanti qualche club, su altri è ancora tutto da decidere.

Il 3 gennaio scorso è cominciata la sessione invernale di calciomercato, che durerà anche quest’anno fino al 31 gennaio, alle ore 20:00. La Serie A aveva inizialmente programmato di concludere la sessione il 18 gennaio, con circa due settimane di anticipo sul termine abituale. L’ipotesi è stata poi scartata in seguito alla mancata adesione da parte degli altri paesi dei principali campionati di calcio d’Europa.

Si tratta di una sessione potenzialmente interessante, come sempre, non soltanto per gli acquisti o le cessioni in prestito con effetto immediato. Ci sarà spazio anche per le cosiddette operazioni di mercato “a parametro zero”, che riguardano calciatori in scadenza di contratto a giugno 2019. In assenza di accordo su eventuali contratti di rinnovo questi calciatori saranno liberi di accordarsi con altre squadre.

Aaron Ramsey

Aaron Ramsey, centrocampista gallese di ventotto anni, gioca continuativamente nell’Arsenal da oltre dieci anni se si esclude la sua stagione in prestito al Nottingham Forest e al Cardiff nel 2011. È in scadenza di contratto a giugno, e se ne parla già da due mesi perché l’Arsenal non sembra disposto a trattenerlo a tutti i costi. Secondo diversi giornali sportivi la Juventus sarebbe fortemente interessata ad acquistarlo a parametro zero. È un giocatore di grande tecnica e con ottimi tempi di inserimento, ma un po’ fragile fisicamente.

Adrien Rabiot

Tra i calciatori protagonisti di questa sessione di calciomercato Adrien Rabiot, centrocampista francese del Paris Saint-Germain, è uno di quelli dal futuro più definito. Lascerà il PSG ma non è ancora chiaro se lo farà a gennaio o a giugno a parametro zero. Dopo le insistenti ipotesi di accordo già raggiunto con il Barcellona la società spagnola alla fine di dicembre aveva chiarito in un comunicato ufficiale l’assenza di contatti recenti con il giocatore. Del futuro contratto di Rabiot, che ad aprile compirà 24 anni, si parla in verità già dall’estate scorsa: al Barcellona prenderà 10 milioni di euro l’anno per quattro anni, avevano scritto alcuni quotidiani sportivi. Il PSG starebbe cercando di favorire l’ingresso di altri club – di Premier League, soprattutto – nelle trattative di una cessione già a gennaio, per cercare di rimediarci comunque qualche soldo. Con il PSG in Francia Rabiot ha già vinto tutto quello che c’era da vincere: cinque campionati, quattro coppe di lega, quattro coppa di Francia e cinque supercoppe francesi.

Olivier Giroud

Olivier Giroud, centravanti titolare della Francia campione del mondo, gioca nel Chelsea da un anno dopo cinque stagioni e mezzo passate nell’Arsenal. Ha 32 anni e a giugno scadrà il contratto di diciotto mesi firmato a gennaio dell’anno scorso. Nel Chelsea di Maurizio Sarri non è considerato un titolare ma in questa edizione dell’Europa League ha comunque segnato quattro gol in cinque presenze. È tornato ad allenarsi da poco, dopo un infortunio a una caviglia subìto alla fine del mese scorso.

Juan Mata

Centrocampista e attaccante spagnolo di trent’anni, Mata è uno dei calciatori più abili tecnicamente nel centrocampo del Manchester United, con cui gioca dal 2014. Si è sempre detto molto felice di giocare all’Old Trafford, e il prolungamento del suo contratto dovrebbe essere soltanto questione di dettagli. Il Manchester United non ha altri numeri 10, né ora né in prospettiva.

Ander Herrera

Ander Herrera, centrocampista spagnolo del Manchester United, compirà trent’anni il prossimo agosto. Cresciuto nelle giovanili del Real Saragozza e poi passato all’Athletic Bilbao, in Premier League gioca dal 2014 con la maglia del Manchester United. Non ha mai trovato molto spazio da titolare, nemmeno recentemente con il nuovo allenatore Ole Gunnar Solskjaer. Alla fine dovrebbe comunque accordarsi con il club per un altro rinnovo, anche perché non ha moltissimo mercato. Si era parlato – ma molto superficialmente – di un interesse dell’Athletic Bilbao, dell’Atletico Madrid e della Roma.

Matteo Darmian

L’ex difensore del Torino Matteo Darmian, passato al Manchester United nel 2015 firmando un contratto di quattro anni, non ha mai trovato una maglia da titolare. In questa stagione ha giocato soltanto quattro partite e difficilmente il Manchester lo tratterrà oltre giugno. Nei giorni scorsi sui giornali sportivi italiani è emerso un presunto interesse da parte di Inter e Lazio, per un eventuale acquisto a parametro zero alla fine di questa stagione.

Vincent Kompany

Kompany, belga difensore centrale e capitano del Manchester City, avrà trentatré anni il prossimo aprile. Il suo contratto scadrà a giugno ma le possibilità che lasci il City sembrano al momento molto limitate. È un calciatore importantissimo non soltanto per la sua comprovata esperienza ma anche per il suo carisma e la sua personalità all’interno della squadra. L’unico problema di Kompany, di cui recentemente ha parlato lo stesso Pep Guardiola, sono i suoi frequenti infortuni. Nelle ultime tre stagioni e mezzo ha messo insieme soltanto 51 presenze.

Danny Welbeck

Welbeck ha 28 anni e gioca da centravanti nell’Arsenal da ormai cinque stagioni. Gioca si fa per dire: è sempre stato un calciatore tremendamente sfortunato, a lungo assente per infortuni fisici piuttosto seri. Il più recente, una frattura gravissima della caviglia destra subita a novembre, potrebbe tenerlo lontano dai campi fino al termine di questa stagione. Intanto scadrà anche il suo contratto, e non è ancora chiaro se l’Arsenal lo rinnoverà – come fece anche per Santi Cazorla, a lungo fuori squadra per infortuni vari – oppure no.

Daniel Sturridge

Il ventinovenne centravanti del Liverpool Daniel Sturridge, inglese di origini giamaicane, è tornato l’estate scorsa dopo un deludente prestito al West Bromwich. Nel Liverpool di Jürgen Klopp non è considerato un titolare, ma tra campionato e coppe è riuscito comunque a segnare ben quattro gol in meno di 180 minuti complessivi di gioco. Il suo contratto scadrà alla fine di giugno e la sua attuale valutazione di mercato si aggira intorno ai 15 milioni di euro. Gioca con la maglia del Liverpool da oltre sei anni.

Diego Godín

Nonostante l’assenza di conferme ufficiali, nei giorni scorsi si è diffusa con una certa perentorietà la notizia di un accordo raggiunto tra l’Inter e il difensore centrale uruguaiano Diego Godin. Godin, da tempo considerato uno dei centrali più forti e completi al mondo, gioca da titolare nell’Uruguay e nell’Atletico Madrid di Diego Simeone. A febbraio compirà 33 anni e nell’Inter andrebbe probabilmente a prendere il posto di Miranda come prima riserva del duo di centrali formato da Stefan De Vrij e Milan Skriniar (sempre che lo slovacco, uno dei difensori più desiderati d’Europa, resti dov’è ora).

Mousa Dembele

Di Mousa Dembele, centrocampista belga di origini maliane, del Tottenham, si parla fin dall’anno scorso anche in relazione a un presunto interesse da parte dell’Inter. Ha 31 anni ed è stato a lungo considerato uno dei centrocampisti centrali più tenaci e completi in circolazione, ma di fatto non gioca più da titolare da tempo, anche a causa di una prolungata serie di infortuni. Piuttosto che perderlo a giugno a parametro zero il Tottenham potrebbe cederlo a gennaio in Cina al Beijing Gouan per una cifra intorno ai 13 milioni di euro.

Nacho Monreal

Difensore centrale che ha imparato a giocare bene da terzino sinistro, Nacho Monreal è un calciatore spagnolo di 32 anni che gioca nell’Arsenal dal 2013, dopo le sue prime esperienze nell’Osasuna e poi nel Malaga. Al momento non è considerato un titolare – si alterna con il venticinquenne bosniaco Sead Kolasinac – ma è un giocatore comunque molto affidabile in un reparto in cui non c’è particolare abbondanza. L’unica perplessità riguarda la sua resistenza fisica. Da quando gioca nell’Arsenal non è trascorsa stagione senza che si assentasse per infortunio per almeno dieci giorni. L’ipotesi più probabile al momento è quella di un anno di rinnovo.

David Luiz

Il trentunenne difensore brasiliano David Luiz ha beneficiato di una notevole e per certi versi ingiustificata popolarità negli anni precedenti il Mondiale del 2014, una delle peggiori esperienze sportive mai vissute dal Brasile. Quella reputazione se l’era costruita con la maglia del Chelsea, con cui aveva vinto una Champions League nel 2012 e in cui all’epoca giocava dal 2011. Poi è passato al Paris Saint-Germain, dove i suoi limiti sono emersi con maggiore frequenza, e nel 2016 è tornato al Chelsea, dove intanto aveva perso la certezza di giocare da titolare. Con Maurizio Sarri è tornato a giocare più o meno stabilmente in coppia con Antonio Rüdiger, ex Roma. Il suo contratto scadrà a giugno del 2019 e un prolungamento di un anno sembra al momento l’ipotesi più probabile.

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