Il Gran Premio del Messico di Formula 1 comincerà alle 20:10 (ora italiana) e si potrà vedere in diretta in chiaro su TV8, gratis anche in streaming. Con un giro “tirato fuori dal nulla”, come lo ha definito il team manager della Red Bull Christian Horner, Daniel Ricciardo è riuscito a fare la pole position. Si aspettavano quasi tutti che a farla fosse il suo compagno Max Verstappen, più veloce durante tutte le prove libere, secondo in griglia per 26 millesimi di secondo. Seguono Hamilton, Vettel, Bottas e Raikkonen. A Hamilton basta un settimo posto per vincere il Mondiale.
Il Gran Premio del Messico di Formula 1 comincerà alle 20:10 (ora italiana) e si potrà vedere in diretta in chiaro su TV8, gratis anche in streaming. Con un giro “tirato fuori dal nulla”, come lo ha definito il team manager della Red Bull Christian Horner, Daniel Ricciardo è riuscito a fare la pole position. Si aspettavano quasi tutti che a farla fosse il suo compagno Max Verstappen, più veloce durante tutte le prove libere, secondo in griglia per 26 millesimi di secondo. Seguono Hamilton, Vettel, Bottas e Raikkonen. A Hamilton basta un settimo posto per vincere il Mondiale.
Per caratteristiche della pista il Gran Premio del Messico è con ogni probabilità l’ultima gara del Mondiale 2018 che la Red Bull può ambire a vincere. Lo ha dimostrato fin dalle prime prove libere risultando la macchina più veloce in configurazione da qualifica, soprattutto con il pilota Max Verstappen. Ma a fare la pole position è stato il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo, il cui giro migliore è stato più veloce di 26 millesimi di secondo rispetto a quello di Verstappen.
Quella di Ricciardo è stata una pole position inaspettata, con risvolti indiretti piuttosto significativi. Di fatto ha tolto al suo compagno di squadra la possibilità di battere il record di più giovane pilota della storia della Formula 1 a ottenere una pole position. Quel record appartiene tuttora a Sebastian Vettel, che ottenne la prima pole a 21 anni e 74 giorni, e con ogni probabilità non sarà Verstappen a batterlo. Restano infatti due sole gare dopo il Messico, e in nessuna delle due – Brasile e Abu Dhabi – la Red Bull, in circostanze normali, sembra in grado di battere Mercedes e Ferrari.
Dietro i due piloti Red Bull gli unici due che hanno dato l’impressione di potersi giocare la pole position sono stati soltanto Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, teoricamente in lotta per un Mondiale che in sostanza Hamilton ha già vinto. Sarà campione del mondo in qualsiasi caso se Vettel non riesce a vincere questa gara. E se Vettel riuscisse a vincere la gara a Hamilton basterebbe comunque un settimo posto per vincere il Mondiale.
Tra commentatori e addetti è piuttosto condivisa la previsione che Hamilton non si accontenterà di un piazzamento fuori dal podio per vincere il Mondiale, ma che proverà a farlo dal gradino più alto, prendendosi anche qualche rischio. In assetto da gara le prestazioni tra le tre squadre più forti – Red Bull, Mercedes e Ferrari – sono apparse molto simili: la corsa sarà decisa probabilmente da fattori legati principalmente ai consumi delle gomme e, di conseguenza, alle strategie.
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1m14.759s | – |
2 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m14.785s | 0.026s |
3 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1m14.894s | 0.135s |
4 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1m14.970s | 0.211s |
5 | Valtteri Bottas | Mercedes | 1m15.160s | 0.401s |
6 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1m15.330s | 0.571s |
7 | Nico Hulkenberg | Renault | 1m15.827s | 1.068s |
8 | Carlos Sainz | Renault | 1m16.084s | 1.325s |
9 | Charles Leclerc | Sauber/Ferrari | 1m16.189s | 1.430s |
10 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1m16.513s | 1.754s |
11 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 1m16.844s | – |
12 | Fernando Alonso | McLaren/Renault | 1m16.871s | – |
13 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1m17.167s | – |
14 | Brendon Hartley | Toro Rosso/Honda | 1m17.184s | – |
15 | Stoffel Vandoorne | McLaren/Renault | 1m16.966s | – |
16 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 1m17.599s | – |
17 | Lance Stroll | Williams/Mercedes | 1m17.689s | – |
18 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1m16.911s | – |
19 | Sergey Sirotkin | Williams/Mercedes | 1m17.886s | – |
20 | Pierre Gasly | Toro Rosso/Honda | – | – |
Come già la settimana scorsa per il Gran Premio degli Stati Uniti, anche il Gran Premio del Messico di Formula 1 si potrà vedere in diretta TV in chiaro su TV8, anche sul sito TV8 streaming. La partenza è alle 20:10 (ora italiana) e il Gran Premio si corre a Città del Messico, nell’autodromo Hermanos Rodríguez. La pista è lunga 4,3 chilometri e sarà percorsa in gara per un totale di 71 giri.
Sebbene la Red Bull sia stata costantemente la macchina più veloce in pista nel corso di questo weekend di Gran Premio in Messico, non sono mancate le occasioni in cui si sono verificati malfunzionamenti e guasti su entrambe le macchine. Quella di Verstappen si è “spenta”, letteralmente, verso la fine della seconda sessione di prove libere, per un guasto all’impianto idraulico. E nella terza sessione entrambi i piloti hanno segnalato anomalie nella ricarica elettrica della power unit. Inoltre Verstappen si è poi lamentato di alcuni problemi all’impianto frenante che, a suo dire, avrebbero reso la sua qualifica molto più complicata. Comunque sia, quantomeno riguardo ai guasti elettrici e a quelli alla power unit, si tratta in parte di problemi che la squadra ha avuto nel corso di tutta la stagione e che ancora una volta pongono seriamente in dubbio che entrambe le Red Bull possano concludere normalmente la corsa.
Lewis Hamilton potrebbe approfittarne per assicurarsi un posto tra i primi tre – a prescindere dalla gara di Vettel – e celebrare sul podio la vittoria del Mondiale, pur potendo teoricamente accontentarsi di un settimo posto.
C’è poi un’altra considerazione da fare, che non va a favore delle Red Bull nel primo giro. La partenza del Gran Premio del Messico avviene in un punto della pista seguito da un rettilineo di circa un chilometro prima della curva. Nonostante una recente evoluzione delle loro power unit, quelle delle Red Bull continuano a essere comunemente ritenute meno potenti rispetto a quelle di Ferrari e Mercedes. E quindi, a prescindere da qualsiasi eventuale problema in partenza tra Ricciardo e Verstappen, non è così scontato che ci sia una Red Bull in prima posizione alla fine del primo giro.
Questo contenuto è stato modificato 1 Dicembre 2018 10:05
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