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Liga spagnola

Barcellona-Real Madrid, Liga spagnola (domenica)

Barcellona-Real Madrid si gioca domenica alle 16:15, al Camp Nou, e potrebbe sancire la fine anticipata del rapporto tra Julen Lopetegui e il Real Madrid, in grave crisi di risultati. La partita si potrà vedere in diretta streaming su DAZN, gratis nel primo mese di prova. Il Barcellona viene da due importanti vittorie contro il Siviglia e contro l'Inter, che hanno ripristinato e ribadito la leadership della squadra catalana in Spagna.

Barcellona-Real Madrid si gioca domenica alle 16:15, al Camp Nou, e potrebbe sancire la fine anticipata del rapporto tra Julen Lopetegui e il Real Madrid, in grave crisi di risultati. La partita si potrà vedere in diretta streaming su DAZN, gratis nel primo mese di prova. Il Barcellona viene da due importanti vittorie contro il Siviglia e contro l’Inter, che hanno ripristinato e ribadito la leadership della squadra catalana in Spagna.

BARCELLONA – REAL MADRID | domenica ore 16:15

Le prime nove giornate del campionato spagnolo non sono bastate ad avere un quadro definito dei reali valori delle squadre. È stato un inizio di stagione piuttosto caotico e imprevisto: molte posizione di classifica – peraltro cortissima – non riflettono le reali ambizioni delle squadre che le occupano. Barcellona-Real Madrid arriva pertanto in una fase della stagione in cui il risultato non può essere determinante sul piano della classifica ma può esserlo per il rapporto tra il Real Madrid e il suo allenatore Julen Lopetegui.

“Una squadra in rovina”

Questo titolo del quotidiano sportivo Marca, storicamente molto vicino alle cose del Real Madrid, era in prima pagina domenica scorsa, all’indomani della terza sconfitta consecutiva subita dal Real tra campionato e coppa, la quarta in cinque partite senza vittorie. Il giorno prima, sabato scorso, il Real aveva perso per 2-1 in casa contro il Levante, andando sotto di due gol già dopo dodici minuti. Ad aggravare una situazione già di per sé clamorosa contribuiva la sensazione che la formazione mandata in campo fosse totalmente sbagliata, frutto non di uno studio della partita a tavolino ma piuttosto del tentativo disperato di provarle tutte. Mancavano Karim Benzema, Gareth Bale e Toni Kroos, tra gli altri.

Salvo rarissime eccezioni nella storia del Real Madrid, arrivare alla sfida contro il Barcellona dopo oltre un mese senza vittorie in campionato può determinare un solo scenario possibile: o il Real vince il “Clásico” o qualcuno va a casa subito. La situazione, a dirla tutta, sembra anzi talmente irrimediabile che una vittoria al Camp Nou potrebbe soltanto rimandare l’esonero di Lopetegui ma non evitarlo. La partita che intanto il Real ha vinto in casa martedì scorso contro il Viktoria Plzen, in Champions League, non è servita a contrastare le diffuse e condivise opinioni negative riguardo alla squadra e al suo gioco. È finita 2-1, contro una squadra a cui un Real in buona forma avrebbe dovuto segnarne almeno tre. Ed è finita con il Viktoria Plzen in rimonta alla ricerca del pareggio.

Le colpe di Lopetegui

Ne ha di certo, come ha anche innanzitutto un alibi gigantesco e ingombrante, vero elefante nella stanza del Real Madrid. Lopetegui si è trovato ad allenare il Real in un momento storico in cui la delusione delle aspettative non poteva che essere il più probabile degli esiti. Lo ha preso dopo che il Real ha vinto la Champions Leaugue per tre stagioni consecutive e ha ceduto il suo più forte e importante calciatore, Cristiano Ronaldo, acquistato dalla Juventus. Detto questo, l’esperienza di Lopetegui è stata un fallimento sotto ogni profilo.

A lui viene variamente rimproverato di non aver trovato una formazione titolare stabile, a cominciare dal portiere. Di non avere mostrato carisma in un momento in cui i giocatori con più anni di “anzianità” hanno dato segni di impreparazione atletica e anche di indisciplina (Sergio Ramos in allenamento contro il canterano Sergio Reguilon, per esempio). E infine gli si contesta di aver dato spazio alle riserve “sbagliate”, lasciando fuori squadra giovani giocatori molto promettenti (il diciottenne Vinícius Júnior) e già apparentemente pronti per un posto da titolare, date le circostanze critiche.

La separazione tra Lopetegui e il Real Madrid è ormai soltanto questione di tempo. Come scrive sul Guardian l’esperto di calcio spagnolo Sid Lowe, “per assurdo l’unica cosa peggiore che perdere la partita contro il Barcellona sarebbe vincerla con Lopetegui ancora in panchina”.

Come butta al Barcellona

Nemmeno il Barcellona ha cominciato la stagione nel migliore dei modi. Una serie di circostanze particolari – incluso il numero record di pali e traverse colpite: nove – hanno reso possibile che il Barcellona cedesse il primo posto in classifica al Siviglia, per un turno di campionato. Sabato scorso l’esito dello scontro diretto ha ripristinato gli esatti valori in campo. Il Barcellona è di nuovo primo in classifica con un vantaggio di due punti sul Siviglia e sull’Atletico Madrid, e quattro punti sul Real Madrid. Nella partita contro il Siviglia si è però infortunato il giocatori più importante e influente della squadra, Leo Messi: per una frattura al radio del braccio destro sarà indisponibile per almeno altre due settimane.

Dovendo far fronte all’assenza di Messi, e in vista della partita contro il Real, in settimana l’allenatore Ernesto Valverde ha sfruttato la partita in casa contro l’Inter per compiere qualche “esperimento” tattico. L’assenza di Messi, d’altronde, è una circostanza straordinariamente infrequente nel Barcellona degli ultimi dodici anni. Per oltre un’ora ha giocato Rafinha, peraltro autore del primo dei due gol con cui il Barcellona ha battuto l’Inter. Si è mosso molto bene, pur mostrando sulla distanza qualche ritardo nella preparazione atletica. Ha giocato straordinariamente bene Arthur Melo, destinato a prendersi una maglia da titolare stabile, forse a spese di Malcom e Ousmane Dembélé, inevitabilmente.

È stato un altro test utile anche per la coppia di difesa formata da Clément Lenglet (ottima partita) e Gerard Piqué, in assenza degli infortunati Samuel Umtiti e Thomas Vermaelen.

Che partita aspettarsi

Per la prima volta dal 2007 il “Clásico” tra Barcellona e Real Madrid si giocherà senza Leo Messi, infortunato, e senza Cristiano Ronaldo, passato alla Juventus l’estate scorsa. I fatti di questa prima parte di stagione dimostrano inequivocabilmente che il Barcellona è in grado di reggere l’assenza provvisoria e occasionale di Leo Messi, e che il Real non è ancora in grado di supplire a quella definitiva di Cristiano Ronaldo. Al momento

Come vedere Barcellona-Real Madrid in diretta TV o in streaming

Barcellona-Real Madrid si potrà vedere alle 16:15 in diretta streaming su DAZN, la piattaforma in possesso dei diritti di trasmissione delle partite di Liga spagnola in esclusiva in Italia.

Il pronostico

Alla considerazione delle recenti difficoltà del Real Madrid nel trovare la porta va aggiunta quella sugli eccellenti progressi di Marc-André ter Stegen, finora da molti considerato il numero uno al mondo per qualità di palleggio. Nella partita della settimana scorsa contro il Siviglia, pur avendo subìto due gol, è stato in grado di respingere palloni che a tutti sembravano già dentro. Nelle ultime due stagioni, senza dubbio, è migliorato moltissimo come portiere in assoluto.

Al momento, date le premesse, sarebbe molto difficile per chiunque prevedere un risultato diverso da una vittoria “comoda” del Barcellona.

Le probabili formazioni

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Busquets, Rakitic, Arthur; Dembélé, Messi, Luis Suarez.
REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Nacho Fernandez, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Casemiro, Modric, Kroos; Bale, Isco, Benzema.

PROBABILE RISULTATO: 2-0

 

Questo contenuto è stato modificato 28 Ottobre 2018 23:23

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