Le due Ferrari partiranno in prima fila, con Raikkonen in pole position e Vettel in seconda posizione: se la giocheranno con Hamilton, terzo.
Raikkonen in pole position
Al termine di una combattutissima e bella sessione di qualifiche il pilota della Ferrari Kimi Raikkonen ha ottenuto la pole position nel Gran Premio d’Italia di Formula 1, al suo ultimo tentativo. Il suo miglior giro è stato più veloce di un decimo di secondo rispetto a quello del suo compagno di squadra Sebastian Vettel, che lo aveva appena preceduto sul traguardo in Q3. Poco prima di loro due era passata la Mercedes di Lewis Hamilton, il cui tempo migliore è stato soltanto 14 millesimi più lento di quello di Vettel e poco meno di due decimi rispetto a quello di Raikkonen.
Fin dalle prove libere di venerdì la Ferrari si era dimostrata ancora una volta la macchina più veloce in pista, sebbene con un margine molto ridotto sulla Mercedes di Hamilton. Il miglior tempo in qualifica per l’altra Mercedes – quella guidata da Valtteri Bottas, quarto in griglia – è stato di oltre mezzo secondo più lento del tempo della pole. Per Raikkonen è stata la diciottesima pole position in carriera, la settima in Ferrari e la prima di questa stagione, dopo quella ottenuta al Gran Premio di Monaco del campionato scorso. Da diverse settimane il futuro di Raikkonen non è chiaro: secondo alcuni media sportivi starebbe per rinnovare il contratto con la Ferrari, secondo altri il suo posto sarà occupato dall’attuale pilota della Sauber Charles Leclerc.
Il giro più veloce nella storia della Formula 1
Le caratteristiche storiche della pista di Monza e la straordinaria potenza delle attuali macchine hanno permesso a Raikkonen sia di battere il record della pista sia di compiere il giro più veloce di sempre per una macchina di Formula 1. La sua SF71H ha concluso il giro tenendo una velocità media di 263,6 kmh, maggiore di qualsiasi altra macchina nella storia della Formula 1.
Come Bottas anche i due piloti della Red Bull non hanno mai veramente conteso la pole position alla Ferrari e alla Mercedes in questa qualifica. Max Verstappen ha ottenuto la quinta posizione in griglia grazie a un tempo di quasi un secondo e mezzo più lento rispetto a quello della pole. Da lì in giù i distacchi tra i tempi dei piloti sono minimi. In generale c’è stata molta più confusione e imprevedibilità rispetto al solito: cinque diverse squadre, compresa la Williams, occupano le posizioni dalla sesta alla decima.
Il quasi scontro tra Alonso e Magnussen
Nel corso dell’animata seconda manche delle qualifiche (Q2) Fernando Alonso, pilota della McLaren, e Kevin Magnussen, pilota della Haas, si sono quasi scontrati. Lo hanno fatto alla fine del rettilineo di partenza, mentre cercavano di fare un tempo buono, e hanno soltanto finito per ostacolarsi a vicenda. Nessuno dei due piloti ha ricevuto una sanzione, dal momento che l’incomprensione è stata ritenuta una circostanza “di gara” e ha comunque penalizzato entrambi i piloti.
Nelle successive interviste sia Alonso che Magnussen sono però stati piuttosto chiari e severi l’uno contro l’altro commentando l’accaduto. “Ci sono diverse categorie di piloti e poi ci sono quelli della Haas, che hanno la terza o quarta macchina più veloce eppure escono in Q2”, ha detto Alonso. “Non vedo l’ora che si ritiri”, ha risposto Magnussen parlando di Alonso.
Magnussen e Alonso partiranno rispettivamente in undicesima e in tredicesima posizione, e tra loro due ci sarà soltanto la Williams di Sergey Sirotkin
La griglia di partenza
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1m19.119s | – |
2 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1m19.280s | 0.161s |
3 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1m19.294s | 0.175s |
4 | Valtteri Bottas | Mercedes | 1m19.656s | 0.537s |
5 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m20.615s | 1.496s |
6 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1m20.936s | 1.817s |
7 | Carlos Sainz | Renault | 1m21.041s | 1.922s |
8 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 1m21.099s | 1.980s |
9 | Pierre Gasly | Toro Rosso/Honda | 1m21.350s | 2.231s |
10 | Lance Stroll | Williams/Mercedes | 1m21.627s | 2.508s |
11 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 1m21.669s | 2.550s |
12 | Sergey Sirotkin | Williams/Mercedes | 1m21.732s | 2.613s |
13 | Fernando Alonso | McLaren/Renault | 1m22.568s | 3.449s |
14 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1m21.888s | 2.769s |
15 | Charles Leclerc | Sauber/Ferrari | 1m21.889s | 2.770s |
16 | Brendon Hartley | Toro Rosso/Honda | 1m21.934s | 2.815s |
17 | Stoffel Vandoorne | McLaren/Renault | 1m22.085s | 2.966s |
18 | Marcus Ericsson *** | Sauber/Ferrari | 1m22.048s | 2.929s |
19 | Daniel Ricciardo *** | Red Bull/Renault | – | – |
20 | Nico Hulkenberg *** | Renault | – | – |
*** Hulkenberg e Ricciardo sono stati penalizzati per la sostituzione di alcune parti delle power unit sulle loro macchine oltre il numero di volte consentito da regolamento. Ericsson è stato sanzionato con un arretramento di dieci posizioni perché sulla sua Sauber si è resa necessaria la sostituzione di una parte della power unit oltre il numero di volte consentito da regolamento.
I pronostici per la gara
Anche con le macchine in assetto da gara, durante le prove libere del Gran Premio di Monza, la Ferrari si è mediamente dimostrata la squadra migliore. Il vantaggio sull’unica Mercedes costante e veloce – quella di Hamilton – è tuttavia apparso molto ridotto, e non è escluso che il pilota britannico possa giocarsi la vittoria. Il vantaggio più consistente la Ferrari dovrebbe semmai averlo nella gestione del momento della sosta ai box. Avere due piloti in prima fila – a patto di averli in quella posizione anche dopo la partenza – permetterà di diversificare le strategie, “sacrificando” eventualmente la posizione di uno dei due per permettere all’altro di vincere la corsa.