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Mondiale 2018: sarà una finale inedita (forse)

Il Mondiale del 2018 in Russia sta per finire: a partire da venerdì 6 luglio si giocheranno i quarti di finale. In qualsiasi caso (tranne uno) a giocare in finale saranno due squadre che non si sono mai affrontate in una finale nella storia dei Mondiali.

Il Mondiale del 2018 in Russia sta per finire: a partire da venerdì 6 luglio si giocheranno i quarti di finale. In qualsiasi caso (tranne uno) a giocare in finale saranno due squadre che non si sono mai affrontate in una finale nella storia dei Mondiali.

Il tabellone finale pronosticato dal Veggente a inizio Mondiale

Le otto squadre che si sono qualificate agli ottavi di finale in ordine di tabellone sono Uruguay, Francia, Brasile, Belgio, Russia, Croazia, Svezia e Inghilterra. La parte alta del tabellone è stata abbastanza lineare e aderente all’andamento previsto prima dell’inizio del Mondiale, visto che i quarti di finale saranno proprio Uruguay-Francia e Brasile-Belgio. La parte bassa è stata invece clamorosamente stravolta dai fatti: è stata eliminata la Spagna, e l’Argentina che avevamo immaginato vincente nel girone è arrivata seconda – quasi per miracolo – ed è stata poi eliminata dalla Francia.

L’Argentina è stata la delusione più grande. Nel sondaggio proposto prima dell’inizio del Mondiale era risultata la seconda favorita dei lettori per la vittoria finale, data la presenza di Messi e di tanti altri attaccanti forti. Nella partita costata l’eliminazione contro la Francia il commissario tecnico Sampaoli li ha peraltro lasciati quasi tutti in panchina, quegli attaccanti: Aguero, Higuain e Dybala. Tre gol l’Argentina li ha segnati lo stesso, ma non sono bastati. I problemi principali erano infatti una difesa e un centrocampo praticamente inesistenti, senza dimenticare l’assenza di un portiere affidabile.

L’altra eliminazione inaspettata, arrivata già nella fase a gironi, è stata quella della Germania. Per la nazionale tedesca avevamo immaginato una probabile finale non tanto per la forza di una squadra che già prima di partire aveva parecchi problemi, quanto per la possibilità concreta di ritrovarsi in una parte del tabellone abbastanza agevole. Messico e Svezia hanno giocato con molta più convinzione e hanno meritatamente passato il turno facendo fuori la Germania.

La squadra più completa

Per quanto visto finora il Brasile resta la squadra favorita per la vittoria finale, e i motivi sono gli stessi segnalati prima dell’inizio di Russia 2018. Alisson è il miglior portiere del Mondiale, e finora non lo ha nemmeno dovuto dimostrare visto che la difesa è fortissima e dalle sue parti sono arrivati ben pochi palloni. Quando una squadra subisce pochi gol, il merito non è solo del portiere e della difesa. Centrocampisti e attaccanti fanno un grande lavoro in fase di non possesso palla, e si è notato soprattutto contro il Messico.

Willian era in ogni parte del campo, Gabriel Jesus rientrava in difesa come se fosse un terzino. E anche Neymar, tra un dribbling e una simulazione, è spesso rientrato soprattutto nel primo tempo. Sorprende poi anche la grande compattezza dello spogliatoio, e grande merito di tutto questo va al commissario tecnico Tite che dopo il disastro del 2014 con Scolari in panchina è stato capace di fare tornare il Brasile tra le grandi nazionali del Mondiale.

L’unico problema per il Brasile è che la finale dovrà sudarsela parecchio: affronterà il Belgio nei quarti di finale ed eventualmente una tra Uruguay e Francia in semifinale. Per niente facile.

La possibile sorpresa

Nella parte bassa del tabellone possono legittimamente aspirare alla finale Croazia e Inghilterra. La Croazia dovrà vedersela nei quarti di finale con la Russia padrona di casa, che ha eliminato la Spagna e ha grande entusiasmo. La nazionale allenata da Stanislav Cherchesov è andata già oltre le aspettative, visto che prima dell’inizio del Mondiale circolavano già molti dubbi sul passaggio della fase a gironi. Arabia Saudita ed Egitto erano squadre abbordabili, ma il pareggio con la Spagna ha confermato che questa squadra è in gran forma sul piano fisico e sa difendere con un certo ordine. Il gioco troppo orizzontale della Spagna, che ancora non è riuscita ad affrancarsi dal “tiki-taka”, ha favorito l’impresa della Russia, che dovrà fare ancora meglio per tenere testa alla Croazia, nettamente superiore sul piano tecnico ma non con moltissima esperienza in queste fasi dei tornei.

La Svezia, che ha eliminato l’Italia negli spareggi di qualificazione alla fase finale del Mondiale, è arrivata fino ai quarti di finale. Più che fornire una consolazione, ha aumentato i rimpianti. In un Mondiale così equilibrato, la versione più classica dell’Italia, tutta cuore e difesa, avrebbe quantomeno giocato alla pari contro numerose avversarie, mettiamola così. Alla Svezia sono bastati un po’ di rigore tattico, organizzazione nel gioco e spirito di sacrificio per arrivare fino ai quarti, e la scelta lungimirante del commissario tecnico Jan Andersson di non convocare Zlatan Ibrahimovic ha fatto da ulteriore collante tra i calciatori. Prima la Svezia giocava per Ibra, ora tutti danno il massimo assumendosi in pieno le responsabilità dei loro ruoli.

Il sogno della Svezia potrebbe in ogni caso svanire contro l’Inghilterra, che ha molta più qualità in tutti i reparti. La vittoria ai calci di rigore contro la Colombia – la prima nella storia di questa nazionale che finora ai rigori era sempre stata eliminata – darà ancora più entusiasmo ai tanti giovani di talento a disposizione di Southgate. “Per vincere un Mondiale serve un portiere bravo e una difesa collaudata, un buon centrocampo e almeno un attaccante che segni sempre, non importa come”, dicevamo qualche settimana fa.

L’Inghilterra ha l’attaccante che segna sempre: Kane ha già fatto sei gol in tre partite ed è ormai quasi sicuro di vincere la classifica capocannonieri (solo Lukaku a 4 gol sembra ancora in grado di raggiungerlo). Potrebbe però non bastare per vincere il Mondiale, se non altro perché finora l’Inghilterra ha sempre subìto almeno un gol a partita.

Sarà una finale mai vista prima

Ormai restano solo sedici finali possibili e le elenchiamo a partire da quella che riteniamo più probabile fino a quella di più difficile realizzazione: Brasile-Inghilterra, Brasile-Croazia, Francia-Inghilterra, Francia-Croazia, Brasile-Russia, Uruguay-Inghilterra, Uruguay-Croazia, Belgio-Inghilterra, Belgio-Croazia, Brasile-Svezia, Francia-Russia, Uruguay-Russia, Belgio-Russia, Francia-Svezia, Uruguay-Svezia e Belgio-Svezia. Tra queste possibili combinazioni soltanto una è stata una finale nella storia dei Mondiali: Brasile-Svezia nel 1958, finita 5-2 per il Brasile.

Questo contenuto è stato modificato 6 Luglio 2018 22:10

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