Mondiale 2018: Brasile-Svizzera (domenica)

Brasile-Svizzera si gioca domenica alle 20:00 ed è la prima partita della nazionale favorita per la vittoria del Mondiale 2018: le probabili formazioni, le ultime news e i pronostici.

BRASILE – SVIZZERA | sabato ore 20:00

C’è grande attesa per la prima partita del Brasile, nazionale indicata secondo le quote dei bookmaker e anche secondo Il Veggente come principale favorita per la vittoria del Mondiale. L’avversaria sarà la Svizzera, una squadra meno tecnica ma molto organizzata e capace quanto meno di resistere.

Il Brasile punta a vincere il Mondiale

La delusione per la clamorosa sconfitta nella semifinale del Mondiale 2014 per sette a uno contro la Germania è ancora viva nei cuori di tifosi e calciatori brasiliani. In questo Mondiale del 2018 c’è la possibilità di rifarsi, perché nel frattempo il Brasile ha finalmente trovato un commissario tecnico valido, ha migliorato la difesa e ha trovato un attaccante di alto livello da affiancare a Neymar. Procediamo con ordine, partendo dal portiere.

Alisson Becker è stato il migliore portiere della stagione in Europa e il miglior delle ultime cinque stagioni di Serie A per percentuale di parate su tiri da dentro l’area di rigore (72,83%). Oltre a essere fenomenale tra i pali, Alisson è abile nella lettura delle azioni. Il gioco voluto da Di Francesco alla Roma prevede una linea difensiva schierata alta, e Alisson è stato il portiere di Serie A che ha spazzato più volte il pallone (41) uscendo dai pali per anticipare un attaccante sul possesso palla avversario. Nel campionato di Serie A appena concluso si è anche concesso il lusso di sei dribbling sugli avversari, a conferma della sua attuale fiducia in sé stesso.

Il commissario tecnico Tite ha a disposizione tre difensori centrali molto forti. Thiago Silva e Marquinhos hanno il vantaggio di giocare insieme anche nella squadra di club, il Paris Saint-Germain, anche se Marquinhos potrebbe dover lasciare il posto all’interista Miranda, più esperto. Sono difficili da superare nell’uno contro uno, e forti nel gioco aereo. Non c’è più David Luiz, uno dei principali colpevoli della disastrosa e memorabile sconfitta contro la Germania nella semifinale del 2014. In difesa c’è anche un “attaccante aggiunto”, ovvero Marcelo del Real Madrid. Non sarà sempre puntuale nelle chiusure, ma anche nel Brasile come accade nel Real Madrid avrà la funzione di regista arretrato, perché a centrocampo c’è Casemiro, un calciatore utilissimo in fase di non possesso palla ma meno abile nei passaggi. Il suo lavoro è essenziale in uscita dalla difesa e in fase offensiva, dove le sue combinazioni con Neymar sono difficilissime da contrastare per le difese avversarie.

Il centrocampo del Brasile è una sorta di prima difesa, perché dispone di calciatori abili a non farsi superare in dribbling e molto intelligenti in interdizione. Casemiro e Fernandinho riescono a dare equilibrio a due squadre offensive come Real Madrid e Manchester City, e insieme rendono questo Brasile difficilmente attaccabile per vie centrali. E poi c’è Paulinho, che oltre al merito di fare un pressing costante sugli avversari, ha una certa qualità negli inserimenti e nel tiro. Nelle partite in cui c’è da attaccare con maggiore convinzione, a centrocampo Tite utilizzerà Coutinho, migliorato tantissimo negli ultimi anni, forte sia negli assist che nelle conclusioni a rete.

Il calciatore più atteso nel Brasile è naturalmente Neymar, che ha recuperato bene dall’infortunio che lo ha reso indisponibile negli ultimi mesi con il Paris Saint-Germain. A 26 anni, ha l’età perfetta per il ruolo che ricopre e per l’incarico tattico di “aprire” le difese avversarie. Neymar è un calciatore forse un po’ troppo innamorato del pallone e dei dribbling, ma straordinariamente efficace in zona gol: ne ha già segnati 55 su 85 presenze in nazionale, e il sorpasso a Pelé è più che possibile. Prima dell’infortunio, al PSG tra campionato e coppe ha segnato 28 gol in 30 partite e servito anche 17 assist. Al Brasile del 2014 non mancava Neymar ma mancava una prima punta di alto livello: Gabriel Jesus, che nel 2014 era ancora un ragazzino delle giovanili del Palmeiras, ha colmato quella lacuna. A 21 anni ha retto alla grande l’impatto con un campionato difficile come la Premier League: quando non era infortunato, è sempre stato preferito da Pep Guardiola nell’attacco del City al posto di Aguero.

E la Svizzera?

La Svizzera si è qualificata al Mondiale 2018 con grande merito, anche se ha avuto bisogno del playoff pur vincendo nove delle dieci partite del girone. Petkovic ha confermato di essere un bravo allenatore, ha messo su un gruppo valido con calciatori molto disciplinati tatticamente e anche validi tecnicamente. Ciò che ha sorpreso maggiormente nella crescita della Svizzera negli ultimi due anni è stata la capacità di cambiare registro di gioco senza essere penalizzata nel rendimento. La Svizzera è capace di fare gioco con una buona manovra contro le squadre più scarse che si chiudono in difesa ed è pure brava a difendere e a ripartire in contropiede quando si trova di fronte squadre forti come sarà in questa occasione il Brasile.

Del resto nelle ultime grandi competizioni internazionali la Svizzera è sempre uscita con onore. Nell’ultima occasione, e cioè agli Europei del 2016, ha concesso solo due gol in 390 minuti, ed è stata eliminata agli ottavi di finale dalla Polonia ai rigori.

Il modulo di base è il 4-3-3, e uno dei segreti della Svizzera è quello di avere molti titolari fissi che giocano insieme ormai da molto tempo nella nazionale: i terzini Lichtsteiner e Rodriguez, i centrocampisti Xhaka, Shaqiri e Dzemaili. I giovani si sono inseriti molto bene: Schar e Akanji hanno ereditato i posti che erano di Djorou e Von Berger, e hanno migliorato il livello di concentrazione della difesa. Sommer è un portiere valido quanto Benaglio. Quel che manca tradizionalmente alla Svizzera è un fromboliere di alto livello, un attaccante che abbia una buona confidenza con il gol. Nessuno tra Seferovic, Drmic e Gavranovic lo è.

Le ultime notizie sulle formazioni

Nella formazione titolare del Brasile non dovrebbero esserci particolari sorprese. Tite manderà in campo Alisson in porta e quella che è la difesa tipo: Miranda e Thiago Silva al centro, Danilo e Marcelo sulle fasce. Il centrocampo sarà tostissimo, formato da Paulinho, Casemiro e Fernandinho. Il compito di aprire la difesa avversaria spetterà a Coutinho e ai dribbling di Neymar. Il compito di buttare il pallone in gol e di svariare in attacco spetterà a Gabriel Jesus.

Dall’altra parte Petkovic non ha particolare dubbi di formazione, se non in attacco. Il portiere sarà Sommer, in difesa da destra a sinistra agiranno Lichtsteiner, Schar, Akanji e Rodriguez. Il cervello della Svizzera è Xhaka, che sarà affiancato dal giovane Zakaria. Sulla trequarti Shaqiri, Dzemaili e Zuber. L’attaccante centrale titolare dovrebbe essere Seferovic, con Drmic pronto a entrare nella ripresa.

I pronostici

La Svizzera è una squadra bene organizzata, il problema è che giocherà contro un’altra nazionale che funziona a meraviglia a livello tattico e che allo stesso punto è tecnicamente più forte in tutti i reparti. L’impressione è che la Svizzera potrà resistere nel primo tempo ed evitare goleade, ma difficilmente riuscirà a evitare la sconfitta.

Le probabili formazioni di Brasile-Svizzera

BRASILE (4-2-3-1): Alisson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Paulinho, Casemiro, Fernandinho; Coutinho, Gabriel Jesus, Neymar.
SVIZZERA (4-3-2-1): Sommer; Lichtsteiner, Schar, Akanji, Rodriguez; Xhaka, Zakaria; Shaqiri, Dzemaili, Zuber; Seferovic.

PROBABILE RISULTATO: 2-0
1 (1.42, planetwin365)
NO GOL (1.73, planetwin365)
1X + UNDER 3.5 (1.50, GoldBet)

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