Sebastian Vettel ha ottenuto la pole position per la quarta volta in questa stagione, nel Gran Premio del Canada a Montréal. È stata una qualifica molto combattuta, e tra il primo e il sesto tempo c'è una differenza di solo tre decimi di secondo. Valtteri Bottas partirà in seconda posizione, seguito da Max Verstappen, Lewis Hamilton, Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo. I pronostici per la gara non sono facili né scontati.
Sebastian Vettel ha ottenuto la pole position per la quarta volta in questa stagione, nel Gran Premio del Canada a Montréal. È stata una qualifica molto combattuta, e tra il primo e il sesto tempo c’è una differenza di solo tre decimi di secondo. Valtteri Bottas partirà in seconda posizione, seguito da Max Verstappen, Lewis Hamilton, Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo. I pronostici per la gara non sono facili né scontati.
Sul pilota che avrebbe ottenuto la pole position nel Gran Premio del Canada c’è stata grande incertezza per tutto il corso delle qualifiche. Ciascuno dei piloti delle tre squadre più forti – Mercedes, Ferrari e Red Bull – sembrava potenzialmente in grado di ottenerla, ma è stato Sebastian Vettel a mostrare maggiore determinazione e precisione nella terza decisiva fase della sessione (Q3). Il primo pilota della Ferrari è stato il più abile a evitare di commettere errori e a ottenere il miglior giro mai compiuto sulla pista di Montréal (1:10.764). La Ferrari era la macchina migliore specialmente nell’ultimo settore, quello con il più lungo rettilineo, dove il pilota tedesco ha potuto sfruttare la maggiore potenza fornita dalla più recente versione della power unit Ferrari (Raikkonen monta ancora quella precedente).
Sebbene si tratti di una pista in cui ha già vinto sei volte, Lewis Hamilton ha avuto qualche difficoltà imprevista a compiere un giro perfetto con la sua Mercedes. Arrivava sempre troppo lungo in curva 10, quella che precede il lunghissimo rettilineo finale e ne determina la velocità di percorrenza. Tutta la differenza tra il suo giro e quello di Vettel (circa tre decimi di secondo) sta in quel terzo settore. È stato più veloce persino il suo compagno di squadra Valtteri Bottas, che ha ottenuto il secondo miglior tempo ed è sembrato in ottima forma per tutto il fine settimana.
Anche le Red Bull hanno dimostrato di poter contendere la pole position a Ferrari e Mercedes. Nei primi due settori della pista i tempi di Max Verstappen e quelli di Daniel Ricciardo erano del tutto in linea con quelli di Vettel, o anche migliori. Nel terzo settore la minore potenza della power unit TAG Heuer-Renault è stata evidente e determinante. È stato anzi molto bravo Max Verstappen a limitare a soli due decimi di secondo la distanza da Vettel in quel tratto. È andata peggio al suo compagno di squadra Daniel Ricciardo, che – per evitare una penalità in griglia di partenza – riutilizza una vecchia parte della power unit (MGU-K) a causa del guasto che si era verificato nello scorso Gran Premio di Monaco. Alcuni commentatori e addetti hanno sostenuto l’ipotesi che questa sostituzione abbia determinato un ulteriore rallentamento, “cautelativo”, per evitare eventuali nuovi guasti nelle parti più usurate della power unit.
Chi ha deluso le aspettative, purtroppo non per la prima volta, è stato Kimi Raikkonen. Benché fosse sembrato in buon forma fin dalle prove libere e disponesse di una macchina evidentemente in grado di ottenere la pole position, il pilota finlandese della Ferrari ha commesso un errore di guida in uscita dalla seconda curva nel suo ultimo tentativo in qualifica. Partirà in quinta posizione, davanti a Ricciardo.
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1m10.764s | – |
2 | Valtteri Bottas | Mercedes | 1m10.857s | 0.093s |
3 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m10.937s | 0.173s |
4 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1m10.996s | 0.232s |
5 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1m11.095s | 0.331s |
6 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1m11.116s | 0.352s |
7 | Nico Hulkenberg | Renault | 1m11.973s | 1.209s |
8 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 1m12.084s | 1.320s |
9 | Carlos Sainz | Renault | 1m12.168s | 1.404s |
10 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1m12.671s | 1.907s |
11 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 1m12.606s | – |
12 | Brendon Hartley | Toro Rosso/Honda | 1m12.635s | – |
13 | Charles Leclerc | Sauber/Ferrari | 1m12.661s | – |
14 | Fernando Alonso | McLaren/Renault | 1m12.856s | – |
15 | Stoffel Vandoorne | McLaren/Renault | 1m12.865s | – |
16 | Pierre Gasly | Toro Rosso/Honda | 1m13.047s | – |
17 | Lance Stroll | Williams/Mercedes | 1m13.590s | – |
18 | Sergey Sirotkin | Williams/Mercedes | 1m13.643s | – |
19 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1m14.593s | – |
20 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | – | – |
I tre tipi di gomme selezionati da Pirelli per questo Gran Premio del Canada sono gli stessi scelti per il precedente Gran Premio di Monaco: Supersoft (contraddistinti da una banda rossa sulla spalla dello pneumatico), Ultrasoft (banda fucsia) e Hypersoft (banda rosa), in ordine decrescente di resistenza all’usura del battistrada. La Red Bull ha scelto una strategia diversa rispetto a Ferrari e Mercedes: sia Verstappen che Ricciardo hanno svolto la seconda parte della sessione di qualifiche (Q2) con gomme hypersoft, quelle in assoluto più adatte a compiere giri molto veloci per breve tempo (quindi teoricamente meno resistenti). Per regolamento dovranno partire con quello stesso set di gomme utilizzato da ciascuno dei due piloti per compiere il miglior giro in Q2. Ferrari e Mercedes partiranno invece con gomme ultrasoft.
In assetto da gara la Mercedes è sembrata la macchina più veloce con i tipi di gomma più resistente, ossia le supersoft e le ultrasoft. Ancora una volta ha avuto invece qualche difficoltà con le hypersoft, il cui utilizzo in gara per loro è ritenuto altamente improbabile. Queste premesse dovrebbero favorire l’ipotesi di una sola sosta: partendo con ultrasoft, Bottas e Hamilton monterebbero poi le supersoft per arrivare fino al traguardo. Red Bull dovrebbe invece puntare a farne due, di soste, e quantomeno nei primi giri dovrebbe avere un vantaggio, visto che le hypersoft raggiungono più rapidamente e stabilmente le temperature di funzionamento ideali. Non è però del tutto chiaro il grado di usura: benché la Red Bull abbia mostrato una certa predisposizione all’utilizzo limitato e omogeneo delle hypersoft, comunque dovrebbero teoricamente essere le prime a fare il pit-stop.
Le Red Bull sono inoltre penalizzate dalle più basse velocità di punta sui rettilinei finali, determinate dalla minore potenza della loro power unit. Nei duelli con le altre macchine potrebbero dover cedere la posizione proprio per le caratteristiche della pista: anche ammesso che riescano ad accumulare un buon margine di vantaggio nei primi due settori, quel vantaggio potrebbe essere neutralizzato nel lungo rettilineo finale del terzo settore, e gli avversari potrebbero approfittarne per predisporre un sorpasso nel rettilineo di partenza, subito dopo la chicane.
Non è scontato che la Ferrari riesca a ottenere una vittoria, e ad ogni modo soltanto Vettel sembra in grado di riuscirci. Le prestazioni con gomme supersoft e ultrasoft sono state generalmente buone, di recente, ma non al livello di quelle ottenute dalla Mercedes con questi due tipi di gomme. Recentemente la Ferrari è sembrata anche un po’ meno abile, rapida e “aggressiva” nella scelta della migliore strategia da applicare a seconda delle circostanze di gara. E saranno qualità fondamentali, in questo Gran Premio, considerando che la possibilità di ingresso della safety car è molto alta: è accaduto dodici volte nelle ultime venti edizioni.
La classifica finale del Gran Premio, per agevolare la verifica dei pronostici corretti e di quelli sbagliati, e per tenere un archivio da consultare.
GIRO PIÙ VELOCE: Max Verstappen (Red Bull) |
Pos | pilota | squadra | giri | tempo/distacco |
---|---|---|---|---|
1 | Sebastian Vettel | Ferrari | 68 | 1h28m31.377s |
2 | Valtteri Bottas | Mercedes | 68 | 7.376s |
3 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 68 | 8.360s |
4 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 68 | 20.892s |
5 | Lewis Hamilton | Mercedes | 68 | 21.559s |
6 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 68 | 27.184s |
7 | Nico Hulkenberg | Renault | 67 | 1 giro |
8 | Carlos Sainz | Renault | 67 | 1 giro |
9 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 67 | 1 giro |
10 | Charles Leclerc | Sauber/Ferrari | 67 | 1 giro |
11 | Pierre Gasly | Toro Rosso/Honda | 67 | 1 giro |
12 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 67 | 1 giro |
13 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 67 | 1 giro |
14 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 67 | 1 giro |
15 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 66 | 2 giri |
16 | Stoffel Vandoorne | McLaren/Renault | 66 | 2 giri |
17 | Sergey Sirotkin | Williams/Mercedes | 66 | 2 giri |
– | Fernando Alonso * | McLaren/Renault | 40 | guasto agli scarichi |
– | Lance Stroll * | Williams/Mercedes | 0 | incidente |
– | Brendon Hartley * | Toro Rosso/Honda | 0 | incidente |
* non classificati
(i piloti “non classificati” sono soltanto quelli che non completano almeno il 90% dei giri previsti)
Questo contenuto è stato modificato 11 Giugno 2018 08:50
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