Domenica pomeriggio nel campionato spagnolo si giocano Athletic Bilbao-Espanyol e Atletico Madrid-Eibar, altre due partite dal risultato ininfluente. All'Atletico basta un punto, e non è nemmeno detto che sia necessario, per mantenere il secondo posto in classifica.
Domenica pomeriggio nel campionato spagnolo si giocano Athletic Bilbao-Espanyol e Atletico Madrid-Eibar, altre due partite dal risultato ininfluente. All’Atletico basta un punto, e non è nemmeno detto che sia necessario, per mantenere il secondo posto in classifica.
Il 3-1 subìto allo stadio Mendizorrotza nel turno di campionato scorso, contro l’Alaves, è stata la quarta sconfitta dell’Athletic Bilbao nelle ultime sei giornate. Una situazione che già all’inizio del girone di ritorno sembrava non promettere niente di buono si è evoluta in un finale di stagione ancora più deludente. L’Athletic Bilbao ha concluso il campionato nelle ultime posizioni utili per la salvezza, peggio di qualsiasi altra squadra basca. Nella partita del turno scorso un errore piuttosto goffo del portiere Kepa Arrizabalaga, alla fine del primo tempo, ha permesso all’Alaves di segnare il primo gol. E anche il terzo, a un quarto d’ora dalla fine, è stato causato dall’ennesima grave disattenzione collettiva in difesa.
Escluso Raul Garcia, che si è recentemente operato per risolvere un’aritmia cardiaca, l’unico calciatore che sta giocando con apprezzabile impegno e con qualche buon risultato è Iker Muniaín. Rimasto a lungo indisponibile per un serio infortunio a un ginocchio, Muniaín è tornato a giocare da poco più di un mese, prevalentemente come riserva inserita a partita in corso. Ha segnato tre gol nelle ultime sette partite, solo una delle quali giocata per intero (quella scorsa contro l’Alaves, e ha segnato Muniaín l’unico gol dell’Athletic).
Nell’ultima partita della stagione al San Mamés, oltre agli infortunati Raul Garcia, Balenziaga e Mikel Rico, non ci saranno Mikel San José, Inigo Martinez e Saborit, squalificati. L’avversario sarà l’Espanyol, che in classifica si trova tre punti sopra l’Athletic Bilbao. Da quando la società ha esonerato Quique Sánchez Flores e ha assunto David Gallego come allenatore ad interim l’Espanyol non ha ancora mai perso. Ha vinto tre delle ultime quattro partite, tra le quali quella per 2-0 contro l’Atletico Madrid, e la settimana scorsa ha battuto 4-1 il Malaga nell’ultima partita della stagione giocata al Cornellà-El Prat.
ATHLETIC BILBAO (3-4-1-2): Kepa; Unai Nunez, Yeray, Etxeita; De Marcos, Iturraspe, Benat, Lekue; Muniain; Williams, Aduriz.
ESPANYOL (4-2-3-1): Diego López; Didac Vilà, Naldo Gomes, David Lopez, Javi Lopez; Sergi Darder, Victor Sanchez; Sergio Garcia, Oscar Melendo, Baptistão; Gerard Moreno.
Vincere l’Europa League per l’Atletico Madrid si è rivelato un compito meno impegnativo del previsto. Giovedì scorso a Lione la squadra allenata da Diego Simeone ha battuto 3-0 il Marsiglia e ha vinto questo trofeo per la terza volta nella sua storia (la seconda da quando Simeone è l’allenatore). L’infortunio di Dimitri Payet alla mezz’ora di gioco ha certamente alterato gli equilibri della partita, ma l’Atletico si trovava comunque in vantaggio per 1-0 dal ventesimo grazie a un gol di Griezmann. L’attaccante francese ne ha poi segnato un altro all’inizio del secondo tempo, e il capitano Gabi Fernandez ha segnato il terzo a pochi minuti dalla fine.
Per la vittoria dell’Europa League e anche per la vittoria del titolo da parte della squadra femminile, venerdì l’Atletico ha organizzato una lunga parata su due autobus scoperti e una maestosa festa pubblica nei pressi della Fontana di Nettuno, a Madrid, dove i tifosi tradizionalmente si riuniscono per festeggiare. Il presidente Enrique Cerezo ha ringraziato Simeone e i giocatori per aver vinto un trofeo europeo proprio nell’anno di inaugurazione del nuovo stadio. E ha anche espresso la speranza che l’Atletico possa vincere la prossima Champions League, la cui finale si disputerà proprio al Wanda Metropolitano. Anche Fernando Torres, alla sua ultima stagione all’Atletico Madrid, è stato uno dei grandi protagonisti della festa.
Anche l’ultima di campionato, in casa contro l’Eibar, sarà molto probabilmente un’occasione per celebrare allo stadio la vittoria del trofeo appena conquistato. Non ci saranno assenze né per squalifica né per infortunio, e in molti si aspettano che Fernando Torres, entrato soltanto negli ultimi minuti della finale, possa salutare i tifosi dell’Atletico con un’ultima partita da titolare.
L’Eibar, nono in classifica, viene da due vittorie consecutive, contro il Girona (4-1) e contro il Las Palmas (1-0). Come già accaduto nella partita scorsa contro l’Eibar, giocherà senza l’esterno destro Pedro Leon, di nuovo infortunato dopo una mezza stagione in cui già era mancato per un grave infortunio al ginocchio.
ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Filipe Luis; Gabi, Thomas Partey, Saul Niguez, Koke, Vitolo; Gameiro (o Griezmann), Fernando Torres.
EIBAR (4-2-3-1): Dmitrovic; Rubén Peña, Arbilla, Lomban, José Angel; Dani Garcia, Escalante; Joan Jordan, Alejo, Orellana; Kike Garcia.
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