Tra le tante partite della Liga spagnola in programma sabato alle 18:30 ce ne sono altre poco o per niente influenti, eccetto quella del Villarreal. Al Riazor contro il Deportivo La Coruna deve difendere il sesto posto dalla possibile rimonta del Siviglia, che intanto gioca il derby.
Tra le tante partite della Liga spagnola in programma sabato alle 18:30 ce ne sono altre poco o per niente influenti, eccetto quella del Villarreal. Al Riazor contro il Deportivo La Coruna deve difendere il sesto posto dalla possibile rimonta del Siviglia, che intanto gioca il derby.
Sabato scorso la fondamentale vittoria in casa contro il Valencia, ottenuta a cinque minuti dalla fine della partita, aveva permesso al Villarreal di mantenere inalterato il vantaggio in classifica sul Siviglia, in attesa di un recupero molto complicato. E così è stato. Mercoledì scorso il Villarreal ha rovinosamente perso 5-1 al Camp Nou contro il Barcellona mentre il Siviglia è riuscito a battere per 3-2 il Real Madrid.
A due sole giornate dalla fine del campionato il Villarreal, sesto, ha soltanto tre punti di vantaggio sul Siviglia, settimo. Per partecipare alla prossima Europa League direttamente dalla fase a gruppi, senza passare per i playoff, avrà bisogno di mantenere almeno un punto di vantaggio sul Siviglia. In caso di arrivo a pari punti, infatti, il Siviglia sarebbe in vantaggio negli scontri diretti. A prescindere dall’esito del derby di Siviglia, il Villarreal dovrà cercare di ottenere una vittoria al Riazor contro il Deportivo La Coruna di Clarence Seedorf, ormai matematicamente retrocesso già da due giornate. C’è infatti da mettere in conto che all’ultima il Villarreal affronterà in casa il Real Madrid, partita da cui non sarà così scontato ricavare punti.
L’allenatore del Villarreal Javier Calleja ha fatto capire che non ci sarà turnover rispetto alla partita giocata mercoledì a Barcellona. Andranno in campo i migliori, quindi. L’unico dubbio riguarda la trequarti, dove sono ormai stabilmente in quattro (Castillejo, Fornals, Daniel Raba e Cheryshev) a giocarsi tre posti. Il Deportivo La Coruna, che delle tre squadre retrocesse è forse quella che più avrebbe meritato di giocarsi la permanenza fino alla fine, non “regalerà” niente come non ha regalato niente a nessuna squadra da quando Seedorf è l’allenatore. Un relativo vantaggio per il Villarreal sarà semmai la squalifica di Fabian Schär, la cui assenza si aggiunge a quella degli infortunati Sidnei e Boveda, e certamente indebolisce la linea difensiva del Deportivo La Coruna.
DEPORTIVO LA CORUNA (4-4-2): Ruben Martinez; Juanfran, Albentosa, Fernando Navarro, Luisinho; Federico Valverde, Krohn-Dehli, Guilherme Dos Santos, Borja Valle; Adrian Lopez, Lucas Perez.
VILLARREAL (4-2-3-1): Asenjo; Rukavina, Alvaro Gonzalez, Victor Ruiz, Mario Gaspar; Rodri Hernandez, Trigueros; Castillejo, Fornals;, Raba; Bacca.
Come in molti sospettavano da tempo, l’esperienza di José Ángel Ziganda alla guida dell’Athletic Bilbao si concluderà alla fine di questa deludente stagione. In una conferenza stampa congiunta, con il presidente Josu Urrutia, Ziganda ha annunciato che lascerà la squadra di comune accordo con la società, lasciando però trasparire una certa delusione. Ha fatto capire che riuscire a migliorare i risultati della squadra stava cominciando a diventare difficile anche per ragioni “ambientali”, avendo l’allenatore ormai perso da tempo il sostegno da parte dei tifosi, peraltro mai del tutto convinti del suo lavoro.
L’Athletic viene però da una bella e meritata vittoria interna per 2-0 contro il Betis. È inoltre tornato a segnare, su assist di Inaki Williams, il centravanti Aritz Aduriz, la cui flessione sul piano del rendimento – anche per inevitabili ragioni anagrafiche – ha in parte contribuito se non a determinare certamente ad aggravare la “crisi” dell’Athletic in questa stagione. Le ultime due giornate l’Athletic le giocherà senza uno dei pochi che hanno – malgrado tutto – continuato quasi sempre a fare bella figura: Raul Garcia. Nei giorni scorsi si è sottoposto a un’operazione di chirurgia programmata da tempo, per ridurre un’aritmia cardiaca. Tornerà in campo per la prossima stagione.
L’Alaves, avversario dell’Athletic in questa penultima giornata, non sta andando tanto bene in casa ma sta andando benissimo in trasferta, dove ha vinto le ultime tre partite (battendo Eibar, Las Palmas e Malaga). Comprensibilmente, alla luce degli eccezionali risultati ottenuti dal giorno del suo arrivo, Abelardo è stato confermato come allenatore anche per la prossima stagione. Ed è stato rinnovato il contratto anche al capitano Manu Garcia.
ALAVÉS (4-4-2): Pacheco; Martin Aguirregabiria, Ely, Laguardia, Alexis Ruano; Manu Garcia, Tomas Pina, Pedraza, Ibai Gomez; Guidetti, Munir.
ATHLETIC BILBAO (3-4-3): Kepa; Inigo Martinez, Unai Nunez, Yeray; Lekue, Mikel Rico, Benat, De Marcos; Muniain, Williams, Aduriz.
La settimana scorsa l’inattesa vittoria per 4-1 in trasferta contro il Girona ha permesso all’Eibar di prendere tre punti contro un avversario molto vicino. In questo modo si è riportato in una parte di classifica da cui a un certo punto del girone di ritorno sembrava irreversibilmente distante. Non cambia molto – l’Eibar è matematicamente escluso dalle coppe per la prossima stagione – ma le ultime giornate hanno ridato qualche motivo di ottimismo. Tanto per dirne uno: l’Eibar prende pochi gol.
Il problema delle assenze per infortunio, che ha già notevolmente indebolito la rosa dell’Eibar in questa stagione, si ripresenterà nelle ultime giornate. Nella partita vinta contro il Girona si è fatto di nuovo male lo sfortunatissimo Pedro Leon, tornato a fine febbraio dopo un lunghissimo infortunio. Si tratta stavolta di una fascite plantare al piede sinistro che lo costringerà a stare fermo almeno un mese. Nella partita della penultima giornata, contro il Las Palmas, mancheranno inoltre l’esterno d’attacco Ivan Alejo e il centravanti Kike García, entrambi squalificati.
Il Las Palmas non vince dal 5 marzo scorso. Nelle quattordici partite successive ha perso nove volte. I giocatori su cui Paco Jémez aveva puntato per provare a salvare la squadra non si sono dimostrati all’altezza del compito. E la reputazione dello stesso Jémez – per lungo tempo considerato tra i più carismatici allenatori spagnoli – esce fortemente ridimensionata dalle sue più recenti esperienze professionali (Granada, Cruz Azul e ora Las Palmas).
EIBAR (4-2-3-1): Dmitrovic; Ander Capa, Paulo Oliveira, David Lomban, Juncà; Dani Garcia, Pape Diop; Takashi Inui, Orellana, Rubén Peña; Charles Dias.
LAS PALMAS (4-2-3-1): Chichizola; Michel Macedo, Ximo Navarro, Alex Galvez, Aguirregaray; Aquilani, Javi Castellano; Halilovic, Imoh Ezekiel, Nacho Gil; Calleri.
Questo contenuto è stato modificato 11 Maggio 2018 21:32
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