Betis-Siviglia si presenta come la più avvincente delle partite che restano da giocare in queste due ultime giornate del campionato spagnolo. Sabato alle 18:30 si giocano quasi tutte quelle della penultima, tra le quali Girona-Valencia e Getafe-Atletico Madrid.
Betis-Siviglia si presenta come la più avvincente delle partite che restano da giocare in queste due ultime giornate del campionato spagnolo. Sabato alle 18:30 si giocano quasi tutte quelle della penultima, tra le quali Girona-Valencia e Getafe-Atletico Madrid.
Con Joaquín Caparrós alla sua seconda partita da allenatore della prima squadra il Siviglia ha vinto di nuovo. Mercoledì scorso, nel recupero contro il Real Madrid, ha vinto 3-2 giocando con attenzione e impegno contro un avversario di alto livello, per quanto indebolito dalla presenza di molte riserve. A pochi minuti dalla fine il Siviglia era addirittura sopra di tre gol, e quasi mai il Real ha dato l’impressione di poterla riaprire facilmente.
Nell’atteso derby di Siviglia di questa penultima giornata la squadra di Caparrós si gioca moltissimo, più di quanto non ci sia in palio per il Betis di Quique Setién. Al Betis, quinto in classifica con 59 punti e già qualificato per la prossima Europa League, basterà un pareggio per avere la certezza matematica di partecipare direttamente dalla fase a gironi. Invece per il Siviglia, settimo con 54 punti, esiste ancora una minima possibilità di non farcela nemmeno a qualificarsi, nel caso in cui venisse superato dal Getafe, ottavo con 52 punti.
Queste valutazioni di classifica potrebbero perciò animare ancora di più una partita che in ogni caso non sarebbe percepita dai giocatori in campo come una partita “normale”. Vale per qualsiasi derby, in Spagna e fuori dalla Spagna, ma è la prima volta da molti anni a questa parte che quello tra il Betis e il Siviglia torna a essere una partita tra avversarie di classifica e tecnicamente molto equilibrata. Nel girone di andata, appena qualche giorno dopo l’assunzione di Vincenzo Montella come nuovo allenatore al posto di Eduardo Berizzo, il Siviglia è stato sconfitto per 5-3 al Ramón Sánchez-Pizjuán, alla fine di una partita memorabile il cui ricordo potrebbe rendere ancora più avvincente e combattuta questa partita del girone di ritorno.
Sabato scorso il Betis ha interrotto una impressionante serie di otto partite senza sconfitte perdendo 2-0 al San Mamés contro l’Athletic Bilbao. La partita del Betis è stata subito condizionata dalla forzata sostituzione del terzino sinistro Junior Firpo, che si è infortunato a un legamento del ginocchio sinistro. Si tratta di una perdita dalle conseguenze limitate – il campionato è ormai finito – ma comunque rilevante, considerando che Junior Firpo era ormai titolare fisso da febbraio scorso. Spera invece di poterci essere contro il Siviglia Andrés Guardado, che ha saltato le ultime tre partite a causa di un colpo a una gamba preso nella precedente partita contro il Las Palmas.
Il Betis giocherà poi la sua ultima partita stagionale in casa del Leganes, mentre il Siviglia giocherà in casa contro l’Alaves. L’ipotesi più probabile è che a prescindere dall’esito del derby entrambe riusciranno a raggiungere i loro obiettivi. Dovesse riuscire a vincere al Benito Villamarin, il Siviglia potrebbe persino puntare al sesto posto e alla qualificazione diretta (il Villarreal ha l’ultima in casa contro il Real Madrid).
BETIS (3-5-2): Pedro Lopez; Amat, Bartra, Mandi; Durmisi, Javi Garcia (o Guardado), Barragán, Fabian Ruiz, Joaquin; Boudebouz (o Sergio Leon), Sanabria (o Loren Moron).
SIVIGLIA (4-2-3-1): Soria; Layún, Lenglet, Mercado, Escudero; N’Zonzi, Roque Mesa; Banega, Sarabia, Nolito; Sandro Ramirez (o Ben Yedder).
Grazie alla quarta vittoria nelle ultime cinque giornate il Getafe è riuscito a conservare le speranze di una complicata ma ancora possibile qualificazione alla prossima Europa League. Dovrebbe vincere almeno una delle ultime due sperando che il Siviglia le perda entrambe, o vincerle entrambe sperando che il Siviglia ne perda almeno una o che il Villarreal faccia non più di un punto. In questa penultima giornata, mentre il Siviglia giocherà al Benito Villamarin, il Getafe affronterà in casa l’Atletico Madrid. Poi, all’ultima giornata, giocherà in casa del Malaga, già retrocesso (e il Siviglia in casa contro l’Alaves).
L’Atletico viene da una mezza figuraccia fatta a Madrid domenica scorsa. È stato battuto per 2-0 dall’Espanyol, che da quando non ha più Quique Sánchez Flores come allenatore non ha ancora perso (tre partite: due vittorie e un pareggio). Tra i titolari lasciati in panchina da Simeone per ragioni di turnover c’erano Griezmann e Godin, pilastro dell’attacco dell’Atletico Madrid l’uno e pilastro della difesa l’altro. La sconfitta non ha comunque avuto ripercussioni in classifica: per via delle sconfitte del Real Madrid e del Valencia, l’Atletico ha mantenuto inalterate le distanze. È ancora in seconda posizione con tre punti di vantaggio sul Real Madrid.
Mercoledì prossimo a Lione l’Atletico Madrid giocherà contro l’Olympique Marsiglia in finale di Europa League. Benché le principali attenzioni siano rivolte a quella partita di mercoledì, ai giocatori che scenderanno in campo al Coliseum Alfonso Pérez contro il Getafe sarà richiesto il massimo impegno per evitare il rischio di finire al terzo posto una stagione che l’Atletico merita di concludere al secondo. Non ci sarà Vitolo, che si è fatto male durante la partita contro l’Espanyol e rischia di saltare anche la finale di Europa League.
GETAFE (4-4-2): Guaita; Molinero, Djené, Bruno Gonzalez, Antunes; Sergio Mora (o Flamini), Fajr, Portillo, Amath N’Diaye; Angel Rodriguez, Molina.
ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, Lucas Hernandez; Gabi, Thomas Partey (o Saul Niguez), Koke, Correa; Griezmann (o Fernando Torres), Diego Costa.
Sconfitto in casa per 4-1 dall’Eibar il Girona ha definitivamente perso la settimana scorsa quelle residue chance di qualificazione alla prossima Europa League. Quella possibilità, già di per sé molto improbabile in senso assoluto, è stata progressivamente erosa dai pessimi risultati ottenuti dal Girona negli ultimi due mesi. Ha vinto una sola volta nelle ultime otto giornate, e ne ha perse cinque, anche in casa contro squadre abbordabile come l’Espanyol e appunto l’Eibar.
L’aspetto più preoccupante nella partita contro l’Eibar è stato il livello di disattenzione generale in difesa. Il primo gol è stato preso dopo nemmeno dieci minuti a causa di un maldestro retropassaggio di Mojica, in un momento in cui la linea di difesa era (inutilmente) altissima. Non ha fatto una bella figura nemmeno il portiere, Yassine Bounou, colpevole in diverse occasioni. Peraltro l’Eibar ultimamente tutto era parso fuorché una squadra dall’attacco incontrastabile.
Anche il Valencia, nonostante il meritato quarto posto, è tra le squadre del campionato che hanno avuto un calo fisico evidente in questo finale di stagione. Viene dalla terza sconfitta nelle ultime cinque giornate, e non vince una partita da più di un mese. Le sconfitte sono in parte da attribuire alle ridotte motivazioni di queste ultime giornate (il quarto posto è ormai sicuro da diverse settimane), ma in parte anche a un chiaro sfinimento generale dei giocatori, soprattutto a centrocampo. La squadra di Marcelino ha giocato nel 2018 quasi ogni partita con la stessa formazione.
Proprio il centrocampo è il reparto che subirà maggiori variazioni nella penultima giornata. Allo stadio Montilivi il Valencia giocherà di sicuro senza il capitano Dani Parejo, squalificato. Per infortuni fisici lievi sono rimasti a Valencia anche il titolare Geoffrey Kondogbia e Andreas Pereira. E non è stato convocato nemmeno il centrale Ezequiel Garay. Nel Girona mancherà per squalifica il trequartista Cristian Portu, quest’anno autore di undici gol e quattro assist.
GIRONA (3-5-2): Yassine Bounou; Alcalá, Juanpe, Espinosa; Maffeo, David Timor, Granell, Pere Pons, Mojica; Borja García, Stuani.
VALENCIA (4-4-2): Jaume Costa; Ruben Vezo, Gabriel Paulista, Murillo, Antonio Lato; Maksimovic, Ferran Torres, Soler, Guedes; Rodrigo Moreno (o Vietto), Zaza (o Santi Mina).
Questo contenuto è stato modificato 12 Maggio 2018 15:29
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