Juventus-Milan, finale di Coppa Italia della stagione 2017/2018, si gioca allo stadio Olimpico a Roma, mercoledì 9 maggio alle 20.45. La Juventus, favorita secondo i pronostici, non sembra messa benissimo sul piano atletico, come non lo è il Milan. Potrebbe uscirne una partita di quelle in cui le due squadre “si studiano” a lungo, come dicono quelli.
JUVENTUS – MILAN | mercoledì ore 20:45
Juventus e Milan si affronteranno in una finale a partita unica di una competizione italiana o europea per la sesta volta nella loro storia, e i precedenti sono sempre stati molto equilibrati. A prescindere da quale delle due squadre fosse considerata di volta in volta la più forte, il fatto che in tutte e cinque le occasioni le partite siano terminate in parità (una sola delle quali non decisa ai rigori) conferma un sostanziale e reciproco atteggiamento cauto e rispettoso assunto ogni volta da entrambe le squadre. E così potrebbe andare anche stavolta, nonostante i trentuno punti di vantaggio che ha la Juventus sul Milan nell’attuale classifica di Serie A.
Pur vincendo le ultime due partite contro Inter e Bologna, e di fatto il settimo Scudetto consecutivo, la squadra allenata da Massimiliano Allegri è sembrata in flessione negativa dal punto di vista atletico. E sta risentendo più del previsto dell’assenza per infortunio del suo miglior centrale, Giorgio Chiellini. Nelle ultime quattro partite, giocate senza il difensore più impiegato da Allegri in questa stagione, la Juventus ha sempre subìto almeno un gol. Anche prima dell’infortunio di Chiellini, a dirla tutta, la Juventus aveva iniziato a subire gol con una regolarità inconsueta considerando i risultati ottenuti in precedenza nel 2018.
La più recente Juve-Milan, in campionato
La partita più recente tra la Juventus e il Milan è stata quella di campionato giocata a Torino il 31 marzo scorso, finita 3-1 per la Juventus. Proprio nel gol del momentaneo pareggio del Milan, segnato alla mezz’ora dall’ex difensore della Juventus Leonardo Bonucci, è possibile fissare il momento di questa stagione in cui la Juventus ha cominciato a essere più vulnerabile. Nelle ultime nove partite non ha preso gol soltanto in una occasione, e ha subìto complessivamente dodici gol. Arrivava a quella partita contro il Milan con zero gol subìti in Italia nel 2018 (dieci partite), e appena tre gol incassati in totale, tutti dal Tottenham negli ottavi di finale di Champions League.
Oltre che dell’assenza di Chiellini, che ha saltato le ultime quattro partite, le prestazioni della Juventus stanno risentendo del calo di rendimento di Medhi Benatia, ultimamente sciatto e impreciso al punto da essere messo momentaneamente da parte da Allegri. Barzagli, punto di riferimento difensivo in assenza di Chiellini, non riesce più a giocare ad alti livelli come in passato. E in generale gran parte dei giocatori di tutti i reparti sembrano fisicamente affaticati e indeboliti dai numerosi impegni di questa stagione.
Da un punto di vista tattico l’ultimo precedente giocato in campionato tra la Juventus e il Milan non fornisce indicazioni utili. In quella occasione erano indisponibili Federico Bernardeschi, Mario Mandzukic e Alex Sandro, e Cuadrado non era in buone condizioni. Per questo motivo Allegri ha scelto di giocare con un atipico 3-5-2, quest’anno usato raramente, per poi passare a un 4-4-2 a partita in corso. È stata una modifica vincente: Cuadrado e Douglas Costa esterni hanno sfruttato il limite della disposizione tattica del Milan, i cui terzini sono poco aiutati in fase difensiva dagli interni di centrocampo e dagli esterni d’attacco.
Stavolta Allegri dovrebbe schierare il 4-3-2-1, ma cercando di nuovo di sfruttare maggiormente le fasce. Cuadrado sarà schierato da terzino, con compiti più offensivi rispetto a quando giocano Lichtsteiner o De Sciglio. Ma il giocatore più influente in fase offensiva, più che Cuadrado, dovrebbe essere ancora una volta il brasiliano Douglas Costa, unico calciatore in progressione positiva in questa parte conclusiva della stagione della Juventus. È in gran forma, e la sua velocità e abilità nel dribbling potrebbe alterare gli equilibri della partita.
Le ultime notizie sulle formazioni
Come detto, per tentare di vincere la partita e ottenere il terzo cosiddetto “double” (vittoria di Serie A e Coppa Italia), probabilmente Allegri schiererà il 4-3-2-1. In porta Buffon giocherà la sua prima finale di Coppa Italia con la maglia della Juventus da titolare. In difesa Barzagli, Benatia e Rugani si giocano i due posti disponibili. Per il resto in campo andranno i titolari: Cuadrado schierato da terzino destro, Alex Sandro a sinistra, Khedira, Pjanic e Matuidi a centrocampo, e Dybala e Higuain in attacco.
Allegri ha recuperato inoltre un paio di calciatori importanti, anche solo per la panchina. Il primo è Mattia De Sciglio, ex Milan. Il secondo è Mandzukic: assente dopo la ferita riportata durante la partita con l’Inter, è tornato ad allenarsi e potrebbe entrare a partita in corso o addirittura giocare da titolare al posto di Douglas Costa. Del resto, sette dei suoi dodici assist stagionali Douglas Costa li ha fatti proprio partendo dalla panchina, e Allegri potrebbe anche decidere di farlo entrare nella ripresa per sfruttare il suo straordinario stato di forma contro avversari più stanchi.
Il Milan scenderà in campo con il consueto 4-3-3 e con i soliti titolari. Romagnoli è recuperato, mentre Biglia al rientro da un infortunio andrà al massimo in panchina. Gattuso lo farebbe forse giocare solo in caso di tempi supplementari, anche perché è un possibile rigorista. In attacco nel solito “ballottaggio” tra Cutrone e Kalinic è favorito il primo, che contro il Verona è tornato a segnare dopo sei partite senza gol.
Il limite del Milan
Lo sforzo fisico richiesto da Gennaro Gattuso ai calciatori delle sue squadre è notoriamente poderoso, ammesso che non lo sia anche quello generalmente richiesto da Allegri ai suoi giocatori. Solo che al Milan mancano sostituti di alta qualità, e la formazione titolare è stata alquanto “spremuta” in questi ultimi mesi. Hanno giocato quasi sempre gli stessi undici calciatori, e non è stato un caso che il Milan abbia iniziato a perdere colpi tra marzo e aprile, quando ha dovuto giocare una partita ogni tre giorni tra Coppa Italia, Europa League, recuperi e turni infrasettimanali di Serie A. Delle otto partite giocate non di domenica nel 2018, il Milan ne ha vinte soltanto due, contro il Ludogorets.
Se non altro la partita giocata sabato dal Milan contro il Verona non è stata particolarmente dispendiosa. E c’è da notare che la Juventus ha dimostrato, in particolare contro l’Inter, di non essere al meglio della forma fisica. Ma rispetto a Gattuso Allegri ha più qualità da pescare in panchina. E in generale la rosa della Juventus è tatticamente più duttile, un vantaggio da non trascurare, soprattutto quando le cose non vanno da subito per il verso giusto e c’è da risolvere situazioni complicate.
Le probabili formazioni di Juventus-Milan
JUVENTUS (4-3-2-1): Buffon; Cuadrado, Barzagli, Benatia, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (Mandzukic), Dybala; Higuain.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Ricardo Rodriguez; Kessié, Locatelli, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu.
MULTIGOL OSPITE 1-2 (1.73, Goldbet)
JUVENTUS SEGNA NEL SECONDO TEMPO (1.63, planetwin365)