Si giocano due partite promettenti, nel campionato spagnolo: Barcellona-Villarreal e Siviglia-Real Madrid sono due recuperi. A fine aprile il Barcellona e il Siviglia avevano saltato i loro impegni della trentaquattresima giornata per disputare la finale di Coppa del Re, poi stravinta dal Barcellona.
Si giocano due partite promettenti, nel campionato spagnolo: Barcellona-Villarreal e Siviglia-Real Madrid sono due recuperi. A fine aprile il Barcellona e il Siviglia avevano saltato i loro impegni della trentaquattresima giornata per disputare la finale di Coppa del Re, poi stravinta dal Barcellona.
| mercoledì ore 20:00
Pur avendo pareggiato per 2-2 il Barcellona ha giocato domenica scorsa contro il Real Madrid una delle migliori partite della stagione. Lo ha fatto per gran parte del tempo in inferiorità numerica, circostanza di gioco a cui il Barcellona non è tradizionalmente abituato (è più frequente il caso contrario, semmai). Alla fine del primo tempo, sul risultato provvisorio di 1-1, per un presunto fallo su Marcelo, Jordi Alba è stato espulso dall’arbitro Alejandro Hernández Hernández, molto contestato per le numerose decisioni controverse prese nel corso della partita.
Nonostante l’espulsione il Barcellona ha giocato senza disunirsi per tutto il secondo tempo, cercando di tenere la squadra “corta”. E dopo pochi minuti è riuscito a portarsi in vantaggio per 2-1, grazie a una magnifica giocata di Messi in area, seppure al termine di un’azione in contropiede cominciata con un evidente fallo di Suarez su Varane. Il Barcellona ha resistito per altri venti minuti prima di subire il gol del pareggio per 2-2, al 71° minuto, ma ha comunque costruito azioni pericolose anche nei minuti finali senza mai rinunciare ad attaccare.
Con tre sole partite da qui alla fine del campionato l’obiettivo del Barcellona sarà quello di concluderlo da unica squadra imbattuta. C’è riuscito per trentasei giornate, e non aveva perso nemmeno nelle ultime sette del campionato scorso: in totale è una serie record di 42 partite consecutive di campionato senza sconfitte. Sarà possibile, ma non così facile, prolungare questa serie nella partita di mercoledì sera, recupero della trentaquattresima giornata scorsa. Il Villarreal, avversario del Barcellona al Camp Nou, è in buona forma e ha vinto tutte le ultime tre partite di campionato, giocate tutte e tre in casa, battendo peraltro il Celta Vigo (4-1) e il Valencia (1-0).
La squadra allenata da Javier Calleja, in sesta posizione, non è ancora matematicamente qualificata per la prossima Europa League. Ma è solo questione di tempo: la certezza matematica potrebbe arrivare già in questo recupero, in caso di clamorosa vittoria. Salirebbe a 60 punti rendendosi irraggiungibile per il Getafe. Un solo punto invece non sarebbe sufficiente, visto che lascerebbe al Getafe ancora una remotissima possibilità di raggiungere il Villarreal e superarlo per differenza gol negli scontri diretti. Sarebbe però sufficiente in caso di sconfitta del Siviglia nel recupero contro il Real Madrid, alle 21:30.
Verosimilmente la qualificazione arriverà nel prossimo fine settimana, con un risultato utile al Riazor contro il Deportivo La Coruna (già retrocesso) mentre il Getafe giocherà in casa contro l’Atletico Madrid. Al Camp Nou il Villarreal proverà a fare quantomeno una bella figura, possibilmente senza “perdere” i diffidati Bacca e Manu Trigueros per la prossima partita a La Coruna. Il modulo che ha dato maggiore sicurezza nelle ultime giornate (tre vittorie consecutive) è stato un 4-2-3-1 con Denis Cheryshev e Samu Castillejo sulle fasce, e Daniel Raba (4 assist e un gol nelle ultime quattro giornate) nel ruolo di trequartista a supporto di Bacca (sei gol nelle ultime cinque giornate).
BARCELLONA (4-4-2): Ter Stegen; Semedo, Piqué, Vermaelen, Digne; Busquets, Paulinho, Dembélé, Coutinho; Messi, Luis Suarez.
VILLARREAL (4-2-3-1): Asenjo; Jaume Costa, Alvaro Gonzalez, Victor Ruiz, Mario Gaspar; Rodri Hernandez, Trigueros; Castillejo, Cheryshev (o Fornals), Daniel Raba; Bacca.
| mercoledì ore 21:30
Il punto conquistato dal Real Madrid al Camp Nou permette alla squadra di Zinedine Zidane di giocare questo recupero contro il Siviglia con la possibilità di raggiungere l’Atletico Madrid in seconda posizione, in caso di vittoria. A quel punto si troverebbero entrambe a 75 punti con due partite da giocare. Non si tratta di un obiettivo troppo rilevante né per l’una né per l’altra squadra, in fin dei conti, e di certo non è prioritario per nessuna delle due. Mercoledì 16 l’Atletico giocherà a Lione la finale di Europa League contro l’Olympique Marsiglia, e sabato 26 – a campionato finito – il Real giocherà contro il Liverpool in finale di Champions League.
Nei giorni scorsi, prima della partita contro il Barcellona, Zidane aveva indirettamente negato l’ipotesi di un turnover ampio e frequente nelle ultime giornate, sostenendo che il miglior modo di preparare la finale sarà giocare con “intensità” le ultime partite. Nel Clásico Cristiano Ronaldo ha giocato solo nel primo tempo, segnando peraltro il gol del pareggio. A causa di un lieve dolore a un ginocchio, dovuto a uno scontro fortuito con Piqué, Ronaldo non è tornato in campo dopo l’intervallo. Non si tratta di un vero infortunio ma, per motivi precauzionali e per permettergli di riposare, al Ramón Sánchez-Pizjuán Ronaldo non giocherà.
Altri assenti saranno Gareth Bale, squalificato, e Daniel Carvajal, che per un affaticamento muscolare si è allenato solo parzialmente.
Alla prima partita con Joaquín Caparrós allenatore al posto dell’esonerato Vincenzo Montella il Siviglia è finalmente tornato a vincere, dopo una serie di nove partite senza vittorie. Tra l’altro non era una partita semplicissima, in casa contro la Real Sociedad. Il Siviglia ha vinto 1-0 grazie a un gol di Ever Banega su calcio di rigore al primo minuto del secondo tempo. Si trova ora in ottava posizione con un punto in meno del Getafe ma con una partita ancora da giocare (questa contro il Real Madrid).
Contro la Real Sociedad Caparrós ha lasciato in panchina per tutta la partita sia Muriel che Ben Yedder, e ha invece schierato Sandro Ramirez supportato da Nolito e Sarabia. Il Siviglia ha giocato bene, senza nemmeno correre troppi rischi in difesa. Contro il Real Madrid è probabile il rientro di Joaquin Correa nella formazione titolare, dal momento che mancherà di sicuro Sarabia, squalificato. Il Siviglia deve a tutti i costi cercare di fare almeno un punto anche in questa partita per niente facile. Con un pareggio si porterebbe infatti al settimo posto a pari punti con il Getafe, rispetto al quale è però in vantaggio negli scontri diretti.
Nonostante la stagione deludente, non sono mancate alcune buone prestazioni contro qualche grande squadra anche quest’anno (2-1 e 3-1 contro l’Atletico Madrid, in Coppa del Re). Superata questa partita, il Siviglia potrà poi rivolgere le sue attenzioni al derby di sabato prossimo al Benito Villamarin. Il Betis, quinto in classifica e ormai certo della qualificazione alla prossima Europa League, ha otto punti di vantaggio sul Siviglia, e nel girone di andata ha vinto il derby al Ramón Sánchez-Pizjuán con un umiliante 5-3 (Montella era arrivato da pochi giorni). Tra i diffidati ci sono Vazquez, Muriel, Corchia, Nolito e Banega: di questo gruppo solo questi ultimi due giocatori, ora come ora, sono quelli che il Siviglia proprio non può permettersi di non avere a disposizione sabato prossimo.
SIVIGLIA (4-2-3-1): Sergio Rico; Corchia, Lenglet, Pareja, Mercado; N’Zonzi, Johannes Geis; Vazquez (o Banega), Correa, Muriel (o Layún); Ben Yedder.
REAL MADRID (4-4-2): Casilla; Achraf Hakimi, Ramos (o Vallejo), Nacho Fernandez, Theo Hernandez; Casemiro, Kovacic, Asensio (o Ceballos), Lucas Vazquez; Mayoral (o Isco), Benzema.
Questo contenuto è stato modificato 10 Maggio 2018 00:48
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