Crotone-Cagliari, Torino-Benevento e Genoa-Udinese sono le altre tre partite della terza giornata del girone di ritorno che si giocheranno domenica pomeriggio alle 15: le ultime notizie, le analisi, le probabili formazioni e i pronostici.
Crotone-Cagliari, Torino-Benevento e Genoa-Udinese sono le altre tre partite della terza giornata del girone di ritorno che si giocheranno domenica pomeriggio alle 15: le ultime notizie, le analisi, le probabili formazioni e i pronostici.
Grazie alla fondamentale vittoria sul campo del Verona il Crotone in un colpo solo ha affossato una diretta avversaria nella lotta per non retrocedere, superato in classifica la Spal e avvicinato altre squadre che sembravano ormai essersi allontanate dalla zona pericolo.
Tra queste squadre c’è il Cagliari, che ora ha appena due punti in più del Crotone e rischia di essere superato in classifica alla fine di questa giornata.
L’allenatore Zenga ha subito inserito in formazione i nuovi arrivati Capuano, Benali e Ricci, protagonisti di una buona partita a Verona e molto probabilmente confermati per questo altro importante scontro diretto.
Se il Crotone non ha particolari problemi di formazione, ben diverso è il discorso del Cagliari che dovrà fare a meno dei suoi tre titolari probabilmente più forti. Joao Pedro, Barella e Pavoletti sono tutti e tre squalificati, assenze che rendono il Cagliari molto meno competitivo in attacco e che finiscono inevitabilmente con il favorire il Crotone.
CROTONE (4-3-3): Cordaz; Sampirisi, Ceccherini, Capuano, Martella; Barberis, Mandragora, Benali; Ricci, Trotta, Stoian.
CAGLIARI (3-4-3): Cragno; Pisacane, Ceppitelli (Castan), Romagna; Faragó, Padoin, Cigarini, Ionita, Lykogiannis; Farias, Giannetti.
Le due vittorie consecutive ottenute in casa dal Benevento ottenute non hanno trovato seguito in trasferta dove è arrivata a Bologna l’ennesima sconfitta. Pur facendo un possesso palla maggiore rispetto agli avversari (52%) il Benevento ha fatto appena quattro tiri in porta. Molto meno della media che ha fatto registrare finora in campionato la squadra allenata da De Zerbi, che nonostante tutti i cambi fatti in sede di calciomercato appare indebolita e non rinforzata.
Soprattutto la cessione di Ciciretti, il calciatore di maggiore talento, impoverisce l’attacco. L’adattamento al campionato italiano del brasiliano Guilherme è tutto da verificare, così come è difficile pensare che Billong o Sandro possano migliorare decisamente la situazione.
Il Benevento è l’unica squadra dei cinque maggiori campionati europei a non avere ancora ottenuto punti in trasferta in questa stagione e sarà complicato sbloccarsi proprio contro il Torino in netta ripresa da quando è arrivato Mazzarri al posto di Mihajlovic.
I quattro punti conquistati nonostante l’assenza in attacco di Belotti (recuperato, partirà dalla panchina) fanno ben sperare per quando tornerà titolare il nazionale italiano, nel frattempo il 4-3-3 con Niang schierato da punta centrale sta funzionando. Anche Berenguer si sta facendo valere, nelle ultime due partite ha completato ben tredici dribbling, saltando l’uomo con regolarità.
TORINO (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro; Obi, Baselli, Rincon; Falque, Niang, Berenguer.
BENEVENTO (3-4-3): Belec; Billong, Djimsiti, Costa; D’Alessandro, Memushaj, Viola, Letizia; Guilherme, Coda, Lombardi.
Il Genoa da quando Ballardini ha sostituito Juric in panchina ha decisamente migliorato la fase difensiva. Prima del gol di Douglas Costa, il Genoa non subiva gol da 414 minuti in campionato. E anche il fatto di avere subito un solo gol dalla Juventus allo Stadium ha confermato l’attuale solidità della retroguardia.
Il problema è che il 3-5-2 nell’interpretazione di Ballardini diventa modulo troppo difensivo. I due esterni attaccano con poca costanza e stanno mancando gli inserimenti dei centrocampisti, in grado di dialogare con le due punte. Spesso inoltre i titolari sono stati Taarabt e Pandev, nessuno dei due un vero e proprio attaccante centrale.
Stavolta ci sarà Lapadula che avrà il compito di dare il via il pressing in fase di non possesso palla e provare a suggerire il passaggio in profondità quando la sua squadra riconquisterà palla. Nelle ultime undici giornate di campionato il Genoa ha segnato appena sei gol, e mai più di uno a partita.
Contro il Benevento ultimo in classifica, per dire, c’è voluto un calcio di rigore nei minuti di recupero per vincere la partita.
L’Udinese dopo una lunga serie di vittorie che ha riportato la squadra in zone di classifica più consone alla sua tradizione, ha pareggiato soffrendo in casa contro la Spal e ha perso nettamente all’Olimpico contro la Lazio. Un calo dopo quella lunga serie positiva era più che fisiologico, anche per via degli infortuni di Adnan e Widmer. Inoltre è difficile per i tanti giovani come Barak decisivi nel cambio di passo dell’Udinese avere una continuità di rendimento su livelli altissimi.
Oddo dovrebbe concedere un turno di riposo proprio a Barak e optare per una squadra un po’ più guardinga e di sostanza a centrocampo inserendo sulla mediana Fofana e Hallfredsson insieme a Jankto. Viste le caratteristiche del Genoa e il calo dell’Udinese, potrebbe uscirne una partita da “under 2.5”.
GENOA (3-5-2): Perin; Izzo, Spolli, Zukanovic; Rosi, Bertolacci, Miguel Veloso, Rigoni, Laxalt; Taarabt, Lapadula.
UDINESE (3-5-2): Bizzarri; Nuytinck, Danilo, Samir; Larsen, Fofana, Hallfredsson, Jankto, Pezzella; Lasagna, de Paul.
Questo contenuto è stato modificato 28 Gennaio 2018 08:31
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