Sabato il Real Madrid gioca in casa contro il Villarreal, con l'obiettivo di ridurre prima di tutto il divario con l'Atletico Madrid e il Valencia, più che la speranza di riprendere l'imprendibile Barcellona. Sia il Valencia che l'Atletico, d'altronde, hanno trasferte tutt'altro che semplici: al Riazor e all'Ipurúa.
Sabato il Real Madrid gioca in casa contro il Villarreal, con l’obiettivo di ridurre prima di tutto il divario con l’Atletico Madrid e il Valencia, più che la speranza di riprendere l’imprendibile Barcellona. Sia il Valencia che l’Atletico, d’altronde, hanno trasferte tutt’altro che semplici: al Riazor e all’Ipurúa.
Per la prima volta da quando allena il Real Madrid, Zinedine Zidane non sembra più destinato a rimanere a lungo. La serie di recenti risultati negativi accumulati sembra esser stata determinata più da un apparente appagamento della squadra per i numerosissimi trofei vinti nelle ultime due stagioni, che non per un’ipotetica incompletezza della rosa. Come scenario risulta ancora più sorprendente e imprevisto, se solo si pensa alla doppia schiacciante vittoria in Supercoppa di Spagna contro il Barcellona, ad agosto scorso.
Il Real ha giocato mercoledì scorso nel ritorno degli ottavi di Coppa del Re, pareggiando in casa 2-2 contro il Numancia, battuto 3-0 in trasferta all’andata. Al Municipal de Butarque giocherà contro il Leganes la partita di andata dei quarti, mercoledì prossimo. Si tratta di un avversario ben organizzato e da non sottovalutare, ma tutto sommato abbordabile (e con due giorni di riposo in meno: il Leganes giocherà lunedì sera). Queste circostanze favorevoli permettono quindi al Real Madrid di affrontare con meno possibili distrazioni il turno di campionato, contro il Villarreal, peraltro appena eliminato proprio dal Leganes in Coppa del Re.
Sia la partita di Coppa del Re, vinta 2-1 in casa (ma costata l’eliminazione per via dell’1-0 del Leganes all’andata), che quella di campionato pareggiata 1-1 contro il Deportivo La Coruna hanno dimostrato quanto sia consigliabile per il Villarreal provare a prendere una prima punta di ruolo dopo la cessione di Bakambu in Cina. È certamente una mossa apprezzabile e lungimirante la fiducia riposta dalla società sul ventenne turno Enes Ünal, promosso a titolare e già autore di tre gol. È però molto rischioso pensare di riuscire a concludere la stagione soltanto con lui, Sansone e Bacca, tre giocatori dalle caratteristiche fisiche e tecniche forse non abbastanza dissimili.
Il Villarreal si trova al momento in sesta posizione, a un solo punto dal Siviglia, quinto, e a quattro punti dal Real Madrid, quarto. Sta cercando di far fronte a un periodo di infortuni capitati a diverse prime riserve, tra cui gli italiani Sansone e Roberto Soriano. L’unico titolare assente contro il Real Madrid sarà il centrale Victor Ruiz, squalificato. E non si tratta di un’assenza da poco, considerando che la prima riserva per quel ruolo è Daniele Bonera, giocatore di lunga esperienza ma non affidabilissimo contro avversari molto agili e veloci (Bale, Isco, Ronaldo).
Al Real Madrid mancheranno ancora i due titolari infortunati, Sergio Ramos in difesa e Karim Benzema in attacco.
REAL MADRID (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Varane, Nacho Fernandez, Marcelo; Casemiro, Modric, Kroos; Isco; Ronaldo, Benzema.
VILLARREAL (4-4-2): Asenjo; Jaume Costa, Alvaro Gonzalez, Bonera, Mario Gaspar; Rodri Hernandez, Trigueros, Castillejo, Fornals; Bacca, Enes Ünal.
Non è entrato ufficialmente in squadra da nemmeno due settimane, e già Diego Costa ha dimostrato quanto utile potrà essere all’Atletico Madrid in questa seconda parte della stagione 2017-2018. L’attaccante spagnolo tornato all’Atletico dopo l’esperienza con il Chelsea ha già segnato due gol, peraltro molto simili, approfittando di un granitico sistema di gioco che in fondo, da quando lui è andato via, ha subìto ben poche variazioni tattiche.
Diego Costa sembra un giocatore fisicamente e tecnicamente più preparato di Griezmann – e certamente più dei tanti, deludenti partner d’attacco di Griezmann – a ricevere i numerosissimi e prevedibili cross dal fondo compiuti dalla squadra di Simeone. In attacco c’è molto da fare a sportellate, in sostanza, perché la manovra è generalmente piuttosto lenta e la difesa avversaria è quasi sempre schierata. Diego Costa in questo è probabilmente ancora uno dei migliori al mondo. Queste sue caratteristiche permetteranno inoltre allo stesso Griezmann di tornare a occupare gli spazi che preferisce occupare, beneficiando dei probabili raddoppi di marcatura avversaria su Diego Costa.
Allo stesso tempo Diego Costa ha già avuto modo di mostrare anche uno dei suoi principali limiti: il comportamento e la disciplina. Stavolta non per un fallo ma per un’esultanza eccessiva dopo un suo gol, ritenuta meritevole della seconda ammonizione (altrettanto eccessiva), è stato espulso nel turno di campionato scorso, la vittoria per 2-0 contro il Getafe. Il prevedibile ricorso presentato dalla società è stato respinto, e perciò Diego Costa sarà ora assente in una trasferta molto complicata, per l’Atletico, nei Paesi Baschi. E sarà ulteriormente complicata dal fatto che oltre a Diego Costa mancheranno per squalifica anche due titolari molto influenti a centrocampo e in difesa: Gabi e Savic. E Filipe Luis è ancora fermo per infortunio.
L’Eibar, settimo in classifica, è insieme al Barcellona la più in forma squadra del campionato spagnolo. È riuscito a sfangarla la settimana scorsa anche in casa del Las Palmas, battuto 2-1, nonostante il primo tempo si fosse chiuso con gli avversari in vantaggio. È stata la sesta vittoria nelle ultime sette giornate di campionato. La società ha inoltre da poco preso in prestito dal Valencia il cileno Fabián Orellana, esterno d’attacco bizzoso e discontinuo, e non più giovanissimo, ma che può ancora dare molto. Potrebbe tra l’altro tornare tanto più utile – anche come prima riserva, a partite in corso – considerando proprio il tipo di gioco che la squadra di Mendilibar tende a sviluppare. Per esempio può funzionare molto come vice di Pedro Leon (gravemente infortunato e assente dall’inizio della stagione).
Anche all’Eibar mancherà un centrale titolare: Anaitz Arbilla, squalificato.
EIBAR (4-4-2): Dmitrovic; Ander Capa, Paulo Oliveira, Lombán, José Angel; Dani Garcia, Joan Jordan, Takashi Inui, Alejo; Charles, Enrich.
ATLETICO MADRID (4-4-2): Oblak; Vrsaljko, Gimenez, Godin, Lucas Hernandez; Thomas Partey, Saul Niguez, Koke, Correa; Gameiro, Griezmann.
Questo contenuto è stato modificato 13 Gennaio 2018 19:37
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