Milan e Napoli partono nettamente favorite nei pronostici secondo le quote dei bookmaker contro Crotone e Verona, in due delle cinque partite di Serie A che si giocheranno sabato pomeriggio alle 15: approfondimenti e probabili formazioni.
Milan e Napoli partono nettamente favorite nei pronostici secondo le quote dei bookmaker contro Crotone e Verona, in due delle cinque partite di Serie A che si giocheranno sabato pomeriggio alle 15: approfondimenti e probabili formazioni.
Il Milan dopo la campagna acquisti faraonica della scorsa estate aveva iniziato il campionato alla grande con una netta vittoria all’esordio in casa del Crotone, col risultato di tre a zero, sfruttando la superiorità numerica avuta fin dal quinto minuto per l’espulsione di Ceccherini. Si pensava potesse essere il preludio a un campionato di vertice, e invece ha concluso il girone di andata solo all’undicesimo posto, lontano non solo dalla zona Champions League ma attardato anche dalla sesta posizione che vale l’Europa League.
La squadra rossonera non vale l’attuale posizione e sembra essere destinata a migliorare l’attuale classifica, fermo restando che a questo punto il campionato diventa un obiettivo secondario. L’obiettivo per Gattuso sarà quello di provare a fare il massimo in Coppa Italia ed Europa League, due competizioni che se vinte darebbe tra l’altro l’accesso alla prossima stagione europea.
Nel frattempo però c’è da risollevarsi in campionato anche per ritrovare fiducia, e in partite come questa in casa contro il Crotone non sono più ammessi altri passi falsi. Da quando è arrivato Gattuso al posto di Montella i risultati non sono migliorati più di tanto, ma qualche motivo per essere più ottimisti c’è.
Nelle cinque partite di campionato con Gattuso in panchina il Milan ha subito 63 tiri, cioè 12.6 di media a partita. Nelle prime 14 con Montella in panchina ne aveva concessi 137, cioè 9.8 di media a gara. Col passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 il Milan concede più tiri in porta, è vero, ma è quanto meno migliorato in fase di attacco e pur non avendo grandi schemi offensivi ha le idee chiare su cosa fare quando in possesso del pallone.
Grazie al cambio di modulo sono tornati a essere maggiormente incisivi i due calciatori che l’anno scorso hanno fatto meglio, e cioè Bonaventura e Suso. L’allenatore sta inoltre recuperando anche Calhanoglu, calciatore dotato di un gran tiro. Con il 4-3-3 grazie alle sovrapposizioni di Calabria e Rodriguez, Suso da una parte e Calhanoglu dall’altra potranno essere in grado di tirare in porta o fare cross a rientrare in area di rigore, sfruttando la loro potenza e precisione nel calciare. Gli inserimenti di Bonaventura e Kessie potrebbero diventare molto importanti in tal senso.
Sfruttando questi concetti di gioco abbastanza semplici e la maggiore qualità tecnica dei suoi calciatori, il Milan quanto meno nelle partite contro le squadre di bassa classifica come il Crotone dovrebbe riuscire a vincere con una certa facilità.
Zenga ha lasciato quasi del tutto inalterata la formazione tipo che aveva scelto il predecessore Nicola, ma ha fatto qualche variazione per rendere la squadra più offensiva. Il nuovo allenatore non rinuncia mai ai due attaccanti Trotta e Budimir, e a loro ha aggiunto un calciatore dalle caratteristiche offensive come Stoian. A centrocampo poi sta trovando maggiore spazio un calciatore abbastanza abile tecnicamente, il nazionale svedese Rohden.
Nonostante tutto i dati offensivi, e non solo quelli, del Crotone restano negativi. Ha perso sei delle ultime sette partite di Serie A (una vittoria) e in cinque di queste non ha trovato il gol, è la formazione che ha mandato in rete meno calciatori nel girone d’andata (appena sette) e in trasferta ha perso sette volte su nove partite. Il Crotone è inoltre la squadra che ha subito più gol su palla inattiva in questa Serie A (13), non una buona notizia in una partita in cui dovrà affrontare due calciatori bravissimi sulle palle inattive come Suso e Calhanoglu.
L’unico calciatore potenzialmente titolare fermo per infortunio è Conti, che sarà sostituito da Calabria visto che anche Abate non è disponibile. Kalinic ha recuperato, ma resta favorito Cutrone per un posto da titolare. Per il resto Gattuso proseguirà con il 4-3-3 scelto nelle ultime settimane, con la coppia di centrali formata da Bonucci e Romagnoli e con il ballottaggio al centro del campo tra Montolivo e Biglia.
Sarà 4-3-3 anche per il Crotone di Zenga, che dovrà fare a meno di Tumminello, Nalini, Simic e Pavlovic. Pochi i dubbi per l’allenatore, che dopo la sconfitta di misura contro il Napoli proverà a centrare il suo secondo risultato positivo sulla panchina del Crotone, per ritrovare un po’ di fiducia in vista della sosta.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Montolivo, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu.
CROTONE (4-3-3): Cordaz; Sampirisi, Ceccherini, Ajeti, Martella; Rohden, Barberis, Mandragora; Trotta, Budimir, Stoian.
Nel corso di questa settimana il Napoli è stato eliminato dalla Coppa Italia, perdendo in casa due a uno contro l’Atalanta. La partita di martedì sera ha confermato come il Napoli non sia in grado di fare a meno di alcuni suoi titolari e il principale limite nella lotta Scudetto nei confronti della Juventus è proprio la mancanza di alternative di qualità, prima di tutto in attacco e poi in difesa, in particolare sulle fasce dopo l’infortunio di Ghoulam.
L’unico reparto in cui il turn over funziona bene è il centrocampo, dove Zielinski, Jorginho e in parte Rog quando chiamati in causa hanno fatto bene. Senza Milik, le alternative in attacco si riducono a Ounas, finora deludente, e Giaccherini, mai preso in considerazione da Sarri. Mario Rui e Maggio non sono all’altezza di Ghoulam e servirebbe un nuovo terzino di maggiore talento. In difesa i tanti soldi spesi per Maksimovic sono serviti a ben poco, visto lo scarso utilizzo.
Resta però il fatto che il Napoli con la formazione titolare gioca un gran calcio, e quando i calciatori hanno una forma fisica accettabile sono in grado di vincere teoricamente senza problemi partite contro squadre alla portata come il Verona in questo caso. Quando riprenderà l’Europa League Sarri però dovrà fare delle scelte ben precise, e la sensazione, indipendentemente da quelli che saranno gli eventuali rinforzi di calciomercato, che servirebbero eccome, è che la priorità sarà esclusivamente il campionato.
Pur migliorando nel gioco e nel rendimento, il Verona ha ancora parecchi problemi e dovrà necessariamente ricorrere al calciomercato per provare a salvarsi. La squadra di Pecchia è la peggiore dopo il Benevento per rendimento in trasferta, è quella che ha subito più gol nell’ultima mezzora di gioco delle partite, ben sedici, ed è quella che ha concesso finora più tiri in porta agli avversari, 353.
Sarà un tiro al bersaglio visto che dall’altra parte ci sarà la squadra che invece ha concluso più volta verso le porte avversarie. La fase di non possesso palla continua a essere approssimativa, qualche miglioramento c’è stato in attacco nel passaggio al 4-4-1-1 con Bessa più a suo agio nel ruolo di centrocampista offensivo al servizio di Kean e Verde. L’assenza di Cerci per infortunio finisce però col penalizzare troppo il Verona in una trasferta così complicata.
Rispetto alla partita contro l’Atalanta torneranno titolari Reina, Albiol, Jorginho, Allan, Insigne e Mertens, e si noterà la differenza. Il modulo sarà il solito 4-3-3, l’unico dubbio riguarda l’impiego dell’acciaccato Hysaj che dovrebbe comunque stringere i denti.
Dall’altra parte sempre fuori per infortunio Cerci, Pecchia – che ha giocato nel Napoli ed è stato assistente di Benitez – dovrebbe confermare come modulo di gioco il 4-4-1-1, con Kean ancora una volta preferito a Pazzini che pare abbia chiesto di essere ceduto proprio per via del suo scarso impiego.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Insigne, Mertens, Callejon.
VERONA (4-4-1-1): Nicolas; Caceres, Caracciolo, Heurtaux, Ferrari; Romulo, Buchel, B. Zuculini, Verde; Bessa; Kean.
Questo contenuto è stato modificato 6 Gennaio 2018 20:37
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