Roma-Sassuolo, Sampdoria-Spal e Torino-Genoa sono le altre tre partite dell'ultima giornata del girone di andata di Serie A che si giocheranno sabato pomeriggio alle 15: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.
Roma-Sassuolo, Sampdoria-Spal e Torino-Genoa sono le altre tre partite dell’ultima giornata del girone di andata di Serie A che si giocheranno sabato pomeriggio alle 15: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.
La Roma ha perso nell’ultimo turno di campionato lo scontro diretto contro la Juventus, confermandosi incapace di fare risultato contro le prime in classifica, visto che in precedenza erano passate all’Olimpico Inter e Napoli. L’unico scontro diretto vinto finora dalla Roma è stato il derby contro la Lazio. Ci sarà da migliorare sotto questo aspetto, anche in Champions League pur superando il girone, delle quattro partite giocate contro Chelsea e Atletico Madrid la Roma ne ha vinta una sola.
Se però i giallorossi, con una partita da recuperare contro la Sampdoria, si trovano tutto sommato ancora in corsa per lo Scudetto, lo devono alle tante vittorie ottenute contro le squadre di media e bassa classifica, come il Sassuolo. Di Francesco conosce benissimo gli avversari avendoli allenati negli ultimi anni e probabilmente saprà suggerire ai suoi quali punti deboli andare a colpire. Chiudere il 2017 con una vittoria sarebbe fondamentale per dimenticare subito la sconfitta contro la Juventus e per ritrovare fiducia in vista delle prossime due partite per nulla facili contro Atalanta e Inter. Né vanno dimenticati i numeri tutto sommato positivi dell’ultimo periodo. La squadra di Di Francesco infatti ha perso dopo una serie di nove partite in cui aveva ottenuto sette vittorie e due pareggi, e nel parziale solo una volta ha subito più di un gol.
Non sarà però semplice avere ragione del Sassuolo, che da quando ha cambiato allenatore prendendo Iachini al posto di Bucchi, ha svoltato centrando tre vittorie consecutive in campionato, l’ultima ai danni dell’Inter. Statistiche alla mano, sarà molto importante passare in vantaggio in questa partita, visto che Sassuolo e Roma sono due delle tre squadre, insieme al Milan, che non hanno ancora guadagnato alcun punto da situazione di svantaggio in questo campionato.
L’allenatore della Roma Di Francesco sembra orientato a fare giocare insieme dal primo minuto Schick e Dzeko, una coppia che finora non ha funzionato bene, anzi. I due spesso si sono pestati i piedi, e Schick pur partendo da destra è finito spesso a occupare la posizione di Dzeko al centro dell’area di rigore. Sul piano tattico c’è da migliorare parecchio, e questo potrebbe essere l’ennesima svolta di Di Francesco che fin qui ha azzeccato parecchie mosse. Vedremo se avrà ragione anche stavolta. Di sicuro tenere in panchina per tutta la partita Schick, l’acquisto più costoso nella storia del club, dopo il grave errore contro la Juventus – che sarebbe valso l’uno a uno -, sarebbe controproducente per il calciatore e di conseguenza per la società.
Per il resto la formazione sarà quella tipo, con Florenzi e Kolarov sulle fasce, Manolas e Fazio al centro della difesa e De Rossi e Nainggolan a centrocampo. L’unica novità potrebbe essere rappresentata da Pellegrini al posto di Strootman, tra i peggiori contro la Juventus.
Il Sassuolo dovrebbe giocare con lo stesso modulo della Roma, il 4-3-3, ma con una interpretazione molto più difensiva rispetto a quella di Di Francesco. Le scelte sono quasi obbligate per Iachini viste le assenze di Biondini, Adjapong, Dell’Orco, Sensi e Letschert, inoltre Duncan andrà al massimo in panchina. Falcinelli, a segno contro l’Inter, dovrebbe essere preferito a Matri. Occhio a Politano, in gran forma.
Nelle ultime partite il Sassuolo ha trovato una buona solidità difensiva e questo potrebbe fare emergere nuovamente i problemi in attacco della Roma, alle prese anche con l’esperimento Dzeko-Schick insieme. Alla lunga però almeno un gol la Roma dovrebbe segnarlo, e potrebbe bastare.
ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Pellegrini; Schick, Dzeko, Perotti.
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Goldaniga, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Mazzitelli; Berardi, Falcinelli, Politano.
La Sampdoria ha perso quattro delle ultime cinque partite di campionato ottenendo un solo punto nel parziale, e rischia di rovinare proprio nel finale un girone di andata che era stato a dir poco straordinario. Basterebbe comunque una vittoria in questa ultima partita contro la Spal per chiudere a trenta punti, un bottino comunque considerevole, e con la partita in casa contro la Roma ancora da recuperare.
La sconfitta di Napoli inoltre è arrivata solo con un gol di scarto e giocando un’ottima partita, cosa che era capitata raramente in trasferta. Il calo fisico e il senso di appagamento che aveva caratterizzato le precedenti partite è scomparso e giocando come fatto al San Paolo la Sampdoria non dovrebbe avere problemi a battere la pur volenterosa Spal di Semplici. Prima della vittoria a Benevento, la Spal in trasferta aveva ottenuto appena due punti, e continua a subire troppi gol: quattordici nelle ultime otto partite ufficiali. Mantenere la porta inviolata concedendo troppi tiri alla Sampdoria sarà molto complicato, visto che la squadra di Giampaolo ha la terza migliore percentuale realizzativa del campionato (19.3%).
Zapata sarà l’unico assente nella Sampdoria, che per il resto potrà giocare con la formazione migliore. A centrocampo Praet verrà preferito a Linetty, non ancora al top della forma fisica. Sulla trequarti conferme per Ramirez, che sta giocando molto bene e ha partecipato attivamente a tre gol nelle ultime tre presenze in campionato (un gol e due assist).
Nella Spal è pronto al rientro in difesa Felipe, mentre in attacco Borriello e Paloschi potrebbero finire tutti e due in panchina per fare spazio ad Antenucci e Floccari.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Bereszyński, Silvestre, Ferrari, Strinic; Torreira, Barreto, Praet; Ramirez; Quagliarella, Caprari.
SPAL (3-5-2): Gomis; Salamon, Vicari, Felipe; Lazzari, Schiattarella, Viviani, Grassi, Mattiello; Antenucci, Floccari.
Il Genoa da quando ha cambiato allenatore ha migliorato il suo rendimento, facendo undici punti nelle ultime sei partite. Una svolta fondamentale perché in zona retrocessione anche le altre squadre, Benevento a parte, hanno iniziato a fare punti, tant’è che il margine sulla terzultima resta al momento di soli due punti. Ballardini ha ancora parecchio lavoro da fare, è riuscito a migliorare parecchio la fase di non possesso palla, ma in attacco la squadra con questo 3-5-1-1 appare troppo leggera.
La partita contro il Benevento ha confermato questa sensazione, è servito un calcio di rigore nei minuti di recupero per fare gol in casa alla peggiore difesa del campionato.
Il Torino non ha il problema del gol, ma ha vinto solo una delle ultime sette partite di campionato, ben cinque i pareggi nel parziale. Per avvicinare il sesto posto e la zona Europa League è indispensabile una vittoria, in una settimana importante che porta anche al derby di Coppa Italia contro la Juventus. Non ci sarà Belotti per infortunio, ma le alternative in attacco non mancano a Mihajlovic, che ha anche in Boyé una valida opzione da utilizzare a partita in corso.
Oltre a Belotti nella lista degli indisponibili del Torino ci sono anche Ljajic, Lyanco, Sadiq, Bonifazi, Edera e Ansaldi, mentre Baselli è squalificato. Sono assenze che potrebbero pesare, e il pensiero del prossimo derby contro la Juventus potrebbe essere una distrazione fatale.
Il Genoa ha raccolto sette punti nelle ultime tre trasferte di campionato – uno in meno di quanti ne aveva totalizzati nelle precedenti 14 gare esterne – e proverà a fare una partita accorta in fase difensiva, sfruttando gli spazi che solitamente il Torino concede quando gioca in casa. Ballardini confermerà l’ormai consueto 3-5-1-1 con la conferma di Brlek a centrocampo e la coppia d’attacco formata da Taarabt e Pandev. Lapadula potrebbe partire dalla panchina, pronto a essere decisivo a partita in corso come contro il Benevento.
TORINO (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro; Rincon, Valdifiori, Obi; Iago Falque, Niang, Berenguer.
GENOA (3-5-2): Perin; Izzo, Spolli, Zukanovic; Rosi, Brlek, Veloso, Rigoni, Laxalt; Taarabt, Pandev.
Questo contenuto è stato modificato 29 Dicembre 2017 17:18
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