Genoa-Benevento, Napoli-Sampdoria, Sassuolo-Inter, Spal-Torino e Udinese-Verona sono le cinque partite che si giocheranno domenica pomeriggio alle 15: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.
Genoa-Benevento, Napoli-Sampdoria, Sassuolo-Inter, Spal-Torino e Udinese-Verona sono le cinque partite che si giocheranno domenica pomeriggio alle 15: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.
Il cambio di allenatore ha fatto bene al Genoa, mentre non è servito al Benevento per migliorare una situazione di classifica che era già disperata. Il Genoa ha fatto otto punti nelle cinque partite di campionato con Davide Ballardini in panchina, due in più che nelle prime dodici di Serie A sotto la guida di Ivan Juric. A migliorare è stata soprattutto la fase difensiva, visto che il Genoa ha subito solo tre gol in queste ultime cinque partite (0.6 di media ogni novanta minuti), mentre nelle prime dodici ne aveva concessi ben diciannove (media di 1.6).
Per migliorare definitivamente la classifica e allontanarsi dalla zona retrocessione, il Genoa deve battere il Benevento e centrare così la prima vittoria interna stagionale. Se sono appena due i punti ottenuti dal Genoa in casa nel campionato in corso, il Benevento ha però perso tutte le otto trasferte di questo campionato e non ci sono particolari ragioni per credere che possa interrompere questa serie.
La squadra allenata da De Zerbi sta continuando suo malgrado a battere tutti i record negativi nella storia della Serie A. La squadra che aveva conquistato meno punti dopo 17 giornate di Serie A prima del Benevento era stata l’Ancona 2003/04 (cinque punti). Oltre a segnare poco, il guaio principale del Benevento è quello che continua a subire gol con preoccupante regolarità, ne ha presi almeno due in otto delle ultime nove giornate di campionato.
Per quanto riguarda le probabili formazioni, rispetto alle ultime partite l’unico assente nel Genoa sarà Spolli in difesa, sostituito da Rossettini. A centrocampo Rigoni e Laxalt sono favoriti su Brlek e Migliore, in attacco Lapadulo spinge per un posto da titolare e potrebbe prendere il posto di Pandev al fianco di Taarabt.
Dall’altra parte De Zerbi deve sempre fare a meno di Iemmello, Lazaar e Antei, ma ritrova il capitano Lucioni in difesa. Il modulo dovrebbe essere ancora il 4-3-3: il Benevento ha poco da difendere, deve cercare una vittoria ma in questo momento il morale della squadra è bassissimo dopo la rimonta subita dalla Spal e fare risultato a Marassi sarà molto complicato.
GENOA (3-5-2): Perin; Izzo, Rossettini, Zukanovic; Rosi, L. Rigoni, Veloso, Bertolacci, Laxalt; Pandev, Taarabt.
BENEVENTO (4-3-3): Belec; Letizia, Djimsiti, Costa, Di Chiara; Memushaj, Cataldi, Chibsah; Ciciretti, Armenteros, D’Alessandro.
La partita più bella tra quelle in programma sabato pomeriggio alle 15 è probabilmente questa tra Napoli e Sampdoria. La squadra di Sarri prima in classifica è però fortunata nell’affrontare una Sampdoria apparsa in calo fisico nelle ultime giornate dopo gli straordinari risultati ottenuti nelle prime giornate, fino alla netta vittoria in casa contro la Juventus. Ha raccolto un solo punto nelle ultime quattro giornate di campionato, subendo otto gol nel parziale. Inoltre il rendimento in trasferta è stato spesso negativo per tutto l’arco del girone di andata.
Anche i precedenti recenti tra le due squadre favoriscono il Napoli. La Sampdoria non vince uno scontro diretto in Serie A da ben 12 partite (tre pareggi e nove sconfitte), in cui il Napoli hanno segnato mediamente 2.6 gol a partita.
La squadra prima in classifica in Serie A sembra inoltre avere superato il breve periodo di appannamento che è costata la sconfitta nello scontro diretto contro la Juventus. L’altra buona notizia è il rientro a tempo pieno di Insigne, che partirà titolare dopo essere risultato decisivo nella vittoria di Coppa Italia ottenuta in settimana contro l’Udinese, in cui Sarri ha fatto parecchio turn over.
Sarà una partita probabilmente spettacolare, sono due squadre che giocano con il baricentro alto, che usano spesso la tattica del fuorigioco, e che sanno attaccare con grande organizzazione. Per fare questo tipo di gioco serve però sempre una eccellente condizione fisica, e la Sampdoria sembra al momento in debito di ossigeno.
Rispetto alla partita vinta contro l’Udinese in Coppa Italia rientreranno i titolari fissi. I terzini saranno Hysaj a destra e Mario Rui a sinistra, centrocampo con Allan, Jorginho e Hamsik, in attacco Callejon, Mertens e Insigne dopo avere visto all’opera Ounas e Giaccherini in Coppa Italia.
Dall’altra parte l’allenatore Giampaolo dovrà rinunciare a uno degli ex della partita ovvero Zapata, infortunato. Al fianco di Quagliarella giocherà Caprari. Per il resto, solito 4-3-1-2 con gli stessi titolari schierati nella partita persa con il Sassuolo. Ci saranno Barreto, Torreira e Praet a centrocampo vista l’indisponibilità di Linetty, ancora Ramirez preferito a Ricky Alvarez dietro i due attaccanti.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, G. Ferrari, Strinic; Barreto, Torreira, Praet; Ramirez; Quagliarella, Caprari.
Sarà una partita molto importante per l’Inter, che per la prima volta in stagione scenderà in campo dopo una sconfitta, anche piuttosto bruciante perché del tutto inaspettata in casa contro l’Udinese. Ad aumentare la difficoltà ci sarà il fatto di giocare contro una squadra in crescita da quando ha cambiato allenatore e che in settimana ha mandato in campo le riserve nella partita di Coppa Italia proprio per preparare al meglio la sfida con l’Inter.
Il Sassuolo ha centrato due vittorie nelle ultime due partite. Ritrovata fiducia grazie al successo sul Crotone, la squadra ha poi sorpreso la Sampdoria in trasferta. Negli ultimi 180 minuti di gioco il Sassuolo ha concesso soltanto tre tiri nello specchio alle avversarie, dimostrando di avere recepito con una certa velocità i nuovi dettami nell’organizzazione difensiva da parte di Iachini, uno specialista in tal senso.
Il canovaccio tattico della partita sembra facilmente prevedibile, il Sassuolo giocherà col baricentro alto e attenderà l’Inter nella sua metà campo per provare a sorprenderla in contropiede sfruttando la velocità di Politano, l’abilità nei passaggi di Berardi e le sponde di Falcinelli.
Per l’Inter i dubbi sono legati al modo in cui la squadra reagirà alla prima sconfitta. Ultimamente l’attacco è stato un po’ troppo prevedibile e servirà il miglior Perisic e il solito senso del gol di Icardi per avere ragione del Sassuolo.
Iachini ha schierato le riserve in Coppa Italia contro l’Atalanta, per preservare i suoi migliori calciatori in vista di questa sfida. E così i vari Gazzola, Cannavaro, Rogério, Mazzitelli, Cassata, Frattesi, Ragusa e Pierini torneranno ad accomodarsi in panchina. Gli unici ballottaggi sembrano essere Lirola-Gazzola e Falcinelli-Matri, con i primi favoriti.
Spalletti farà qualche cambio. Santon, peggiore in campo con l’Udinese, tornerà in panchina e favorirà il ritorno di Nagatomo in ballottaggio con Dalbert. Squalificato Vecino, è molto probabile l’arretramento di Borja Valero sulla mediana e l’impiego di Brozovic sulla trequarti. Sono valide anche le alternative Cancelo e Joao Mario, Spalletti potrebbe anche decidere di fare qualche cambio per dare una scossa alla squadra e non è detto che sarebbe una buona idea.
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Goldaniga, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Duncan; Berardi, Falcinelli, Politano.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Borja Valero, Gagliardini; Candreva, Brozovic, Perisic; Icardi.
Il Torino ha perso nell’ultima partita di campionato contro il Napoli dopo una serie di sei partite in cui aveva ottenuto due vittorie e quattro pareggi, ma in settimana ha eliminato la Roma dalla Coppa Italia e si è così regalata il derby contro la Juventus ai quarti di finale. Considerato il calendario affrontato nelle ultime giornate con avversarie di alta classifica, il Torino è apparso in crescita e con il cambio di modulo e il passaggio al 4-3-3 ha trovato maggiore solidità.
Anche la Spal è in ripresa. Nell’ultimo turno ha vinto a Benevento centrando tre punti fondamentali per la salvezza, inoltre in casa dopo tre sconfitte nelle prime cinque partite, è rimasta imbattuta nelle ultime tre.
In ottica pronostici c’è anche da considerare che in tutte le ultime sei partite di Serie A della Spal entrambe le squadre in campo sono andate a segno, mentre il Torino ha totalizzato sei segni “gol” nelle ultime sette partite di Serie A.
Semplici non ha motivo di cambiare il 3-5-2 che sta dando risultati tutto sommato sufficienti anche in Serie A. In difesa c’è il dubbio Felipe, che non è al top ma dovrebbe ugualmente scendere in campo. Sulla mediana conferme per Grassi e Viviani, in attacco l’unico sicuro del posto è Antenucci, mentre per il ruolo di punta centrale ci sono ben tre calciatori in ballottaggio: Floccari, Paloschi e Borriello.
Nel Torino rispetto alla Coppa Italia torneranno titolari Sirigu, N’Koulou, Rincon, Baselli e Iago Falque. In difesa Lyanco è favorito su Burdisso, in attacco si candida per un posto da titolare Edera dopo il gol segnato alla Roma in Coppa Italia. Non è da escludere però l’impiego di Niang, che contro la Roma ha messo finalmente in campo l’impegno chiesto da Mihajlovic.
SPAL (4-3-1-2): Gomis; Salamon, Vicari, Felipe; Lazzari, Schiattarella, Viviani, Grassi, Mattiello; Floccari, Paloschi.
TORINO (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro; Rincon, Valdiriori, Baselli; Iago Falque, Belotti, Niang.
Nell’ultimo turno di campionato Udinese e Verona hanno centrato due inaspettate vittorie ai danni di Inter e Milan, con risultati pure netti. La squadra di Oddo ha sbancato San Siro vincendo tre a uno e costringendo così Spalletti alla prima sconfitta stagionale. Il Verona ha preso a pallate in casa il Milan, ma l’impresa in questo caso era forse meno complicata vista l’annata deludente dei rossoneri.
I progressi maggiori nel corso di questo campionato li ha fatti intravedere l’Udinese, che con l’arrivo di Oddo e il passaggio al 3-5-2 ha messo in mostra una grande organizzazione tattica che ha messo in luce la qualità tecnica di alcuni giovani che nelle prime partite non erano riusciti a mettere in mostra il loro valore.
L’Udinese ha vinto le ultime tre partite di campionato, segnando sempre almeno due gol, e non può che partire favorita su un Verona che ha vinto una sola trasferta in questo campionato (tre pareggi e quattro sconfitte nelle restanti sette partite). Anche perché Pecchia dovrà rinunciare a Buchel squalificato e agli infortunati Valoti e Cerci, assenze non di poco conto.
Oddo non ha motivi per stravolgere la squadra che sta facendo così bene in campionato, anche se sta meditando un paio di cambi. Behrami potrebbe prendere il posto di Fofana a centrocampo, mentre Maxi Lopez è in ballottaggio con De Paul come partner di Lasagna, fermo restando i problemi fisici di Perica.
Le assenze di Buchel, Valoti e Cerci invece imporranno qualche cambio a Pecchia, che potrebbe optare anche per una nuova soluzione tattica passando al 4-4-2 con Romulo esterno a centrocampo.
UDINESE (3-5-2): Bizzarri; Larsen, Danilo, Nuytinck; Widmer, Barak, Behrami, Jankto, Adnan; De Paul, Lasagna.
VERONA (4-4-2): Nicolas; Ferrari, Heurtaux, Caracciolo, Caceres; B. Zuculini, Fossati, Bessa, Romulo; Pazzini, Verde.
Questo contenuto è stato modificato 22 Dicembre 2017 10:24
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