Napoli-Fiorentina, Spal-Verona e Udinese-Benevento sono le tre partite che si giocheranno domenica pomeriggio alle 15: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.
Napoli-Fiorentina, Spal-Verona e Udinese-Benevento sono le tre partite che si giocheranno domenica pomeriggio alle 15: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.
Il Napoli mercoledì è stato eliminato dalla Champions League, e le possibilità di qualificazione agli ottavi di finale erano ridotte anche perché dipendenti dal risultato di Shakhtar Donetsk-Manchester City. La squadra di Sarri però non ha fatto il suo dovere e ha perso contro il Feyenoord in rimonta due a uno.
L’allenatore ha detto che i calciatori sono stati influenzati dal risultato dell’altra partita soprattutto nel secondo tempo, fatto sta che il Napoli ha perso la seconda partita consecutiva dopo quella con la Juventus e sta mostrando dei limiti in attacco.
Proprio il reparto che ha fatto le fortune del Napoli al momento sembra in calo, sia nei singoli, in modo particolare Mertens, sia nel gioco complessivo della squadra. Senza Ghoulam gli attacchi che partono dalla sinistra sono meno incisivi che in passato, e anche lo scarso rendimento di Hamsik in zona gol alla lunga sta pesando, così come la mancanza di alternative in avanti per l’infortunio di Milik. Hamsik ha fatto finora un solo gol e non aveva mai fatto peggio nelle prime quindici giornate di Serie A. Il centrocampista slovacco è andato al tiro ben 44 volte (16 nello specchio), ma è stato meno preciso visto che a questo punto della passata stagione era andato al tiro 35 volte (12 nello specchio), segnando però quattro gol.
Il risultato di tutte queste problematiche è che il Napoli non ha trovato il gol in tre delle ultime sette partite di campionato, tante volte quante nelle precedenti quarantanove di Serie A. A questo problema si aggiunge anche il fatto che la difesa sta cominciando a concedere di più, come avveniva negli anni passati.
L’avversaria in questo turno di campionato sarà una squadra in crescita come la Fiorentina, a cui Pioli è riuscito a dare fin dalle prime giornate un modulo di gioco in grado di esaltare le caratteristiche dei tanti nuovi arrivati nel corso del calciomercato estivo. Il fatto di avere una squadra molto giovane è stato però penalizzante finora soprattutto nelle partite contro le squadre di alta classifica, che finora sono andate tutte male considerate le sconfitte contro Inter, Juventus e Roma.
Riavere a disposizione Insigne in questo momento così difficile sarebbe fondamentale per il Napoli, e infatti Sarri farà di tutto per schierarlo nonostante in settimana abbia fatto allenamento differenziato per via di una infiammazione muscolare. Per il resto la formazione sarà quella tipo, col solito ballottaggio tra Maggio e Hisaj e il ritorno a centrocampo di Jorginho.
In caso di assenza di Insigne, il sostituto come a Rotterdam dovrebbe essere Zielinski, che ha pure segnato contro il Feyenoord. Ounas sembra essere un’alternativa da utilizzare invece a partita in corso.
Dall’altra parte Pioli non ha problemi di squalifiche o infortuni e potrà così schierare la stessa formazione che la scorsa settimana ha centrato una bella vittoria contro il Sassuolo, con Chiesa, Simeone e Thereau a comporre l’attacco.
Aggiornamento sabato ore 17:50
Il Napoli non ha convocato Insigne, che non sarà della partita.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Zielinski.
FIORENTINA (4-3-3): Sportiello; Laurini, Astori, Pezzella, Biraghi; Veretout, Badelj, Benassi; Chiesa, Simeone, Thereau.
Sarà una partita di fondamentale importanza in zona retrocessione, tra due squadre neopromosse che hanno risentito finora del salto di categoria. La Spal in estate ha cambiato parecchio, ingaggiando parecchi calciatori con l’obiettivo di inserirli nel gioco di Semplici aumentando la qualità complessiva. Non tutti gli acquisti si sono rivelati azzeccati, e la Spal pur riuscendo spesso ad avviare bene l’azione conclude però poco, visto che ha effettuato 38 conclusioni nello specchio, meno di ogni altra squadra nella Serie A in corso.
Il Verona è stato meno presente sul mercato, e ha risentito in estate dell’addio di Cassano, che era stato insieme a Cerci uno dei principali rinforzi, da cui doveva dipendere molto dell’economia offensiva della squadra. Pecchia ha mantenuto un gioco offensivo, ma il problema è che la squadra segna poco e allo stesso tempo concede troppo in difesa. La sconfitta contro il Genoa nell’ultimo turno è stata esemplare da questo punto di vista. Ed è stata la sesta nelle ultime sette giornate di campionato.
La Spal parte leggermente favorita per via del fattore campo, ha infatti ha raccolto otto dei 10 punti fin qui conquistati in campionato proprio nel suo stadio.
Un recupero molto importante per la Spal è quello di Antenucci, l’attaccante che per caratteristiche sa interpretare meglio il ruolo di seconda punta nel 3-5-2 di Semplici. Floccari, Borriello e Paloschi hanno dimostrato finora di non riuscire a trovare la giusta intesa, del resto sono tutti e tre attaccanti centrali con caratteristiche abbastanza simili.
Gli esterni a tutta fascia saranno Lazzari e Mattiello, a centrocampo Schiattarella dovrebbe avere una maglia da titolare così come Viviani, che sarà il regista. In difesa sarà Vaisanen il sostituto dello squalificato Felipe.
Dall’altra parte Pecchia non dovrebbe cambiare più di tanto la sua squadra, come al solito molto offensiva. Assente Pazzini per infortunio, sarà Kean a guidare l’attacco con Verde e Cerci. Valoti agirà da interno di centrocampo con Bessa e Buchel, Romulo sarà arretrato a terzino destro di spinta.
SPAL (3-5-2): Gomis; Salamon, Vicari, Vaisanen; Lazzari, Viviani, Schiattarella, Grassi, Mattiello; Paloschi, Antenucci.
VERONA (4-3-3): Nicolas; Romulo, Caracciolo, Heurtaux, Fares; Valoti, Bessa, Buchel; Verde, Kean, Cerci.
L’avvento di Oddo sembra avere rigenerato l’Udinese. Dopo la sconfitta di misura contro il Napoli in cui la squadra non aveva demeritato, sono arrivate due belle vittorie. La prima in Coppa Italia segnando addirittura otto gol al Perugia, poi quella fondamentale in ottica salvezza a Crotone col risultato di tre a zero.
La difesa schierata a tre è apparsa più solida, e la manovra è più fluida in ampiezza grazie all’avanzamento sulle fasce di Widmer e Ali Adnan. Il centrocampo con Jankto, Fofana e Barak unisce qualità a quantità, in avanti Lasagna e Perica assicurano fisico e nel primo caso buona qualità tecnica.
La prova del nove sarà però battere anche il Benevento, per allontanare in via definitiva la zona retrocessione e affrontare il resto del campionato con maggiore tranquillità.
Potrebbe essere più complicato del solito, perché il Benevento ha ritrovato finalmente un po’ di entusiasmo per il pareggio ottenuto all’ultimo minuto contro il Milan, grazie al gol del portiere Brignoli. Resta però il fatto che il Benevento è la peggiore squadra nella storia della Serie A, con un solo punto conquistato su quindici giornate. E ha segnato ben cinque dei soli otto gol fatti finora su calcio piazzato, motivo per cui su azione i gol sono appena tre su quindici partite, uno ogni cinque partite in media.
Troppo poco per sperare di fare risultato contro una squadra in ripresa come l’Udinese, a maggior ragione senza un titolare importante come Cataldi, squalificato, e ancora senza il suo calciatore più forte, Ciciretti.
UDINESE (3-5-1-1): Bizzarri; Larsen, Danilo, Samir; Widmer, Jankto, Fofana, Barak, Adnan; Lasagna; Maxi Lopez.
BENEVENTO (4-3-3): Brignoli; Letizia, Djimsiti, Costa, Di Chiara; Chibsah, Viola, Memushaj; Parigini, Puscas, D’Alessandro.
Questo contenuto è stato modificato 9 Dicembre 2017 17:52
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