Manchester United-Brighton, Swansea-Bournemouth, Tottenham-West Bromwich sono tre delle partite in programma alle 16, poi in posticipo c'è la più bella tra Liverpool e Chelsea: analisi, probabili formazioni e pronostici.
Manchester United-Brighton, Swansea-Bournemouth, Tottenham-West Bromwich sono tre delle partite in programma alle 16, poi in posticipo c’è la più bella tra Liverpool e Chelsea: analisi, probabili formazioni e pronostici.
Mercoledì scorso in Champions League per il Manchester United è arrivata un’inattesa sconfitta in Champions League contro il Basilea, che ha rimandato la qualificazione agli ottavi di finale. Mourinho ha forse esagerato con il turn over, ma così facendo avrà una formazione più riposata per battere il Brighton, neopromossa da non sottovalutare.
Il Manchester United è imbattuto a Old Trafford da settembre 2016 e in questa stagione ha subito in Premier League un solo gol in casa, nello scorso turno contro il Newcastle comunque battuto quattro a uno.
Il Brighton sta rendendo più del previsto, nelle ultime cinque giornate di campionato non ha mai perso e ha la formazione al completo, fare risultato in questa trasferta così difficile sarebbe però forse troppo.
Assenti Bailly e Phil Jones in difesa, Mourinho punterà sulla coppia formata da Smalling e Lindelof. Ashley Young, Antonio Valencia, Juan Mata, Marcus Rashford, Nemanja Matic e David de Gea dopo avere riposato in Champions League torneranno tutti titolari, e l’allenatore portoghese ha anche ormai definitivamente recuperato dai rispettivi infortuni Pogba e Ibrahimovic, anche se solo il primo partirà titolare.
Chi cerca una quota alta, può puntare su un gol segnato dal Manchester United nella fase finale, cioè dopo il minuto 75:59. I “red devils” hanno una grande resistenza fisica e spesso sovrastano gli avversari nell’ultimo quarto d’ora di gioco, infatti in questo parziale hanno segnato 12 gol dei 27 totali.
MANCHESTER UNITED: de Gea; Valencia, Smalling, Lindelof, Young; Matic, Pogba; Martial, Mata, Rashford, Lukaku.
BRIGHTON: Ryan; Bruno, Bong, Duffy, Dunk; Stephens, Propper, Knockaert, Izquierdo; Groß, Murray.
Il Bournemouth è tornato a giocare su buoni livelli dopo un avvio di stagione in cui la squadra di Eddie Howe aveva deluso, non riuscendo a ripetere il gioco che lo aveva portato in alto nel corso dello scorso campionato. La conferma è arrivata dalle tre vittorie ottenute nelle ultime quattro partite, e tra l’altro le ultime due sconfitte sono arrivate contro due “big” come Tottenham e Chelsea, entrambe col minimo scarto.
Lo Swansea se la passa decisamente peggio, ha perso le ultime quattro partite ed è piombato in zona retrocessione. I precedenti recenti con il Bournemouth sono negativi e non lasciano presagire a nulla di buono. La cessione di Sigurdsson si sta facendo sentire e l’allenatore Clement, autore dell’insperata salvezza della passata stagione, è in difficoltà.
Per quanto riguarda le formazioni, Clement proverà a recuperare il giovane Abraham in attacco ma è pronto in sua sostituzione l’esperto Bony, nazionale ghanese ancora mai tornato ai livelli della sua prima avventura allo Swansea. Howe deve invece rinunciare allo squalificato Francis, per il resto gli acciaccati Stanislas e Ibe dovrebbero partire dalla panchina così come Defoe in attacco, ma tutti e tre potrebbero tornare utili a partita in corso.
SWANSEA (4-3-3): Fabianski; Olsson, Fernandez, Mawson, Naughton; Fer, Dyer, Sanches; Clucas, Ayew, Bony.
BOURNEMOUTH (4-4-1-1): Begovic; Akè, Smith, Cook, Daniels; Pugh, Arter, Surman, Fraser; King; Wilson.
Il Tottenham ha subito reagito alla sconfitta nel derby contro l’Arsenal centrando una bella vittoria in trasferta in Champions League contro il Borussia Dortmund. Messo ormai al sicuro il primo posto in un girone tostissimo in cui c’era da fare i conti anche con il Real Madrid, ora c’è da risalire la classifica di Premier League.
In partite come questa in casa contro il West Bromwich, il Tottenham non può permettersi più altri passi falsi se vuole avere ancora speranze di titolo. Gli avversari hanno cambiato allenatore in settimana: esonerato Tony Pulis, in attesa di trovare un sostituto in panchina ci sarà momentaneamente Gary Megson. C’è da aspettarsi una reazione da parte dei calciatori, maggiormente responsabilizzati, ma senza guida tecnica contenere una squadra forte come il Tottenham sarà molto complicato.
Gli “Spurs” hanno vinto il precedente dello scorso anno in casa con il risultato di quattro a zero, il West Brom in trasferta ha grosse difficoltà fin dalla passata stagione e più in generale in questa hanno vinto solo le prime due giornate. Nelle restanti dieci giornate il West Brom ha fatto appena quattro punti, e fuori casa ha perso quattro delle ultime cinque partite.
Considerato il gioco difensivo del West Bromwich e i tre “under 2.5” consecutivi del Tottenham, la probabile vittoria degli “Spurs” potrebbe arrivare senza goleada: da valutare il multigol casa 2-4.
TOTTENHAM (3-4-1-2): Lloris; Sanchez, Vertonghen, Dier; Aurier, Davies, Winks, Alli; Eriksen; Son, Kane.
WEST BROMWICH (4-3-3): Foster; Evans, Hegazi, McAuley, Gibss; Livermore, Phillips, Krychowiak; Brunt, Rondon, Rodriguez.
Il pareggio per tre a tre contro il Siviglia ha messo perfettamente in mostra gli attuali pregi e difetti del Liverpool. Quella di Klopp è una squadra in grado di segnare tre gol in pochi minuti ma allo stesso tempo è capace di farsi segnare con troppa facilità.
Manca solidità a livello difensivo, il Liverpool è una squadra facilmente migliorabile in difesa perché centrali e terzini non sono di altissimo livello e sul calciomercato potrebbero trovarsi dei rinforzi adatti senza spendere nemmeno così tanto. Per questo motivo quella di Klopp è un potenziale pericolo per tutte le avversarie in Champions League, perché l’attacco fa paura.
Il ritorno del nazionale senegalese Mané è molto importante perché rende ancora più imprevedibile la manovra offensiva. Quando attacca il Liverpool ha centrocampisti molto bravi a verticalizzare e a sfruttare i movimenti in profondità dei velocissimi Mané e Salah, con Firmino nel ruolo di “falso nueve” che distrae i centrali e mette in condizioni i compagni di reparto di tagliare il campo. Poi c’è Coutinho che è una opzione in più con i suoi tiri dalla distanza.
Conte è un allenatore molto preparato sul piano tattico e proverà a contrastare il Liverpool impossessandosi del centrocampo, schierando contemporaneamente Kanté, Fabregas e Bakayoko e privandosi di un attaccante.
Con gli spazi concessi dagli avversari, l’obiettivo è quello di recuperare palla a centrocampo con un pressing asfissiante sfruttando la superiorità numerica e lanciando poi in velocità Morata e Hazard.
C’è però da considerare anche la lunga trasferta fatta dal Chelsea in Azerbaijan in settimana, lo stesso Conte si è lamentato del fatto che il Liverpool avendo giocato martedì ha avuto un giorno in più di riposo che a questi livelli potrebbe risultare fondamentale.
LIVERPOOL (4-3-3): Mignolet; Alexander-Arnold, Matip, Lovren, Moreno; Henderson, Coutinho, Wijnaldum; Salah, Mané, Firmino.
CHELSEA (3-5-2): Courtois; Cahill, Christensen, Azpilicueta; Alonso, Kanté, Fabregas, Bakayoko, Zappacosta; Hazard, Morata.
Questo contenuto è stato modificato 25 Novembre 2017 18:00
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