Bologna-Lazio, Cagliari-Benevento, Chievo-Milan e Fiorentina-Torino sono quattro delle otto partite di Serie A in programma mercoledì sera: le novità sulle formazioni e i pronostici.
Bologna-Lazio, Cagliari-Benevento, Chievo-Milan e Fiorentina-Torino sono quattro delle otto partite di Serie A in programma mercoledì sera: le novità sulle formazioni e i pronostici.
La Lazio di Simone Inzaghi continua a stupire: oltre ai nove punti fatti nelle prime tre partite di Europa League – contro Vitesse, Zulte-Waregem e Nizza – in cui ha ormai messo al sicuro la qualificazione ai sedicesimi di finale, ha raccolto ben 22 punti finora in campionato e con almeno un pareggio in questa trasferta di Bologna stabilirebbe il suo nuovo primato assoluto nelle prime dieci giornate di Serie A nella storia del club.
Una missione possibile – a meno di repentini cali di concentrazione o di forma fisica per i quali però non c’è al momento nessun indizio – perché il Bologna, pur autore di un buon avvio di campionato, in questa partita è in grave emergenza nel reparto tra l’altro meno competitivo, la difesa, per via delle assenze di Gonzalez, Mbaye e Torosidis, oltre a Maietta che non essendo al meglio verrà risparmiato dall’allenatore Donadoni. Saranno titolari Krafth e De Maio, mentre in attacco dovrebbe ritrovare finalmente posto Destro a causa dell’infortunio muscolare occorso a Palacio – che era in gran forma e poteva rappresentare un pericolo per la difesa della Lazio – contro l’Atalanta.
La Lazio manderà in campo la formazione tipo con i suoi calciatori migliori tutti titolari, ovvero De Vrij in difesa, Parolo e Milinkovic-Savic a centrocampo, Luis Alberto sulla trequarti e Immobile in attacco. Grazie al turn over fatto con ottimi risultati in Europa League questi calciatori non dovrebbero risentire della fatica in questo turno infrasettimanale: Simone Inzaghi è stato finora perfetto nella gestione della squadra, sotto tutti i punti di vista, e dal punto di vista psicologico è difficile trovare in questo momento una squadra con lo stesso entusiasmo della Lazio.
La Lazio in questa stagione ha finora vinto sei partite su sei in trasferta, riuscendo però a mantenere la porta inviolata solo in una occasione, contro il Verona: almeno un gol potrebbe segnarlo anche il Bologna, che ha due calciatori sulla trequarti talentuosi e in forma come Verdi e Di Francesco.
Probabili formazioni
BOLOGNA: Mirante; Krafth, De Maio, Helander, Masina; Pulgar, Donsah, Poli; Verdi, Destro, Di Francesco.
LAZIO: Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto, Immobile.
Cagliari-Benevento sarà la sfida diretta tra le uniche due squadre di Serie A che hanno già cambiato allenatore. Rastelli e Baroni sono stati esonerati giustamente, i risultati non sono stati in linea con quelle che erano le ambizioni dei rispettivi presidenti.
Il Cagliari, che ha cambiato allenatore già prima della partita persa contro la Lazio, ha fatto fuori Rastelli ingaggiando l’uruguaiano David Lopez come sostituto: una scelta condivisibile, perché si tratta di un allenatore che conosce molto bene l’ambiente, essendo stato in passato capitano della squadra in cui ha giocato 342 partite dal 1998 al 2010 e anche tecnico tre anni fa, ma di quella squadra sono rimasti solo Dessena, Cossu e Sau. Lopez ha firmato un contratto biennale con unica condizione quella della salvezza, che questa squadra ha i mezzi per raggiungere: ci sono avversarie messe molto peggio, e tra queste c’è proprio il Benevento che finora ha sempre perso.
Il Benevento è diventata la prima squadra nella storia della Serie A a perdere tutte le prime nove partite stagionali, ha segnato solo due gol finora (almeno tre in meno di qualsiasi altra squadra), nessuno dei quali nei secondi tempi (unica squadra a secco nelle riprese). Il Benevento ha inoltre una percentuale realizzativa del 2%: dei 92 tiri tentati (esclusi quelli respinti) solo due sono stati trasformati in gol. In queste condizioni continuare con Baroni come allenatore era diventato impossibile, e anzi la dirigenza è stata abbastanza riconoscente nel confermarlo per tutte queste partite. La scelta del sostituto è stata però particolare, visto che è stato ingaggiato Roberto De Zerbi, un allenatore che ama il calcio offensivo per una squadra che attualmente ha il 2% di percentuale realizzativa.
De Zerbi è un allenatore che ama il gioco offensivo e basato sul possesso palla, la sua fonte di ispirazione è Guardiola: una volta terminata la sua carriera da calciatore si è messo subito a studiare per diventare allenatore ed è andato a Monaco di Baviera a seguire gli allenamenti di Guardiola nella sua prima stagione al Bayern Monaco. Le squadre di De Zerbi provano a giocare un gioco offensivo, di posizione, basato sul possesso palla e sulla continua ricerca dell’aggiramento della difesa avversaria tramite una fitta serie di passaggi.
Nel gioco di De Zerbi già il portiere deve essere il primo regista, bravo con il pallone tra i piedi a servire rasoterra i difensori centrali, e ha un ruolo importante anche il regista che spesso si abbassa sulla linea dei difensori per aiutare lo sviluppo della manovra. Quando attaccano le squadre di De Zerbi cercano di aprire in ampiezza le difese avversarie: nel 4-3-3 interni di centrocampo ed esterni di attacco si piazzano ai lati del campo, con l’attaccante centrale che si muove per lo più in orizzontale cercando però allo stesso tempo di dare profondità alla squadra.
Finora De Zerbi, che ha fallito l’anno scorso al Palermo, è riuscito a mettere in pratica le sue idee solo al Foggia in Serie C che è stato tra l’altro avversario diretto per la promozione in Serie B del Benevento nella stagione 2015/2016, con precedenti infuocati. Alcuni tifosi del Benevento hanno accolto De Zerbi con uno striscione non certo affettuoso, e questa è una ulteriore difficoltà. Quella principale sarà fare funzionare questo gioco offensivo in una squadra che dal punto di vista tecnico non è il massimo e che non può avere la sicurezza di giocare un calcio così rischioso avendo perso finora tutte le partite di campionato. I calciatori, a parte Iemmello che ha già lavorato con De Zerbi i tempi del Foggia, avranno bisogno di tempo per metabolizzare il nuovo credo tattico, tempo che evidentemente il Benevento non ha vista la classifica.
Il Cagliari potrebbe approfittare di questa fase di transizione del Benevento per centrare tre punti che sarebbero fondamentali in ottica salvezza: il nuovo stadio non è stato ancora un fattore, potrebbe diventarlo in questo delicato spareggio.
Probabili formazioni
CAGLIARI: Rafael; Capuano, Pisacane, Andreolli; Dessena, Cigarini, Ionita, Padoin; Joao Pedro; Pavoletti, Farias.
BENEVENTO: Brignoli; Venuti, Djimisti, Antei, Letizia; Cataldi, Memushaj, Viola; Ciciretti; Iemmello, Coda.
Montella e il Milan rischiano una nuova figuraccia in questo avvio di campionato fin qui molto deludente per quelle che erano le aspettative di tifosi e dirigenti dopo la faraonica campagna acquisti estiva. Il Chievo è uno dei peggiori avversari che potesse affrontare il Milan: non è una squadra blasonata e una mancata vittoria dei rossoneri non passerebbe inosservata, ma il problema è che quella di Maran è una delle formazioni più in forma del campionato (imbattuto da sei giornate, nelle quali ha raccolto tre vittorie e tre pareggi) e anche meglio organizzate a livello tattico, quello che non è in questo momento il Milan.
Gli acquisti estivi di calciatori come Bonucci, Conti e Rodriguez hanno quasi imposto la difesa a tre, e il cambio di modulo scelto da Montella è stato sostanzialmente giusto. Il problema è che l’allenatore del Milan, soprattutto dopo l’infortunio di Conti – che sta pesando tantissimo a livello tattico – non è mai riuscito a trovare una disposizione in campo in grado di fare rendere al massimo il potenziale dei singoli calciatori a centrocampo e in attacco. L’anno scorso i calciatori migliori del Milan sono stati Bonaventura e Suso nel 4-3-3, il cambio di modulo li ha penalizzati parecchio, Montella li sta provando in più ruoli senza successo. Anche a Calhanoglu non è stata trovata una giusta sistemazione in campo, mentre André Silva è stato fin troppo snobbato e Kalinic è stato limitato da alcuni problemi fisici.
Con la squalifica di Bonucci e le precarie condizioni fisiche di Biglia, fin qui comunque molto deludente, aumentano le difficoltà di formazione per Montella, che potrebbe commettere l’errore di spostare Rodriguez come centrale di sinistra, posizione in cui l’anno scorso ha fatto più danni che altro al Wolfsburg che ha rischiato la retrocessione. Lo svizzero si esprime bene da terzino o da esterno nel centrocampo a cinque, Montella in quel ruolo dovrebbe invece schierare Borini che sarebbe un attaccante esterno (con scarsa propensione al gol).
Si prospetta un’altra serata difficile per il Milan, il morale è basso e se le cose dovessero mettersi male alcuni calciatori potrebbero innervosirsi: l’espulsione di Bonucci contro il Genoa è stata un chiaro segnale del malessere latente della squadra, che potrebbe condizionarne anche stavolta il rendimento contro una squadra a cui al momento invece riesce tutto bene.
Probabili formazioni
CHIEVO: Sorrentino; Cacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Inglese, Bastien.
MILAN: Donnarumma; Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Calabria, Kessie, Biglia, Borini; Suso, André Silva, Calhanoglu.
Fiorentina-Torino potrebbe essere una delle partite più divertenti di questo turno infrasettimanale di Serie A, tra due squadre che giocano un calcio offensivo e che in difesa hanno poche sicurezze. Sia Pioli che Mihajlovic giocano con uno schema a trazione anteriore, il 4-2-3-1, con almeno quattro calciatori dalle spiccate doti offensive: se nella Fiorentina oltre a Chiesa, Simeone e Thereau c’è Benassi che si sta adeguando al nuovo ruolo di trequartista – domenica ha segnato il gol che ha sbloccato la partita col Benevento – nel Torino giocheranno Iago Falque, Ljajic, Sadiq e molto probabilmente Berenguer, che andrà a sostituire il fin qui deludente Niang.
La Fiorentina in questo avvio di campionato ha tra l’altro fatto sempre registrare il segno “gol” nelle partite giocate in casa, mentre il Torino ha perso solo una delle cinque trasferte di questo campionato (contro la Juventus, giocando quasi tutta la partita in dieci contro undici), collezionando due pareggi e due vittorie nelle quattro partite in cui ha segnato. I problemi del Torino non riguardano tanto l’attacco – nonostante l’assenza per infortunio di Belotti – quanto la difesa visto che ha sempre subito gol nelle ultime sei giornate di Serie A, 13 gol nel parziale, oltre due di media a partita.
Probabili formazioni
FIORENTINA: Sportiello; Bruno Gaspar, Pezzella, Astori, Biraghi; Badelj, Veretout, Benassi; Chiesa, Simeone, Thereau.
TORINO: Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Moretti, Barreca; Rincon, Baselli; Iago Falque, Ljajic, Berenguer; Sadiq.
Questo contenuto è stato modificato 26 Ottobre 2017 07:34
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