L'Italia giocherà in Albania, a Scutari, l'ultima partita delle qualificazioni: è già deciso che per partecipare al Mondiale del 2018 toccherà passare dagli spareggi, a novembre. Oltre che ad alleggerire il cospicuo carico di critiche negative ricevute dopo il pareggio per 1-1 contro la Macedonia, battere l'Albania servirebbe a presentarsi al sorteggio degli spareggi con maggiori possibilità di essere testa di serie (ed evitare avversari teoricamente più forti). Le altre ultime due partite del gruppo G sono Israele-Spagna e Macedonia-Liechtenstein.
L’Italia giocherà in Albania, a Scutari, l’ultima partita delle qualificazioni: è già deciso che per partecipare al Mondiale del 2018 toccherà passare dagli spareggi, a novembre. Oltre che ad alleggerire il cospicuo carico di critiche negative ricevute dopo il pareggio per 1-1 contro la Macedonia, battere l’Albania servirebbe a presentarsi al sorteggio degli spareggi con maggiori possibilità di essere testa di serie (ed evitare avversari teoricamente più forti). Le altre ultime due partite del gruppo G sono Israele-Spagna e Macedonia-Liechtenstein.
Con il pareggio ottenuto in casa contro la Macedonia nella scorsa giornata del girone, l’Italia ha ottenuto aritmeticamente la qualificazione agli spareggi che si giocheranno a novembre e che assegneranno gli ultimi quattro posti a disposizione delle squadre europee. L’avvenuta qualificazione non è stata però accolta con grande entusiasmo, visto che l’obiettivo era quello di arrivare primi nel girone, ma considerata la netta superiorità della Spagna, quanto meno era auspicabile non fare brutte figure come le ultime due contro Israele (vittoria a stento) e Macedonia.
La partita contro la Macedonia ha messo in mostra tutti gli attuali limiti, e le assenze pure importanti di De Rossi, Verratti e Belotti non bastano di certo a giustificare lo scarso rendimento degli azzurri. La squadra è apparsa stanca – nella ripresa la Macedonia ha quasi dominato – e priva di idee: al di là degli schemi e della scelta del 3-4-3 o del 4-2-4, preoccupano la mancanza di idee in fase di impostazione e la difficoltà con cui la squadra fa girare il pallone.
Il girone di qualificazione si conclude con una trasferta non semplice in casa dell’Albania, che seppure fuori dai giochi avrà grandi motivazioni per fare bene contro gli azzurri. Per l’Italia vincere questa partita è importante per provare a fare diminuire le polemiche che attualmente ci sono intorno alla nazionale e anche per accumulare punti preziosi in vista dell’aggiornamento della classifica Fifa che sarà decisiva per la scelta delle quattro nazionali che saranno teste di serie nei sorteggi degli spareggi. In verità indipendentemente dal risultato di questa partita, le ipotesi che l’Italia finisca fuori dalle teste di serie sono abbastanza remote, ma è sempre meglio non correre rischi e soprattutto come già scritto vincere sarebbe fondamentale soprattutto per fare diminuire le critiche e ad arrivare con più tranquillità alle partite di novembre.
Il commissario tecnico Ventura per questa partita oltre a De Rossi, Pellegrini, Verratti e Belotti dovrà fare a meno di Barzagli, e così anche per questo motivo la difesa a tre dovrebbe venire nuovamente accantonata con il ritorno al 4-2-4. Al centro della difesa agiranno Chiellini e Bonucci, quest’ultimo deludente anche in nazionale dopo gli errori fatti con la nuova maglia del Milan. I terzini saranno Darmian e Spinazzola, che ha iniziato bene il campionato con l’Atalanta e che sembra avere superato il periodo negativo dovuto alle trattative di calciomercato che lo avevano visto coinvolto. I due mediani anche per assenza di alternative saranno Parolo e Gagliardini, tornerà titolare Candreva sulla destra con Insigne schierato sull’altra fascia. In attacco al fianco di Immobile dovrebbe esserci Eder.
L’Albania dovrebbe rispondere con un modulo speculare: il nuovo allenatore Panucci, che ha sostituito da poco il dimissionario De Biasi, protagonista della qualificazione a Euro 2016, dovrebbe schierare il 4-4-2, anche se la sua squadra baderà più che altro alla fase di non possesso palla, a difendere e a ripartire in contropiede. Con l’Albania impegnata a difendere con il baricentro basso, l’Italia potrebbe avere difficoltà a creare occasioni da gol come già capitato contro Israele e Macedonia, per giunta in casa. L’Albania tra l’altro ha una difesa abbastanza solida – i problemi riguardano semmai l’attacco – non prende più di tre gol in una partita ufficiale dal 2007 e anche contro la Spagna è stata brava a limitare i danni. Si prospetta una trasferta complicata per l’Italia, che però dovrebbe tirare fuori l’orgoglio e provare a fare valere il suo maggiore tasso tecnico.
Probabili formazioni
ALBANIA: Berisha, Hysaj, Ajeti, Veseli, Agolli, Kace, Memushaj, Latifi, Xhaka, Sadiku, Balliu.
ITALIA: Buffon, Darmian, Bonucci, Chiellini, Spinazzola, Parolo, Gagliardini, Candreva, Immobile, Eder, Insigne.
A prescindere dal risultato di quest’ultima partita in trasferta contro l’Israele, la Spagna concluderà il torneo di qualificazione al Mondiale del 2018 in prima posizione nel gruppo G, dato che attualmente i punti di vantaggio sull’Italia sono cinque. In nove partite la nazionale guidata dal commissario tecnico Julen Lopetegui ha ottenuto nove vittorie e un pareggio, segnato trentacinque gol e subito solo tre gol. Nella scorsa partita, venerdì scorso ad Alicante, è bastata meno di mezz’ora per segnare i tre gol della vittoria contro l’Albania e ottenere i tre punti che hanno reso certo il primo posto (ma ci aveva già pensato l’Italia, pareggiando nel frattempo 1-1 contro la Macedonia).
L’ultima motivazione rimasta – considerato lo strapotere già ampiamente dimostrato dalla nazionale spagnola nel corso del torneo – è quello di battere Israele e ottenere altri punti utili per cercare di presentarsi da testa di serie al sorteggio del prossimo 1* dicembre (ma non dipenderà soltanto dai risultati della Spagna).
La nazionale spagnola, come previsto, ha dominato il gioco contro l’Albania, e ha attaccato con insistenza fin dai primi minuti. Le azioni più pericolose sono state sviluppate sulla fascia destra da giocatori abili tecnicamente e anche sul piano tattico, bravi a non dare punti di riferimento agli avversari. L’estrema versatilità tattica dei giocatori spagnoli è ulteriormente attestata dal tabellino dei marcatori: hanno segnato Isco, Thiago Alcantara e Rodrigo Moreno del Valencia, un centravanti che sa anche fare l’ala. Un altro che sta giocando molto bene è David Silva: tra quelli impegnati nei principali campionati di calcio d’Europa, il trequartista del Manchester City è probabilmente uno dei calciatori spagnoli più in forma.
David Silva mancherà però contro l’Israele per squalifica, così come Gerard Piqué, la cui assenza abbasserà l’altezza media della squadra. Contro l’Albania la Spagna ha concesso qualcosa di troppo proprio sulle palle alte in area, permettendo agli avversari di colpire prima una traversa e poi un palo con due colpi di testa. Per un infortunio al ginocchio mancherà anche Thiago Alcantara, e tutte queste assenze nei vari reparti potrebbero rendere più probabile l’impiego dal primo minuto di giocatori come Nacho Fernandez, Azpilicueta, Pedro e magari anche Aduriz. Chi dovrebbe rientrare di certo è Sergio Busquets, assente per squalifica contro l’Albania. In porta stavolta dovrebbe giocare Kepa Arrizabalaga al posto di De Gea.
L’Israele, quarto in classifica e sostanzialmente privo di motivazioni, se la passa abbastanza male: prima della vittoria per 1-0 contro il Liechtenstein di venerdì scorso, aveva perso quattro partite di fila. In una di queste – nella sconfitta contro la Macedonia, a settembre – il capitano Eran Zahavi, ex trequartista del Palermo, aveva reagito piuttosto male alle contestazioni degli spettatori e aveva lanciato a terra la sua fascia di capitano. Per quel motivo è stato subito escluso dal giro della nazionale. Per quanto ineccepibile come decisione, la sua sospensione ha inevitabilmente abbassato ancora un po’ la qualità generale della squadra, già di suo non altissima.
Le probabili formazioni:
ISRAELE: Harush; Keltjens, Tibi, Ben Haim, Davidzada; Natcho, Benayoun, Kabha; Einbinder, Heme, Ben Haim.
SPAGNA: Kepa; Azpilicueta, Nacho Fernandez, Nacho Monreal, Bartra; Busquets, Saul Niguez; Asensio, Callejon, Pedro; Aduriz.
La Macedonia dopo l’ottimo pareggio ottenuto in casa dell’Italia venerdì sera punta a chiudere nel migliore dei modi il girone. Comunque vada, la Macedonia e il Liechtenstein concluderanno il torneo di qualificazioni al prossimo Mondiale al penultimo e all’ultimo posto. La Macedonia è riuscita a vincere almeno due partite, il Liechtenstein neanche una. Contando soltanto le quattro più recenti partite delle qualificazioni ha subìto complessivamente sedici gol senza riuscire a segnarne nemmeno uno, e in due anni di qualificazioni l’unico gol che è riuscito a segnare è stato quello a Gerusalemme un anno fa contro l’Israele, che comunque vinse 2-1.
In sei precedenti contro la Macedonia ha perso quattro volte e una volta ha pareggiato. Nella partita giocata a marzo scorso a Vaduz la Macedonia riuscì a vincere 3-0, grazie anche a due gol di Nestorovski. Una vittoria rotonda è facilmente pronosticabile anche in questa partita di ritorno: la Macedonia pur non giocandosi nulla ai fini della classifica ha messo in mostra grande voglia nella partita contro l’Italia e una buona coesione nel gruppo, in cui non mancano i calciatori di qualità, soprattutto tra centrocampo e attacco, vedi Bardhi, Trajkovski, Pandev, Hasani e Nestorovski. Il Liechtenstein tra l’altro dovrà fare a meno di ben tre calciatori squalificati: Burgmeier, Halser e Marcel Buchel.
Le probabili formazioni:
MACEDONIA: Dimitrievski, Velkovski, Musliu, Ristovski, Radeski, Bardhi, Trajkovski, Alioski, Pandev, Hasani, Nestorovski.
LIECHTENSTEIN: Jehle, Wolfinger, Malin, Yildiz, Goppel, Yildiz, Martin Buchel, Brandle, Polverino, Ospelt, Erne.
Questo contenuto è stato modificato 9 Ottobre 2017 23:04
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