Sabato si giocano le partite delle più forti squadre del campionato spagnolo – Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid e Siviglia – e nei pronostici occorre anche tener conto che martedì e mercoledì giocheranno il primo turno di Champions League.
REAL MADRID – LEVANTE | sabato ore 13:00
La partita pareggiata per 2-2 in casa contro il Valencia, due settimane fa, ha indicato che l’attuale giocatore di riferimento nel Real Madrid è senza dubbio il trequartista Marco Asensio, mai così importante per la sua squadra come lo è stato negli ultimi mesi. Tiene palla a centrocampo, dribbla, fa salire la squadra quando serve, e soprattutto segna. Fa una certa impressione il fatto che Asensio, già centrocampista fondamentale nella nazionale spagnola, non sia ancora considerato un titolare assoluto nel Real Madrid, così come non lo è il suo connazionale Isco. Per tutta la scorsa stagione la loro presenza in campo dal primo minuto è rimasta subordinata a quella dei titolari Modric, Bale e Ronaldo, al momento assente per squalifica.
L’altra considerazione rafforzata dal pareggio contro il Valencia è che molti dei cosiddetti titolari inamovibili del Real Madrid – tanto più se si considerano le riserve a cui sottraggono un posto in campo – non mostrano l’infallibilità sotto porta che ci si aspetterebbe da loro. Vale soprattutto per Benzema, che peraltro non ha più una riserva alla sua altezza come l’anno scorso (Morata è stato acquistato dal Chelsea): contro il Valencia il centravanti francese ha avuto numerose occasioni, alcune molto facili, ma non è riuscito a segnare neanche un gol. E vale in parte anche per Gareth Bale, fino a qualche anno fa considerato l’esterno più forte al mondo, e ora lontanissimo dalle condizioni necessarie a mantenere quella reputazione. La partita contro il Levante – considerando anche l’imminente partita del primo turno di Champions League – potrebbe essere per Zidane un’occasione di provare a schierare sia Isco che Asensio, come nella formazione spagnola che sabato scorso ha battuto l’Italia 3-0.
Approfittando anche del fatto che aveva le prime due partite in casa, il Levante ha cominciato molto bene la stagione, dimostrando di essere sicuramente attrezzato per giocarsi la permanenza in prima divisione. Ha clamorosamente battuto 1-0 il Villarreal alla prima giornata, e poi è riuscito a pareggiare 2-2 contro il Deportivo La Coruna dopo essere andato in svantaggio di due gol ed essere rimasto con dieci giocatori in campo in seguito all’espulsione dell’attaccante Morales a un quarto d’ora dalla fine della partita. Hanno segnato due giocatori arrivati quest’estate per rafforzare la rosa: il ventitreenne spagnolo Ivi Lopez, che ha segnato il gol del pareggio su rigore, e il ventiduenne trequartista macedone Enis Bardhi, che ha segnato il primo gol, su punizione, e ha giocato una buona partita. È uno dei migliori talenti macedoni in circolazione: da lui, che l’anno scorso nel campionato ungherese ha segnato 12 gol con con la maglia dell’Újpest, il Levante si aspetta moltissimo.
Come è facile intuire, nel Real Madrid sono tantissimi i giocatori che hanno partecipato alle recenti partite di qualificazioni al Mondiale delle squadre nazionali. Gli ultimi a tornare sono stati il portiere Keylor Navas e Casemiro, e alla loro possibile assenza c’è da aggiungere quella certa del difensore Varane, infortunato. Nel Levante l’unica assenza rilevante dovrebbe essere quella di Morales, squalificato per l’espulsione ricevuta contro il Deportivo. Al suo posto Juan Ramón López Muñiz potrebbe schierare Alegria, in prestito dal Betis. Avendo giocato due partite in tre giorni con la nazionale macedone, lo stesso Bardhi potrebbe essere un po’ stanco: le sue condizioni sono da valutare.
Le probabili formazioni:
REAL MADRID: Keylor Navas (o Casilla); Carvajal, Nacho Fernandez, Sergio Ramos, Marcelo; Casemiro (o Kovacic), Kroos, Modric; Isco, Bale (o Asensio), Benzema (o Lucas Vazquez).
LEVANTE: Raul Fernandez; Ivan Lopez, Postigo, Chema Rodriguez, Toño Garcia; Lerma, Campaña; Bardhi, Jason, Ivi Lopez; Alegria.
VALENCIA – ATLETICO MADRID | sabato ore 16:15
Diversi analisti concordano nel ritenere il Valencia delle prime due giornate di questo campionato uno dei migliori degli ultimi (infelici) anni, e nell’attribuire al nuovo allenatore Marcelino le principali responsabilità di questa positiva evoluzione della squadra. Il pareggio per 2-2 di due settimane fa al “Bernabeu” – tralasciando per un momento il fatto che contro il Real Madrid il Valencia trovi sempre grandi motivazioni – offre diversi spunti per discussioni ottimiste e incoraggianti per il futuro. Ruben Vezo e Murillo, appena arrivato in prestito dall’Inter, hanno giocato molto bene, alla prima partita da coppia di centrali titolari. E in generale la squadra ha difeso con ordine e, soprattutto, non si è mai trovata nella situazione di non sapere verso chi “scaricare” sulla trequarti, circostanza molto frequente nel recente passato.
Ne ha molto beneficiato anche l’ultimo arrivato dall’Inter insieme a Murillo, il centrocampista francese Geoffrey Kondogbia, il cui inserimento a un quarto d’ora dalla fine ha permesso al Valencia di andare in vantaggio, mostrando un tipo di azione su cui Marcelino potrebbe puntare anche in futuro. Uno dei ruoli che Kondogbia potrebbe occupare nella formazione titolare è esattamente questo: un mediano alla N’Zonzi, fondamentale per interrompere i passaggi avversari e per gli inserimenti da dietro.
Proprio per via di questa maggiore disciplina tattica acquisita recentemente dal Valencia, la partita della terza giornata di campionato contro l’Atletico Madrid, per quanto attesa e affascinante, potrebbe finire per essere non proprio velocissima nei ritmi di gioco. All’Atletico Madrid mancherà per squalifica Antoine Griezmann, probabilmente il suo giocatore più creativo e imprevedibile, e l’altro attaccante di riferimento, Gameiro, finora non è mai stato veramente convincente con la maglia dell’Atletico. L’attenzione principale dei difensori del Valencia dovrà essere destinata piuttosto al probabile sostituto di Griezmann, l’argentino Angel Correa, un calciatore velocissimo e di buona tecnica, che raramente ha giocato male nei frequenti casi in cui è stato utilizzato a partita in corso.
La cattiva notizia per il Valencia è l’assenza del centrale portoghese Ruben Vezo, che appunto stava giocando benissimo, meritandosi la fiducia di Marcelino e l’imminente rinnovo del contratto: mancherà per un mese a causa di una microfattura a un piede. Il suo più probabile sostituto è Ezequiel Garay, difensore di grande esperienza ma di rendimento un po’ altalenante.
Le probabili formazioni:
VALENCIA: Neto; Montoya, Murillo, Garay, Gayá; Kondogbia, Parejo, Soler, Andreas Pereira; Rodrigo Moreno, Zaza.
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Godin, Gimenez, Filipe Luis; Gabi, Koke, Saul Niguez, Carrasco; Correa, Vietto.
SIVIGLIA – EIBAR | sabato ore 18:30
Soltanto grazie a un gran gol di Ganso a pochi minuti dalla fine, nella complicata trasferta a Getafe della seconda giornata, il Siviglia è riuscito a ottenere la prima vittoria di questa stagione in campionato. Il nuovo allenatore Eduardo Berizzo sta avendo più difficoltà del previsto a mettere insieme una formazione titolare stabile e affidabile, obiettivo che tra l’altro neanche il suo predecessore Jorge Sampaoli è mai riuscito a raggiungere del tutto. Le occasioni per fare esperimenti tattici non sono frequenti, e non sarà un’occasione del genere nemmeno la partita della terza giornata di campionato, in casa contro l’Eibar.
La squadra allenata da José Luis Mendilibar ha cominciato la stagione con una bella vittoria a Malaga per 1-0 e con una sconfitta immeritata per 1-0 in casa contro l’Athletic Bilbao. È una squadra che non è cambiata molto rispetto alla passata stagione (nelle prime giornate di campionato è generalmente un vantaggio). Gli unici nuovi titolari stanno già giocando molto bene, e sono il portiere Marko Dmitrovic, pagato un milione all’Alcorcon, e il difensore Paulo Oliveira, pagato 4 milioni allo Sporting Club. Il reparto più pericoloso rimane comunque l’attacco, ancora formato da Kike Garcia e Sergi Enrich, supportati da Takashi Inui e Ruben Pena sulla fasce. È una squadra che gioca bene a calcio, l’Eibar, e che tendenzialmente non cambia atteggiamento tattico nemmeno in trasferta, come ha recentemente dimostrato anche a Malaga.
Ci sono insomma numerose ragioni per considerare non facile questa partita del Siviglia sabato pomeriggio. Riuscire a segnare non dovrebbe essere un problema, ma almeno un gol dell’avversario – considerando l’attuale instabilità di gioco del Siviglia – non è da escludere. Tra i giocatori potenzialmente titolari e non convocati da Berizzo per questa partita ce ne sono alcuni che sono da poco rientrati dai rispettivi impegni con le nazionali: Pareja, Muriel e Guido Pizarro, e anche Banega, che comunque non avrebbe potuto giocare a causa di una squalifica pendente per un’espulsione ricevuta alla prima giornata. Sempre per una squalifica manca invece Joan Jordan al centrocampo dell’Eibar, assenza le cui ripercussioni dovrebbero tuttavia essere limitate dalla presenza di Gonzalo Escalante, titolare nella scorsa stagione.
Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Sergio Rico; Corchia, Lenglet, Kjaer, Escudero; N’Zonzi, Franco Vazquez, Ganso; Nolito, Navas, Ben Yedder.
EIBAR: Dmitrovic; Capa, Paulo Oliveira, Ramis, José Angel; Escalante, Dani Garcia, Takashi Inui, Ruben Pena; Kike Garcia, Enrich.
BARCELLONA – ESPANYOL | sabato ore 20:45
Il Barcellona ha approfittato di un calendario relativamente facile in avvio per fare punteggio pieno e prendere giù due punti di vantaggio sul Real. Dopo Betis e Alavés, questa serie di avversari abbordabili proseguirà con l’Espanyol, ospite al “Camp Nou” in un derby catalano (il Derbi Barceloní) che, per quanto squilibrato, in anni recenti è stato citato spesso in merito al frequente nervosismo in campo. Particolarmente citata è la doppia partita giocata agli ottavi di finale di Coppa del Re della stagione 2015-2016, finita con il passaggio del turno del Barcellona con un punteggio complessivo di 6-1: all’andata, già finita 4-1, l’arbitro espulse due giocatori dell’Espanyol in seguito ad alcune veementi proteste per alcune incerte decisioni arbitrali e per il comportamento ritenuto scorretto di alcuni giocatori del Barcellona (Luis Suarez).
Prima della sosta l’Espanyol ha perso in casa 1-0 contro il Leganés, sotto i fischi del “Cornellà-El Prat”. Dopo un primo tempo giocato malissimo, ha provato a costruire qualcosa nel secondo, ma l’imprecisione di Baptistao sotto porta ha impedito di chiuderla almeno con un pareggio. La notizia positiva, a volerne cercare una a tutti i costi, è che il portiere Pau Lopez – che sostituisce temporaneamente l’infortunato Diego Lopez – ha giocato bene e ha evitato che lo svantaggio a fine partita potesse essere ancora più ampio. E se ha avuto molto da fare contro il Leganés è lecito aspettarsi che avrà ancora più da fare contro il Barcellona.
Nel Barcellona potrebbe scendere in campo per la prima volta in campionato il nuovo trio d’attacco formato da Messi, Suarez e Dembele, acquistato negli ultimi giorni di mercato estivo e pagato 105 milioni al Borussia Dortmund. Qualche dubbio riguarda soltanto la presenza di Luis Suarez, che dopo un recente infortunio al ginocchio ha inaspettatamente giocato nelle partite di qualificazioni sudamericane al Mondiale. È rientrato da poche ore, come del resto molti dei suoi compagni di squadra, ma Valverde potrebbe scegliere di tenerlo a riposo per evitare sovraccarichi muscolari dopo le assenze nelle prime due giornate di campionato. Per la stessa ragione potrebbe non essere in gran forma Rakitic, che aveva già mostrato segni di affaticamento nelle partite con la Croazia.
Le probabili formazioni:
BARCELLONA: Ter Stegen; Semedo, Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Busquets, André Gomes, Iniesta (o Rakitic); Dembele, Messi, Suarez (o Deulofeu).
ESPANYOL: Pau López; Victor Sanchez, David Lopez, Naldo Gomes, Aaron Martin; Pape Diop, Fuego, Piatti, Jurado; Gerard Moreno, Baptistao.
1/1 PARZIALE/FINALE (1.57, Bwin e Betfair)
DEMBELE MARCATORE (2.50, SNAI e Goldbet)