Le nazionali di calcio sudamericane giocheranno la 15ª giornata delle qualificazioni al Mondiale del 2018 nella notte tra giovedì e mercoledì: le partite sono Venezuela-Colombia, Cile-Paraguay, Uruguay-Argentina, Brasile-Ecuador, Perù-Bolivia. Il turno seguente sarà disputato nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 settembre.
Le nazionali di calcio sudamericane giocheranno la 15ª giornata delle qualificazioni al Mondiale del 2018 nella notte tra giovedì e mercoledì: le partite sono Venezuela-Colombia, Cile-Paraguay, Uruguay-Argentina, Brasile-Ecuador, Perù-Bolivia. Il turno seguente sarà disputato nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 settembre.
Come funzionano le qualificazioni CONMEBOL
Le qualificazioni al Mondiale del 2018, che si svolgerà in Russia, prevedono in Sudamerica un girone unico per le dieci nazionali appartenenti alla federazione CONMEBOL: Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Paraguay, Perù, Bolivia, Ecuador, Colombia e Venezuela. Sono cominciate a ottobre 2015, e ora mancano solo quattro giornate (su diciotto in totale), che si disputeranno in questa settimana e nella prossima, e poi all’inizio di ottobre. Si qualificano direttamente alle fasi finali del Mondiale le prime quattro squadre in classifica, mentre la quinta giocherà uno spareggio – con andata e ritorno, a novembre – contro la vincitrice delle qualificazioni delle nazionali oceaniane (federazione OFC).
Quella a San Cristóbal, in Venezuela, è dal punto di vista tecnico la più facile delle trasferte che potessero capitare alla Colombia in questa fase delle qualificazioni al Mondiale del 2018. La nazionale calcistica del Venezuela si trova in ultima posizione in classifica, da tempo priva di qualsiasi possibilità di qualificazione e nel pieno di una storica crisi di risultati sportivi, tristemente assimilabile a quella che il paese sta attraversando sul piano politico, economico e civile. Alla Colombia invece i tre punti servono eccome, dal momento che il secondo posto che attualmente occupa dista solo quattro punti dal sesto, che non darebbe diritto alla qualificazione.
Brasile a parte, nessuna delle nazionali sudamericane ha già matematicamente ottenuto la qualificazione al prossimo Mondiale, e anzi c’è da tempo un certo affollamento in classifica (sette squadre in sette punti). Il Cile e il Perù – per via di una doppia squalifica a tavolino inflitta alla Bolivia alla fine dell’anno scorso – si ritrovano peraltro con qualche punto in più rispetto a quanto decretato dai risultati ottenuti in campo. Nel pareggio per 0-0 contro il Cile e nella vittoria per 3-0 contro il Perù, a settembre 2016, la Bolivia schierò un calciatore paraguaiano (Nelson Cabrera) munito di cittadinanza boliviana ma sprovvisto dei criteri richiesti dalla FIFA per i naturalizzati, ossia una residenza continuativa di almeno cinque anni nella nazione per cui intendono giocare. A febbraio la FIFA respinse il ricorso presentato dalla Bolivia, e ieri – contrariamente a quanto riferito di recente da alcuni media sportivi argentini – anche il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha confermato la squalifica.
Tra i convocati dall’allenatore della Colombia José Pekerman c’è James Rodriguez, che a causa di un infortunio di lieve entità non potrà giocare contro il Venezuela ma potrebbe farcela per giocare la partita di martedì prossimo contro il Brasile. Cuadrado e altri giocatori colombiani in conferenza stampa hanno fatto notare che, nonostante sia privo di motivazioni di classifica, il Venezuela tende sempre a giocare molto bene e con grande impegno contro la Colombia, per via di una storica rivalità sportiva tra i due paesi. Inoltre l’allenatore Rafael Dudamel ha intenzione di dare spazio ad alcuni dei giovani, promettenti calciatori provenienti dalla nazionale Under 20 che a giugno scorso è arrivata in finale e ha perso contro l’Inghilterra ai Mondiali Under 20, in Corea del Sud. Tra questi ci sono il portiere Wuilker Faríñez, il difensore José Hernandez, i centrocampisti Yangel Herrera, Sergio Cordova (trequartista dell’Augsburg) e Yeferson Soteldo, e l’attaccante Ronaldo Chacón.
Dopo il Venezuela e il Brasile, nelle ultime due giornate la Colombia affronterà in casa il Paraguay e in trasferta il Perù. Manca James Rodriguez, come detto, ma c’è Falcao già in grandissima forma: con il Monaco ha segnato sette gol in quattro partite di campionato.
Le probabili formazioni:
VENEZUELA: Fariñez; Victor Garcia, Velazquez, Chancellor, José Hernandez; Soteldo, Tomas Rincon, Yangel Herrera, Sergio Cordova; Farias, Josef Martinez.
COLOMBIA: Ospina; Arias, Sanchez, Murillo, Frank Fabra; Cuadrado, Carlos Sanchez, Barrios, Cardona (o Yimmi Chará); Teo Gutierrez (o Muriel), Radamel Falcao.
Con 23 punti in classifica ma una peggiore differenza reti rispetto all’Uruguay, il Cile si trova al momento in quarta posizione. Le due partite della quindicesima e sedicesima giornata, contro il Paraguay e la Bolivia, rappresentano un’opportunità per rendere altamente probabile la qualificazione, o persino raggiungerla matematicamente, in caso di una doppia vittoria e una serie di risultati positivi provenienti dagli altri campi. Molte meno possibilità sono quelle del Paraguay, che per sperare quantomeno di raggiungere il posto valido per lo spareggio dovrebbe fare meglio di Ecuador e Argentina.
Come spesso capita tra i media sportivi sudamericani, nelle ore scorse il principale argomento di discussione è stata una presunta, vivace festa notturna in un casinò e albergo di Sun Monticello, in Cile, finita con alcuni ospiti fermati dalla polizia per dei danni provocati alla struttura. Tra gli ospiti, riferivano i media, c’era il centrocampista Arturo Vidal, che poi in conferenza stampa ha fermamente smentito la sua partecipazione a quella scorribanda (non la sua presenza a cena in quell’albergo).
L’allenatore Juan Antonio Pizzi ha provato a ridurre le polemiche minimizzando l’accaduto. Giovedì sera al “Monumental” potrà schierare l’attuale migliore formazione del Cile, e alle spalle di Vargas e Sanchez potrebbe esserci – anziché Valdivia – Nicolás Castillo, giovane centravanti del Pumas passato anche dal Frosinone, nella stagione 2015-2016, prima di tornare in Sudamerica a esprimere finalmente le sue potenzialità. Nella Bolivia potrebbero non essere del tutto preparati a scendere in campo né Derlis Gonzalez né Gustavo Gomez, che hanno raggiunto il ritiro soltanto martedì scorso.
Al Cile conviene provare a chiudere il discorso qualificazione in questa settimana e nella prossima: poi, nelle ultime due giornate, giocherà in casa contro l’Ecuador e in trasferta in Brasile.
Le probabili formazioni:
CILE: Bravo; Isla, Medel, Jara, Beausejour; Marcelo Diaz, Vidal, Aranguiz; Nicolas Castillo, Edu Vargas, Alexis Sanchez.
PARAGUAY: Antony Silva; Roberto Rojas, Paulo Da Silva, Gustavo Gomez, Junior Alonso; Rodrigo Rojas, Bareiro, Oscar Romero, Victor Caceres; Miguel Almiron, Barrios.
La partita tra Uruguay e Argentina – generalmente definita Clásico del Río de la Plata, per via della storica rivalità tra le due nazionali di calcio – è la partita più affascinante di tutta la quindicesima giornata. L’Argentina si trova al momento in quinta posizione, e se il torneo di qualificazione terminasse oggi non sarebbe automaticamente qualificata per la fase a gironi del prossimo Mondiale (andrebbe allo spareggio). Ha un punto in meno rispetto all’Uruguay, e anche al Cile, sul quale sperava di poter recuperare due punti in caso di successo in appello da parte della Bolivia. L’Uruguay ha un punto in più e un calendario più favorevole: dopo l’Argentina, affronterà il Paraguay, il Venezuela e la Bolivia.
Una delle principali novità dell’Argentina rispetto al recente passato è che il nuovo commissario tecnico Jorge Sampaoli, l’anno scorso allenatore del Siviglia, ha convocato Mauro Icardi confermando una predisposizione positiva nei confronti dell’attaccante dell’Inter già emersa in occasione delle scorse amichevoli dell’Argentina contro Brasile e Singapore. Si tratta di una scelta rilevante, non solo di forma (diminuisce il sospetto che Icardi fosse escluso per ragioni extracalcistiche) ma soprattutto di sostanza: Icardi è al momento l’attaccante argentino più in forma in circolazione, e insieme a Messi e Dybala – per quanto la loro compatibilità tattica sia potenziale e tutta da comprovare – formerebbe il tridente d’attacco più forte al mondo, peraltro sostenuto da due eccezionali centrocampisti come Lucas Biglia e Angel Di Maria.
Nell’Uruguay non è ancora chiaro se Luis Suarez scenderà in campo oppure no. Dato inizialmente come indisponibile a causa di un infortunio al ginocchio destro, è stato convocato a sorpresa e non è escluso che la sua guarigione sia stata più rapida del previsto. Dovesse non essere pronto a giocare – come tuttora appare più probabile – ad accompagnare Cavani in attacco sarebbe Cristhian Stuani, il centravanti in gran forma del Girona, autore dei due gol segnati all’Atletico Madrid nella prima giornata (la partita è finita 2-2, e nel primo tempo Stuani era andato vicino a segnarne un terzo).
In conferenza stampa anche Sampaoli ha annunciato di avere ancora qualche dubbio di formazione, in difesa, e di voler decidere se schierare Fazio o Mascherano solo all’ultimo momento. Fazio darebbe più sicurezza sul gioco aereo, quindi sarebbe utilissimo contro attaccanti come Stuani e Cavani; ma la sua prestazione contro l’Inter sabato scorso è stata pessima, e un attaccante rapido come Suarez – il cui gioco, più di quello di Stuani o Cavani, è assimilabile a quello di Icardi – potrebbe creargli molte difficoltà. A centrocampo mancherà sicuramente Banega, squalificato, e il suo posto potrebbe essere occupato dall’ex Roma Paredes o da Guido Pizarro, appena arrivato dal Tigres e già titolare nel Siviglia di Eduardo Berizzo.
È la prima partita di qualificazione al Mondiale che l’Argentina giocherà con Sampaoli in panchina. Dopo la deludente sconfitta per 2-0 in Bolivia nella scorsa giornata, l’Argentina ha la necessità di ottenere i tre punti attaccando senza sosta e senza prestare particolare attenzione alla fase difensiva, un tipo di approccio peraltro molto consono alle inclinazioni tattiche di Sampaoli. Ma si tratta anche, almeno teoricamente, del genere di partita che lascia all’Uruguay la possibilità di esprimere proprio la parte migliore del propio gioco, quello basato su difesa, rilancio e contrattacco.
Le probabili formazioni:
URUGUAY: Muslera; Maxi Pereira, Godin, Gimenez, Martin Caceres; Carlos Sanchez, Arevalo Rios, Vecino, Cristian Rodriguez; Cavani, Stuani (o Suarez).
ARGENTINA: Romero; Mercado, Mascherano (o Fazio), Otamendi; Lautaro Acosta, Guido Pizzarro, Lucas Biglia, Di Maria; Messi, Dybala, Icardi.
Da quando Adenor Leonardo Bacchi, detto Tite, ha preso il posto di Dunga come allenatore a giugno dell’anno scorso, il Brasile è progressivamente diventato una squadra formidabile. Nel torneo di qualificazione al Mondiale del 2018 – in cui si trovava al sesto posto in classifica, dopo sei giornate – ha vinto otto partite su otto (24 punti), con ventiquattro gol segnati e soltanto due subiti. Ha ormai ottenuto matematicamente la qualificazione, e dal ritiro della nazionale provengono soltanto fotografie e filmati di giocatori totalmente rilassati e sereni, condizione che tradizionalmente permette loro di giocare ancora meglio.
La traiettoria dell’Ecuador è stata opposta rispetto a quella del Brasile: dopo un inizio di torneo molto positivo e incoraggiante, una lunga serie di risultati negativi ha portato la nazionale allenata da Gustavo Quinteros a occupare il sesto posto, con possibilità di qualificazione ormai alquanto limitate. Dopo il Brasile, dovrà giocare contro Perù, Cile e Argentina. E già contro il Brasile ci saranno numerose assenze, soprattutto in difesa: Luis Caicedo è squalificato, e Angel Mena, Arturo Mina ed Erazo sono infortunati.
Nel Brasile l’unica differenza rispetto alla formazione titolare più recente potrebbe essere la presenza di Willian al posto di Coutinho, che è stato convocato ma è ancora in fase di recupero da un infortunio. Purtroppo per l’Ecuador il fatto che il Brasile sia già matematicamente qualificato non rende affatto meno impegnativa la partita: per molti calciatori della nazionale brasiliana, da qui alla fine delle qualificazioni, le partite saranno una delle poche occasioni a disposizione per dimostrare a Tite di meritare la convocazione definitiva e, possibilmente, un posto da titolare al prossimo Mondiale.
Le probabili formazioni:
BRASILE: Alisson; Dani Alves, Marquinhos, Miranda, Marcelo; Casemiro, Paulinho, Renato Augusto; Willian, Neymar, Gabriel Jesus.
ECUADOR: Banguera; Achillier, Cristian Ramirez, Arboleda, Enner Valencia; Quinonez, Noboa, Antonio Valencia, Cazares, Marcos Caicedo; Felipe Caicedo (o Fidel Martinez).
In seguito alla recente conferma in appello delle sconfitte a tavolino contro Cile e Perù, da altamente improbabile la qualificazione della Bolivia al prossimo Mondiale è diventata impossibile. Ha ancora qualche speranza il Perù, prossimo avversario della Bolivia nella quindicesima giornata, ma si tratta comunque di possibilità molto remote e comunque vincolate alla necessità di ottenere un buon risultato nelle prossime quattro partite, due delle quali il Perù dovrà giocarle contro nazionali nettamente superiori (Argentina e Colombia).
Il Perù sarà privo del portiere titolare Pedro Gallese, che si è infortunato da pochi giorni, e anche del suo attaccante di riferimento, Paolo Guerrero, squalificato. Sono inoltre squalificati i centrocampisti Aldo Corzo e Renato Tapia.
Nelle prossime due partite, nonostante non ci sia più in palio alcuna speranza di qualificazione, c’è comunque da aspettarsi dai giocatori della Bolivia un impegno significativo principalmente motivato dall’orgoglio. Il Perù e il Cile, avversario di martedì prossimo, sono proprio le due nazionali che a settembre dello scorso anno sollevarono la questione denunciando alla FIFA l’irregolarità della partecipazione di Nelson Cabrera alle partite Bolivia-Perù (2-0) e Cile-Bolivia (0-0).
Le probabili formazioni:
PERÙ: Caceda; Advincula, Alberto Rodriguez, Christian Ramos, Trauco; Yotun, André Carrillo, Edison Flores, Pedro Aquino; Jefferson Farfan, Raul Ruidiaz.
BOLIVIA: Lampe; Raldes, Bejarano, Cuellar, Luis Haquin, Jorge Flores; Wayar, Jhasmani Campos, Justiniano; Juan Eduardo Fierro, Gilbert Alvarez.
Questo contenuto è stato modificato 1 Settembre 2017 08:15
Messaggio strappalacrime per Sinner, il campione azzurro colpisce di nuovo nel segno. Ecco le parole…
Milan-Juventus è una partita valida per la tredicesima giornata di Serie A e si gioca…
Parma-Atalanta è una partita della tredicesima giornata di Serie A e si gioca sabato alle…
Verona-Inter è una partita della tredicesima giornata di Serie A e si gioca sabato alle…
Premier League, l'Arsenal cercherà di mettere fine ad un digiuno di vittorie che in campionato…
Bundesliga, obbligate a vincere Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund: il distacco dal Bayern Monaco capolista…