In questo post trovate analisi, probabili formazioni e pronostici per tre delle sei partite della seconda giornata di Serie A che si giocheranno alle 20:45.
In questo post trovate analisi, probabili formazioni e pronostici per tre delle sei partite della seconda giornata di Serie A che si giocheranno alle 20:45.
Ancora una volta il Chievo si è reso protagonista di un grande avvio di campionato: dopo avere battuto l’anno scorso in casa l’Inter, stavolta è toccato all’Udinese sconfitta a domicilio. Il Chievo ha saputo approfittare – in modo simile a quello della passata stagione contro l’Inter spaesata a livello tattico per il tardivo arrivo di De Boer al posto di Mancini – delle incertezze dell’Udinese, penalizzata da alcuni infortuni e soprattutto dagli errori del giovane portiere Scuffet, promosso titolare ma colpevole su entrambi i gol.
Qui del resto lo avevamo scritto che l’obiettivo dell’allenatore Maran e della dirigenza era quello di iniziare il campionato molto bene come fatto nelle ultime due stagioni, per mettersi subito al sicuro e lontano dalla zona retrocessione. Per farlo il Chievo sta puntando sulla continuità, cambiando pochissimi calciatori di stagione in stagione e affidandosi soprattutto all’esperienza di alcuni “senatori”. In modo particolare la difesa con Sorrentino in porta, Cacciatore, Dainelli, Cesar, Gamberini e Gobbi ha un’età media altissima, e il punto di domanda è se come l’anno scorso ci sarà poi un crollo nel girone di ritorno, che diventerebbe difficile da gestire in caso di “falsa partenza”. Un anno di età in più potrebbe pesare in negativo sul rendimento di alcuni calciatori, e lo stesso vale in attacco per Pellissier. Il Chievo non è però stato del tutto immobile sul mercato, e ci sono due nuovi arrivi di prospettiva come Gaudino e Garritano, più Pucciarelli che sarà molto utile in fase di avvio del pressing, molto importante per Maran.
Ora però il Chievo avrà un compito più difficile perché di fronte si troverà una squadra molto organizzata a livello tattico e vogliosa di rifarsi dopo il deludente pareggio in casa contro la Spal: la Lazio cercherà di tornare ai livelli della finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus per centrare i primi tre punti stagionali.
L’anno scorso Chievo e Lazio si affrontarono al “Bentegodi” alla terza giornata di campionato e la partita finì uno a uno: un esito simile appare probabile anche stavolta, la Lazio ha una migliore tecnica individuale ma battere la squadra di Maran non è mai facile e Simone Inzaghi deve fare pure i conti con alcune assenze di rilievo. Lucas Leiva dovrebbe recuperare e tornare titolare nel posto che fu di Biglia, ceduto al Milan (rispetto all’argentino è però meno abile in fase di impostazione) ma in avanti mancherà Felipe Anderson, fondamentale per dare fantasia e imprevedibilità visto anche il fatto che Keita è fuori rosa. La Spal ha dimostrato che con una buona attenzione a livello difensivo si può limitare l’attacco della Lazio, in questo momento troppo dipendente da Immobile. Il Chievo è una delle migliori squadre di Serie A per continuità nel pressing e per organizzazione difensiva, l’under 2.5 è da provare per tutti questi motivi.
Probabili formazioni
CHIEVO: Sorrentino, Cacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi, Castro, Radovanovic, Hetemaj, Birsa, Inglese, Pucciarelli.
LAZIO: Strakosha, Wallace, De Vrij, Radu, Basta, Parolo, Lucas Leiva, Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Lulic, Immobile.
Il Crotone ha perso 3-0 la prima partita in casa, ma ha tutte le attenuanti del caso. Uscire sconfitti dalla sfida contro il Milan rinforzato quest’estate e candidato alla vittoria dello Scudetto può anche starci, soprattutto se dopo pochi minuti si è costretti a giocare in dieci contro undici e in svantaggio di un gol segnato su calcio di rigore. Il campionato del Crotone inizia realmente da questa seconda giornata in cui affronterà il Verona, e qui sì i punti saranno molto importanti perché l’avversaria potrebbe essere una delle altre squadre a ritrovarsi a fine stagione in lotta per la salvezza.
Il Crotone dopo la clamorosa rimonta salvezza dello scorso anno parte con qualche vantaggio in più rispetto alla passata stagione: ha già esperienza della massima serie, potrà giocare allo stadio “Ezio Scida” fin dalle prime giornate (l’anno scorso con l’impianto non a norma fu costretto a trasferirsi nella lontana Pescara, stavolta gioca le prime due partite di fila in casa) e ha lo stesso allenatore, Nicola, che dopo avere dato un buon gioco difensivo è riuscito col passare del tempo a migliorare anche l’attacco. La cessione di Falcinelli priva il Crotone di 13 gol del passato campionato, ma in sua sostituzione è arrivato il valido Budimir, protagonista della promozione in Serie A di due anni fa e avvantaggiato dal fatto di conoscere bene l’ambiente. Le conferme di Cordaz, Ceccherini, Martella, Rohden, Barberis, Trotta e Tonev fanno ben sperare, tra i nuovi c’è Izco che ha già dimostrato di potere giocare su buoni livelli in Serie A. L’addio più doloroso è stato forse quello di Ferrari, è tutto da verificare se Cabrera o Ajeti o chi per loro riuscirà a ereditarne con successo la leadership al centro della difesa.
Proprio la difesa con la leggerezza costata dopo pochi minuti espulsione e calcio di rigore in favore del Milan è il principale punto di domanda per la nuova stagione del Crotone. Se è vero che nel gioco di Nicola è tutta la squadra ad assicurare la copertura difensiva, il valore complessivo dei centrali titolari sembra più basso dell’anno passato e forse ci sarebbe da agire sul mercato.
Anche per il Verona, come per il Crotone, il campionato vero e proprio inizia alla seconda giornata: troppo forte e organizzato il Napoli per pensare di fare risultato all’esordio. La sconfitta per tre a uno è stata meritata e ha evidenziato i problemi difensivi che Pecchia si porta dietro dallo scorso campionato e che potrebbero pesare in negativo anche in questa partita. I terzini Romulo e Souprayen tendono a salire troppo e a lasciare spazi per le ripartenze avversarie, per la squadra è complicato mantenere il giusto equilibrio schierando contemporaneamente tre calciatori offensivi come Cerci, Pazzini e Verde. Molto dipenderà dalle giocate di questi attaccanti e dal rendimento di Bessa, centrocampista completo, uno dei protagonisti della promozione dello scorso anno. Nel dubbio viste le carenze difensive delle due squadre e il modulo offensivo del Verona conviene puntare sul “gol”.
Probabili formazioni
CROTONE: Cordaz, Faraoni, Ajeti, Cabrera, Martella, Rohden, Izco, Barberis, Stoian, Trotta, Budimir.
VERONA: Nicolas, Romulo, Caceres, Heurtaux, Souprayen, Valoti, Buchel, Bessa, Cerci, Pazzini, Verde.
L’allenatore della Fiorentina Pioli probabilmente non vede l’ora che arrivi la sosta per le nazionali e che si chiuda finalmente il calciomercato, che in questa estate ha senza dubbio più tolto che dato alla squadra viola, indebolita rispetto alla passata stagione. Le cessioni sono state numerose, alcune delle quali molto pesanti: la squadra è stata rivoluzionata e il nuovo allenatore Pioli avrà bisogno di tempo per mettere le cose a posto. La principale garanzia al momento è rappresentata proprio dall’allenatore che nelle ultime stagioni ha dimostrato di essere molto preparato a livello tattico e di sapere dare un gioco offensivo e proficuo alle sue squadre.
Sono andati via da Firenze alcuni titolari fissi della passata stagione (Tatarusanu, Gonzalo Rodriguez, Bernardeschi, Borja Valero, Vecino, Ilicic e Kalinic) e tra i nuovi arrivati non si intravedono fenomeni: la speranza dei tifosi è che gli stranieri Gaspar, Vitor Huho, Veretout ed Eysseric riescano subito ad ambientarsi, che Chiesa continui a migliorare a vista d’occhio, che Benassi si trasformi in un centrocampista offensivo col vizio del gol, che Saponara torni quello dell’Empoli e che Simeone spacchi le porte avversarie. Ci sono un po’ troppe incognite, la netta sconfitta per tre a zero subita in casa dell’Inter ha confermato che per il momento c’è poco da stare allegri, e forse servirebbe qualche altro rinforzo di qualità per provare a fare un campionato quanto meno dignitoso.
I rientri di Chiesa e Badelj rispetto alla sconfitta subita contro l’Inter e l’impatto positivo a centrocampo del nuovo arrivato Veretout (ha preso un palo contro l’Inter e ha segnato in amichevole contro il Real Madrid) danno qualche possibilità in più di centrare un risultato positivo contro la Sampdoria, altra squadra che per il momento appare indebolita rispetto alla passata stagione. La vittoria all’esordio, ottenuta tra l’altro in rimonta, è stata propiziata anche dall’inesperienza dei neopromossi del Benevento: le cessioni di Skriniar, Bruno Fernandes e soprattutto di Muriel e quella prossima di Schick hanno privato la squadra di quattro calciatori che avevano contribuito ai successi dello scorso anno e che sarà molto difficile rimpiazzare. La difesa resta forse il reparto meno competitivo: se Ferrari potrebbe essere un sostituto all’altezza di Skriniar, ci sono dei dubbi sulla tenuta difensiva dei terzini Sala e Murru che potrebbero però dare un buon contributo quando ci sarà da attaccare. La garanzia è rappresentata dalla continuità nel gioco offensivo e palla a terra del confermato allenatore Giampaolo, dalla qualità e dai piedi buoni dei centrocampisti Torreira, Praet e Linetty, e dal potenziale dei nuovi arrivati Ramirez sulla trequarti e Caprari in attacco, anche se Muriel e Schick erano di un livello più alto.
Difficile sbilanciarsi più di tanto sui segni “1X2” viste le attuali difficoltà della Fiorentina, lo stile di gioco dei due allenatori fa propendere per il “gol”: l’anno scorso Giampaolo diede una grande amarezza a Pioli vincendo 2-1 con la Sampdoria a San Siro contro l’Inter lanciata nella rincorsa alla Champions League, e che dopo quella sconfitta crollò senza riuscire nemmeno a qualificarsi per l’Europa League.
Probabili formazioni
FIORENTINA: Sportiello, Mario Gaspar, Pezzella, Astori, Olivera, Badelj, Veretout, Benassi, Eysseric, Chiesa, Simeone.
SAMPDORIA: Puggioni, Sala, Silvestre, Regini, Murru, Barreto, Torreira, Praet, Ramirez, Quagliarella, Caprari.
Questo contenuto è stato modificato 26 Agosto 2017 10:16
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