Domenica sera al "Bernabeu" il Real Madrid di Zidane affronta il Valencia, una squadra che sta cercando, con un allenatore molto in gamba, di riprendersi dopo stagioni di grandi delusioni (forse Kondogbia e Murillo titolari da subito). Le altre partite sono Eibar-Athletic Bilbao, Espanyol-Leganes e Getafe-Siviglia.
Domenica sera al “Bernabeu” il Real Madrid di Zidane affronta il Valencia, una squadra che sta cercando, con un allenatore molto in gamba, di riprendersi dopo stagioni di grandi delusioni (forse Kondogbia e Murillo titolari da subito). Le altre partite sono Eibar-Athletic Bilbao, Espanyol-Leganes e Getafe-Siviglia.
Giovedì scorso l’Athletic Bilbao ha battuto 1-0 il Panathinaikos nella partita di ritorno dei playoff di Europa League, dopo aver vinto anche all’andata ad Atene per 3-2. A giudicare dall’impegno dei calciatori e dalla partecipazione di pubblico al “San Mamés”, viene da pensare che l’Athletic si sia già messo in doppia modalità, per tentare di gestire al meglio le forze in questa prima parte della stagione. Domenica scorsa, in campionato, ha pareggiato 0-0 contro il Getafe, lasciando in panchina Aritz Aduriz. Giovedì invece ha giocato una gran partita, sfruttando i consueti punti di forza della squadra: lanci lunghi, gioco areo e velocità degli esterni.
Il gol segnato da Muniain al ventesimo è una prova evidente di quanto sia preziosa per l’Athletic Bilbao la presenza di Aritz Aduriz in attacco, e non soltanto per i gol che segna.
E servirà un Athletic Bilbao in versione Europa League, per provare a portare via un buon risultato dallo stadio “Ipurúa” nella partita della seconda giornata di campionato. Per il momento l’Eibar ha confermato di aver mantenuto il buon stato di forma del girone di ritorno del campionato scorso. Domenica in trasferta ha battuto 1-0 il Malaga, grazie a un gol di testa segnato da Charles Dias (ceduto proprio dal Malaga durante il mercato estivo).
Sulla fascia destra nell’Athletic Bilbao stavolta dovrebbe giocare Lekue, dal momento che De Marcos ha subìto un lieve infortunio al ginocchio. È tornato a disposizione anche Raul Garcia, che contro il Panathinaikos era assente per un’influenza. Sulla fascia opposta nell’Eibar dovrebbe essere confermata la titolarità del giapponese Takashi Inui, che sta giocando molto bene in fase di possesso palla ma è ancora un po’ impreciso al momento dell’ultimo passaggio.
Le probabili formazioni:
EIBAR: Marko Dmitrovic; Capa, Paulo Oliveira, Ramis, José Angel; Joan Jordan, Dani Garcia, Takashi Inui, Ruben Pena (Alejo); Kike Garcia, Enrich (o Charles Dias).
ATHLETIC BILBAO: Kepa; Lekue, Unai Nunez, Laporte, Balenziaga; Vesga, Benat; Raul Garcia, Muniain, Williams; Aduriz.
Sabato scorso al “Ramón Sánchez-Pizjuán” l’Espanyol ha pareggiato 1-1 contro il Siviglia, giocando con buona concentrazione in difesa e molta predisposizione al contrattacco. Leo Baptistao ha giocato una gran partita, ha segnato un gol, e altri due avrebbe potuto segnarli facilmente se non fosse stato per gli ottimi interventi del portiere avversario. Insieme a Gerard Moreno forma una coppia d’attacco in grado di segnare a qualsiasi squadra della Liga spagnola, e toccherà fare molta attenzione al “Cornellà-El Prat”.
Il vantaggio dell’Espanyol è determinato anche dall’aver mantenuto il suo esperto allenatore Quique Sánches Flores, oltre ad aver mantenuto stile di gioco e “ossatura” della squadra dell’anno scorso. Da questo punto di vista la mossa più intelligente sul mercato è stata quella di riscattare calciatori in prestito che già si erano perfettamente integrati nella formazione titolare, come il portiere Diego Lopez e l’esterno sinistro Pablo Piatti, peraltro entrambi giocatori di lunga esperienza nel calcio spagnolo.
Il Leganés viene da un risultato molto positivo alla prima di campionato: ha battuto 1-0 l’Alavés, che però quest’anno sembra essersi molti indebolito. Il Leganés no ha combinato moltissimo, nel mercato estivo, e piuttosto ha badato a non farsi scappare i migliori titolari della scorsa stagione (Szyamanowski su tutti). Tra le squadre di bassa classifica rimane tuttavia una delle meno attrezzate per giocare in prima divisione, e ottenere la salvezza anche quest’anno sarà più difficile, considerando la qualità e l’esperienza di alcune squadre neopromosse (Levante e Getafe hanno giocato in prima divisione per molto tempo).
Le probabili formazioni:
ESPANYOL: Pau López; Javi Lopez, David Lopez, Naldo, Aaron Martin; Marc Roca, Fuego, Piatti, Jurado; Gerard Moreno, Baptistao.
LEGANÉS: Cuellar; Diego Rico, Mantovani, Munoz, Zaldua; Ruben Perez, Eraso; Gabriel Pires, Omar Ramos, Szyamanowski; Miguel Angel Guerrero.
Sabato scorso nella prima giornata di campionato anche il Siviglia, come l’Athletic Bilbao, sembra aver risentito dei precoci impegni di coppa e della precedente trasferta in Turchia contro il Basaksehir, battuto 2-1. Ha pareggiato 1-1 in casa contro l’Espanyol una partita che si supponeva fosse ampiamente in grado di vincere. Ha subìto un gol molto ingenuo a causa di un brutto errore di N’Zonzi in fase di possesso palla, e alcuni giocatori hanno inoltre mostrato un nervosismo eccessivo e immotivato. Banega, che in queste prime partite sta giocando da titolare (e anche bene), è stato espulso nel secondo tempo per aver rivolto all’arbitro un’offesa evidentemente grave abbastanza da rendere appropriata una squalifica di due giornate.
Giovedì scorso, nella partita di ritorno contro il Basaksehir, il Siviglia è sceso in campo con una formazione diversa, con Joaquin Correa, Navas e Ben Yedder in attacco, e ha pareggiato 2-2, riuscendo così a ottenere la qualificazione alla fase a gironi di Champions League. È uscito un po’ acciaccato N’Zonzi, che non è stato convocato per la partita della seconda giornata di campionato, contro il Getafe; e nemmeno il difensore titolare Pareja sta benissimo, e non è escluso che Berizzo valuti di lasciarlo a riposo. L’aspetto che suggerisce comunque un certo ottimismo sulle possibilità del Siviglia di ottenere la prima vittoria stagione è il buon stato di forma già mostrato da alcuni giocatori acquistati da poco. Nolito sembra essersi perfettamente integrato negli schemi di gioco (e c’era da aspettarselo, venendo lui da una lunga esperienza con Berizzo nel Celta Vigo). E Luis Muriel contro l’Espanyol è stato solo sfortunato: non ha segnato ma ha colpito un palo, e in generale ha giocato con grande spirito di sacrificio e confermando le sue eccezionali doti atletiche e tecniche.
Il primo risultato ottenuto dal Getafe dopo il ritorno in prima divisione è stato molto positivo, considerando lo stadio che gli è toccato alla prima giornata: ha pareggiato 0-0 al “San Mamés” contro l’Athletic Bilbao. Dopo aver segnato un gol probabilmente regolare ma non convalidato dall’arbitro nei primi minuti, il Getafe però non ha praticamente combinato più niente, e anzi ha subìto per lunghi tratti il gioco dell’Athletic, penalizzato dall’assenza del suo attaccante titolare Aduriz (Inaki Williams ha sprecato numerose azioni d’attacco). Sarà inoltre privo, il Getafe, del suo esterno d’attacco Álvaro Jiménez, a causa della doppia ammonizione ed espulsione ricevuta nel secondo tempo della partita al “San Mamés”. E fino a ottobre continuerà a mancare per un’operazione alla spalla l’ex Liverpool Daniel Pacheco, l’altro esterno da cui il Getafe si aspetta molto.
Le probabili formazioni:
GETAFE: Guaita; Damian Suarez, Djené, Cala, Molinero; Fajr, Faycal Fajr; Ndiaye, Shibasaki, Portillo; Molina.
SIVIGLIA: Sergio Rico; Corchia, Kjaer (o Pareja), Lenglet, Escudero; Pizarro, Ganso, Krohn-Dehli; Nolito, Correa, Muriel.
Gli effetti positivi della nuova gestione dell’allenatore Marcelino nel Valencia sono emersi anche nella prima giornata di campionato, oltre che nelle precedenti amichevoli stagionali. Al “Mestalla” il Valencia è riuscito a battere 1-0 una squadra imprevedibile e pericolosa come il Las Palmas. Ha sprecato qualche occasione di troppo, e su questo Marcelino dovrà ancora lavorare molto; ma ormai tra tutti i giocatori in campo si vede uno spirito di squadra e una predisposizione al sacrificio – perfettamente incarnati da Simone Zaza, per dirne uno – la cui assenza è stata a lungo il principale punto debole del Valencia degli ultimi anni, sia con Neville allenatore che poi con Prandelli.
Nella settimana appena trascorsa, come noto, il Valencia ha ceduto in prestito il terzino destro Joao Cancelo, il cui sostituto più probabile continuerà a essere Martin Montoya. In cambio ha avuto in prestito Jeison Murillo e Geoffrey Kondogbia, due giocatori che potrebbero obiettivamente rafforzare il reparto difensivo del Valencia. Il posto da titolare di Murillo sembra essere abbastanza certo: i centrali sono da tempo uno dei punti deboli del Valencia, e Murillo ha già avuto in Spagna un’esperienza ben più lunga e gratificante (con Granada e Las Palmas) di quella breve e deludente avuta in Italia. Kondogbia ha giocato una sola stagione in Spagna, con il Siviglia nel 2012, ma al Valencia potrebbe tornare molto utile – come già dichiarato da Marcelino – sia in un ruolo simile a quello di N’Zonzi nel Siviglia sia nel ruolo di mediano difensivo classico, soluzione che lascerebbe al capitano Dani Parejo ancora più spazio e libertà di iniziativa.
La trasferta di domenica sera al “Bernabeu”, per quanto proibitiva, sarà comunque un’occasione utile per registrare eventuali ulteriori progressi nel processo di reinserimento del Valencia tra le grandi del calcio spagnolo. È il genere di “grandi sfide” in cui il Valencia ha spesso continuato a fare bella figura anche in questi ultimi anni molto difficili, ritrovando motivazioni completamente assenti nelle partite contro le “piccole”. Né il Real Madrid – che in questo momento è una squadra di un altro livello – potrà permettersi di sottovalutare l’avversario.
Mancherà ancora Cristiano Ronaldo, al secondo dei quattro turni di squalifica ricevuti per la spinta all’arbitro nella recente partita di Supercoppa contro il Barcellona. E ci saranno due rilevanti assenze tra i centrali – Sergio Ramos, squalificato, e Varane, infortunato – che probabilmente costringeranno Zidane ad affidarsi all’ex canterano Marcos Llorente, l’anno scorso in prestito all’Alavés. Si tratta di un calciatore di grande prospettiva e di grande tecnica, tra i più apprezzati Under 21 spagnoli in circolazione, ma le sue non rare incertezze in fase difensiva hanno spesso indotto i suoi allenatori a schierarlo nel ruolo di mediano avanzato (quello di Casemiro, più o meno), per ridurre i rischi e limitare molto le azioni avversarie a centrocampo.
Le probabili formazioni:
REAL MADRID: Keylor Navas; Carvajal, Nacho Fernandez, Marcos Llorente, Marcelo; Casemiro, Kroos, Modric; Isco, Bale, Benzema.
VALENCIA: Neto; Montoya, Vezo, Murillo, Gayá; Kondogbia, Parejo, Soler, Nacho Gil (o Medrán); Rodrigo Moreno, Zaza.
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