Ricomincia la Liga spagnola: i pronostici, le probabili formazioni e le ultime cose da sapere riguardo Leganés-Alavés e Valencia-Las Palmas, le prime due partite della prima giornata.
LEGANÉS – ALAVÉS | venerdì ore 20:15
Alla sua prima esperienza nella Liga spagnola, nella stagione passata il Leganés è riuscito a ottenere una salvezza relativamente tranquilla battendo una concorrenza rappresentata da squadre con più storia in prima divisione. La principale buona notizia è che molti dei giocatori fondamentali della stagione passata – El Zhar, Szyamanowski e Diego Rico, così come l’allenatore Asier Garitano – non sono andati via. In più sono stati acquistati a titolo definitivo il difensore Ezequiel Munoz, ex Genoa e Palermo, il ventottenne difensore centrale Mauro dos Santos, ex Eibar, il ventottenne greco Dimitrios Siovas dall’Olympiacos, e un promettente mediano spagnolo, Gerard Gumbau, cresciuto nelle giovanili del Girona e poi nella cantera del Barcellona.
Gumbau va ad aggiungersi a una rosa già abbastanza piena di mediani di copertura. Di questi mediani, per almeno tre settimane, non farà parte il valenciano David Timor, che si è infortunato in allenamento all’inizio di questa settimana. La difesa è il reparto su cui il Leganés ha cercato di lavorare molto, principalmente con l’acquisto di Munoz e di Mauros Dos Santos. Ma un “acquisto” ancora più importante potrebbe rivelarsi quello del portiere Jon Ander Serantes, già titolare nella passata stagione prima che un grave infortunio lo rendesse indisponibile per un lungo tempo. Per non correre altri rischi del genere il Leganés ha preso anche Ivan Cuellar dallo Sporting, un portiere con una certa esperienza: dovrebbe cominciarla lui, la stagione, considerando che Serantes manca da molto tempo e non è ancora in forma perfetta. Per quanto riguarda l’attacco, dall’Athletic Bilbao è tornato a titolo gratuito Javi Eraso, già al Leganés per due stagioni tra il 2013 e il 2015: è un trequartista con buone qualità ma nell’Athletic era ostruito dall’abbondanza di giocatori migliori di lui in quel reparto.
L’ultima partita amichevole giocata dal Leganés non è andata benissimo: qualche giorno fa ha perso 3-0 contro il Toledo, e in precedenza aveva perso un’altra amichevole anche in trasferta contro il Valladolid (1-0). È giusto però far notare che in queste partite Garitano ha cercato di compiere molti cambi per non affaticare troppe i probabili titolari della prima giornata di campionato, che il Leganés giocherà contro l’Alavés, un’altra squadra promossa due stagioni fa ma capace di raggiungere, in quella scorsa, traguardi ben più gratificanti (finale di Coppa del Re e nono posto in campionato).
Ripetere i risultati della passata stagione non sarà semplice per l’Alavés. Nel mercato estivo ha ceduto o restituito molti dei giocatori più forti della rosa – Theo Hernández, Camarasa, Feddal, Edgar Mendez, Marcos Llorente, Deyverson – e ha perso anche il suo esperto allenatore Mauricio Pellegrino, passato al Southampton. L’Alavés potrebbe non perdere la sua inclinazione al gioco difensivo ben strutturato ma, senza Pellegrino, l’equilibrio tattico della passata stagione potrebbe essere difficile da ripristinare del tutto. Al suo posto la società ha preso l’argentino Luis Zubeldía, trentaseienne allenatore argentino con qualche esperienza – non sempre positiva – nel calcio sudamericano.
Tra gli acquisti più importanti compiuti dall’Alavés nel mercato estivo ci sono da segnalare quelli del ventitreenne difensore cileno Guillermo Maripán, arrivato dall’Universidad Católica, e quello del ghanese Mubarak Wakaso, ex Granada con buone qualità ma tremendamente discontinuo. Sono arrivati anche il centrocampista centrale spagnolo Tomás Pina, ex Villarreal ora in prestito dal Club Brugge, e il venticinquenne attaccante spagnolo Rubén Sobrino, acquistato a titolo definitivo dopo la scorsa mezza stagione in prestito dal Manchester City. Anche il difensore Rodrigo Ely è stato acquistato a titolo definitivo, dopo la mezza stagione scorsa in prestito dal Milan: è una presenza comunque utile, insieme a quella del nuovo acquisto Maripán, dal momento che uno dei centrali titolari, Victor Laguardia, sarà assente fino a gennaio a causa di un grave infortunio al ginocchio.
L’impressione generale è che nel calciomercato estivo l’Alavés ci abbia rimesso qualcosa, e che la rosa sia meno promettente rispetto a quella della passata stagione. In più ha perso un allenatore molto apprezzato l’anno scorso per aver saputo individuare e poi sfruttare grandi qualità in molti giocatori tecnicamente mediocri. Per quello che contano le partite amichevoli, durante l’estate l’Alavés ne ha pareggiate quattro delle ultime cinque (tra questi pareggi c’è anche un 1-1 recente proprio contro il Leganés, che poi ha vinto ai rigori). C’è anche stato un po’ di nervosismo di troppo, in un derby: una partita “amichevole” pareggiata 2-2 contro l’Athletic Bilbao è stata interrotta del tutto, a causa dell’indisciplinatezza mostrata da alcuni giocatori. Per il difensore Alexis Ruano, per esempio, è prevista una lunga squalifica a causa di una sua reazione contro l’arbitro dopo un’espulsione.
Tra i giovani da tenere d’occhio nell’Alavés, che abbiano qualche possibilità di diventare titolari nel corso della stagione, ci sono Enzo Zidane – ceduto dal Real Madrid ma con una clausola di riacquisto – e il diciannovenne attaccante bosniaco Ermedin Demirovic, proveniente dalle giovanili del Lipsia e dell’Amburgo. Per entrambi le probabilità di giocare dipendono molto dal rendimento degli attaccanti Christian Santos e Sobrino, che dovrebbero partire come attaccanti titolari (sacrificando una punta, Zidane può giocare da trequartista in un 4-2-3-1).
Tenendo conto delle perplessità riguardo il rendimento dei due attacchi, Leganés-Alavés si presenta come una partita da non moltissimi gol. Nell’Alavés, che si è indebolito molto, il reparto più affidabile dovrebbe rimanere la difesa: la porta è ancora sorvegliata da Pacheco, uno dei migliori portieri della passata stagione.
Le probabili formazioni:
LEGANÉS: Cuellar; Diego Rico, Mauro Dos Santos (o Mantovani), Munoz, Zaldua (o Bustinza); Ruben Perez, Erik Moran (o Gumbau); Eraso, El Zhar (o Omar Ramos), Szyamanowski; Miguel Angel Guerrero.
ALAVÉS: Pacheco; Vigaray, Ely, Maripan, Alfonso Pedraza; Manu Garcia, Wakaso, Burgui, Ibai Gomez; Christian Santos, Sobrino.
VALENCIA – LAS PALMAS | venerdì ore 22:15
Dopo aver raddrizzato un’altra annata negativa – ma solo grazie all’intervento dell’allenatore ad interim Voro e agli inserimenti di Carlos Soler, Simone Zaza e Fabian Orellana – il Valencia comincia questa stagione con un nuovo allenatore, Marcelino, probabilmente il migliore a passare da quella panchina nelle ultime due tribolate stagioni. Rimasto senza lavoro dopo lo scontro con il Villarreal all’inizio della passata stagione, Marcelino ha mantenuto un indice di gradimento piuttosto alto con numerosi club europei, per i successi ottenuti e per il gioco praticato durante le tre stagioni alla guida del Villarreal. È un professionista molto apprezzato per la sua capacità di far “crescere” le proprie squadre, e questo ha permesso alla società di lavorare molto “in uscita”, senza troppi timori, per porre le basi di una necessaria rifondazione.
Sono stati ceduti due titolari in Sudamerica: il centrocampista Enzo Perez al River Plate e il portiere para-rigori Diego Alves al Flamengo (e il difensore Aderllan Santos è stato dato in prestito al San Paolo). È stata inoltre completata la “svendita” di giocatori alquanto deludenti, precedentemente pagati a carissimo prezzo: Negredo è stato venduto in Turchia, al Besiktas, e Pablo Piatti è passato all’Espanyol. Per quanto riguarda il mercato in entrata – a parte la riconferma di Orellana e Zaza, acquistati a titolo definitivo – dalla Juventus è arrivato anche Neto, che è il principale candidato al ruolo di portiere titolare considerando le cessioni di Diego Alves, Mathew Ryan e Yoel Rodriguez. Il Valencia aveva precedentemente acquistato anche il ventiduenne Nemanja Maksimovic, mediano titolare nella nazionale serba che vinse il Mondiale Under 20 nel 2015. Al momento, a quanto si legge in giro, sta trattando l’acquisto di Murillo e il prestito di Kondogbia dall’Inter e l’acquisto di Krychowiak dal PSG.
Il Las Palmas ha cambiato allenatore, come già si sapeva da metà della scorsa stagione (anche a questo fattore fu attribuito da alcuni commentatori il calo notevole delle prestazioni della squadra nel girone di ritorno). Quique Setién è passato al Betis ed è stato rimpiazzato dall’allenatore della seconda squadra, Manolo Márquez, dopo che l’iniziale accordo con l’ex Palermo Roberto De Zerbi non è stato perfezionato. Roque Mesa è passato allo Swansea. Nei giorni scorsi anche Kevin Prince Boateng ha rescisso il contratto, “per ragioni familiari”, ed è tornato in Germania.
È difficile prevedere che stagione sarà quella del Las Palmas: la politica dei prestiti a costo zero e degli acquisti a parametro zero quest’anno ha portato a Gran Canaria calciatori meno noti ma probabilmente più utili. Intanto è arrivato finalmente un buon portiere, il ventisettenne argentino Leandro Chichizola dallo Spezia, da anni uno dei migliori portieri di Serie B (e al Las Palmas un portiere decente serviva con urgenza).
Per l’attacco è arrivato in prestito dal Deportivo Maldonado, nota squadra di seconda divisione uruguaiana, il ventitreenne Jonathan Calleri, un centravanti italo-argentino che dopo una stagione eccezionale al Boca Juniors ha giocato non moltissimo in prestito al San Paolo e al West Ham, negli ultimi due anni, pur continuando a suscitare l’interesse di molti club europei. Quel modo umile e allo stesso tempo spensierato di sopportare la responsabilità di indossare la maglia del Boca a vent’anni induce ancora oggi molti osservatori a ritenere Calleri potenzialmente in grado di ritagliarsi uno spazio da protagonista nel panorama calcistico internazionale.
Tra le altre operazioni di mercato da segnalare c’è il ritorno di Vitolo, cresciuto proprio nelle giovanili del Las Palmas. Dopo le quattro ottime stagioni al Siviglia è stato acquistato dall’Atletico Madrid, che ora lo ha rigirato in prestito al Las Palmas fino a gennaio (quando scadrà il divieto di nuovi tesseramenti per l’Atletico). Ci sono poi alcuni giocatori provenienti dalla seconda squadra da seguire con interesse, benché siano al momento considerate riserve: il terzino sinistro Borja Herrera, il centrocampista Benito, il trequartista Carlos González e un attaccante alto e robusto, Erik Expósito.
Nel Valencia sarà assente per infortunio muscolare il terzino destro titolare Martín Montoya, assenza che molto probabilmente costringerà Marcelino a schierare l’inesperto Nacho Vidal. Joao Cancelo è stato convocato ma pare sia in trattative con altri club, tra cui l’Inter. Il Las Palmas parte sfavorito, secondo i bookmaker, ma è tra i più imprevedibili avversari che potessero capitare al Valencia alla prima giornata: le amichevoli prestagionali non sono andate affatto male (sei vittorie e due pareggi in otto partite, e venti gol segnati). Dal fatto che l’asticella rispetto alla stagione scorsa si sia abbassata e dal fatto che Manolo Márquez conosca bene diversi giocatori della rosa non è detto che il Las Palmas non riesca a trarre qualche vantaggio.
Le probabili formazioni:
VALENCIA: Neto; Nacho Vidal, Vezo, Garay (o Javi Jimenez), Gayá; Medrán, Parejo, Soler, Cancelo; Rodrigo Moreno, Zaza.
LAS PALMAS: Chichizola; David Simon (o Michel Macedo), Ximo Navarro, Bigas, Dani Castellano; Lemos, Tana, Fabio Gonzalez; Vitolo, Tana, Calleri.