Martedì sera alle 20:45 a Skopje, in Macedonia, il Real Madrid vincitore dell'ultima Champions League affronta il Manchester United - che ha trionfato in Europa League - nella finale di Supercoppa Europea: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.
Martedì sera alle 20:45 a Skopje, in Macedonia, il Real Madrid vincitore dell’ultima Champions League affronta il Manchester United – che ha trionfato in Europa League – nella finale di Supercoppa Europea: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.
La Supercoppa Europea che verrà assegnata questo martedì a Skopje, in Macedonia, vedrà in campo due delle squadre più blasonate al mondo: il Real Madrid si è qualificato per la terza Supercoppa Uefa in quattro stagioni vincendo la sua dodicesima Coppa dei Campioni il 3 giugno a Cardiff battendo 4-1 la Juventus. Il Real Madrid è così diventata la prima squadra a difendere il titolo nell’era della Champions League, oltre che la prima a vincere due Coppe dei Campioni consecutive dopo il Milan nel 1989 e 1990. Il Manchester United ha invece sconfitto l’Ajax col risultato di due a zero nella finale di Europa League giocata a Stoccolma lo scorso 24 maggio, diventando la quinta squadra a vincere tutte le coppe europee dopo i successi in Coppa dei Campioni (1968, 1999, 2008) e Coppa delle Coppe (1991).
Il Real Madrid proverà a diventare la prima squadra a vincere due Supercoppe Uefa consecutive dopo il Milan (1989 e 1990): sarebbe la quarta Supercoppa in assoluto (solo Milan e Barcelona a quota cinque ne hanno vinte di più) e sarebbe l’ottava vittoria di una squadra spagnola nelle ultime nove edizioni, a conferma del dominio delle squadre della Liga in campo europeo nell’ultimo decennio.
Il Real Madrid non ha ancora concluso tutte le proprie trattative di compravendita di calciatori nel mercato estivo, e gli incassi finora ottenuti dalle cessioni di Alvaro Morata (Chelsea), James Rodriguez (Bayern Monaco) e Danilo (Manchester City) lasciano un margine economico sufficiente a compiere almeno un grande acquisto (si parla di Kylian Mbappe del Monaco, ma ora chiaramente dopo la cessione di Neymar al Psg c’è anche il Barcellona). Al momento gli obiettivi di mercato già raggiunti sono calciatori giovani e con eccellenti prospettive di crescita professionale. Prima di tutto il Real ha preso dall’Atletico Madrid per 30 milioni di euro il diciannovenne terzino sinistro francese Theo Hernández, al termine della sua stagione in prestito all’Alavés: è stato uno dei calciatori più costanti del campionato scorso e tra i più contesi dalle grandi squadre già dal termine della stagione scorsa.
Gli altri due ottimi calciatori sono due mediani spagnoli, uno più difensivo e l’altro con qualità da trequartista. Il mediano difensivo è il ventiduenne Marcos Llorente, ex canterano del Real riscattato dopo la stagione in prestito all’Alavés (da non confondere con il centrale Diego Llorente, ex Malaga ceduto a titolo definitivo alla Real Sociedad). Il centrocampista offensivo è il nazionale spagnolo Under 21 Dani Ceballos, pagato 17 milioni al Betis dopo una stagione in cui ha mostrato le sue principali qualità: buona velocità e notevole intelligenza tattica nel gestire il pallone. Nella categoria “giovani promettenti” va inserito anche il ventenne attaccante spagnolo Borja Mayoral, di ritorno dopo la stagione in prestito al Wolfsburg.
Dopo la vittoria della Champions League per la seconda stagione consecutiva e dopo un meritato periodo di vacanza, il Real Madrid si è ripresentato in ritiro con Zinedine Zidane, confermato allenatore della squadra per la terza stagione consecutiva (è la seconda che comincia dall’inizio: nella prima prese il posto di Benitez a gennaio). Le prime amichevoli prestagionali, per quello che contano, non sono andate proprio benissimo: il Real Madrid ha perso contro il Barcellona e contro il Manchester City, e ha pareggiato contro il Manchester United e contro una formazione speciale composta da giocatori del campionato statunitense.
Il Manchester United in questa estate ha finora fatto più acquisti rispetto al Real Madrid, com’è giusto che sia per una squadra che pur avendo vinto la scorsa Europa League ha deluso parecchio in Premier League e deve provare a migliorarsi rendendo più competitiva la sua rosa. Mourinho ha deciso di prendere pochi rinforzi ma di qualità, uno per ogni reparto: il nazionale svedese Lindelof dal Benfica per la difesa, il nazionale serbo Matic dal Chelsea per il centrocampo e il nazionale belga Lukaku dall’Everton per provare a risolvere i problemi che la squadra ha avuto l’anno scorso in attacco. Grazie a questi acquisti il Manchester United dà la sensazione di essere una squadra più forte e soprattutto ancora più solida a livello fisico. Fare gol a De Gea – uno dei migliori portieri d’Europa – era già difficile lo scorso anno, lo sarà ancora di più con Lindelof in difesa e Matic piazzato nel ruolo di mediano per dare più libertà d’azione a Pogba.
Mourinho non ha mai vinto in carriera la Supercoppa Europea e da allenatore vincente qual è avrà preparato la partita nei minimi dettagli. Dall’altra parte però c’è Zidane che ha ben poco da dimostrare dopo quanto vinto in meno di due anni alla sua prima esperienza da allenatore. Sarà una partita molto tattica, difficile pensare a dei ritmi alti: si tratta di una partita di inizio stagione, ed è pur sempre una finale. Le due squadre si studieranno a lungo, l’impressione è che il Manchester United abbia la qualità e il cinismo giusto per colpire al primo regalo della difesa avversaria – che nonostante le vittorie degli ultimi anni resta pur sempre il reparto meno competitivo – ma dall’altra parte seppur con Cristiano Ronaldo a mezzo servizio è difficile immaginare il Real Madrid a secco di gol. L’attaccante portoghese dopo un mese di vacanza post-Confederations Cup ha fatto solo due allenamenti con i compagni, ma Zidane ha detto che è in buone condizioni fisiche, ai livelli della finale di Champions League, e che se è stato convocato è perché può giocare la partita.
Il Manchester United dovrà rinunciare agli squalificati Jones e Bailly in difesa e ai lungodegenti Shaw, Rojo e Ashley Young. Mourinho dovrebbe schierare il 3-5-2 con – da sinistra a destra – Blind, Smalling e Lindelöf e Valencia e Darmian a occuparsi degli esterni d’attacco avversari. Matic si piazzerà davanti alla difesa con Herrera, Pogba avrà più libertà sulla trequarti e aiuterà Mkhitaryan a mettere nelle condizioni di fare gol l’attaccante che sarà Lukaku. Con questo schieramento il Manchester United rischia di mantenere il baricentro troppo basso e concedere troppi attacchi al Real Madrid, e attaccare è quello che riesce meglio alla squadra di Zidane. Molto dipenderà da come Darmian e Valencia interpreteranno la partita: se riusciranno a sfruttare gli spazi che concederà il Real Madrid e mettere dentro parecchi cross, il Manchester United potrà mettere in difficoltà Navas.
Il Real Madrid ha maggiore qualità, gioca da tempo con lo stesso schema ed è favorito, in una partita che pur essendo da “gol” non dovrebbe essere particolarmente spettacolare, soprattutto nel primo tempo, considerate le caratteristiche di gioco del Manchester United.
Probabili formazioni:
REAL MADRID: Navas, Marcelo, Sergio Ramos, Varane, Carvajal, Kroos, Casemiro, Modric, Cristiano Ronaldo (Isco), Benzema, Bale.
MANCHESTER UNITED: De Gea, Blind, Smalling, Lindelöf, Darmian, Pogba, Matic, Herrera, Valencia, Lukaku, Mkhitaryan.
Questo contenuto è stato modificato 7 Agosto 2017 22:36
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