Nelle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria, a Budapest, la Ferrari è andata molto bene: Vettel è in pole position, Raikkonen in seconda posizione. Considerando le caratteristiche della pista – non proprio adatta ai sorpassi – è già un bel vantaggio sulle Mercedes: Bottas è in terza posizione, Hamilton in quarta.
Nelle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria, a Budapest, la Ferrari è andata molto bene: Vettel è in pole position, Raikkonen in seconda posizione. Considerando le caratteristiche della pista – non proprio adatta ai sorpassi – è già un bel vantaggio sulle Mercedes: Bottas è in terza posizione, Hamilton in quarta.
Dopo un venerdì di prestazioni non del tutto convincenti in prova, durante la sessione di qualifiche del Gran Premio d’Ungheria a Budapest la Ferrari è andata estremamente bene: ha mostrato un vantaggio tecnico che non si vedeva in pista da diversi mesi e ha ottenuto la pole position con Sebastian Vettel. Il suo tempo più veloce in Q3 è stato migliore di circa due decimi di secondo (0,168) rispetto a quello del suo compagno di squadra Kimi Raikkonen, che partirà in seconda posizione. La Mercedes – rivale della Ferrari per la vittoria del Mondiale – non è riuscita a ottenere più di una seconda fila: Valtteri Bottas è terzo, Lewis Hamilton quarto.
Quella del circuito dell’Hungaroring è ritenuta una pista tradizionalmente favorevole alle macchine con un buon telaio e una buona aerodinamicità, e capaci di sviluppare una buona aderenza degli pneumatici sull’asfalto. Non sorprende più di tanto, quindi, che il margine di vantaggio di Ferrari e Mercedes sulle macchine Red Bull (circa mezzo secondo) sia stato meno ampio che su altre piste: il quinto posto di Max Verstappen e il sesto di Daniel Ricciardo rappresentato comunque un risultato leggermente al di sotto delle aspettative della squadra, che probabilmente sperava di riuscire a piazzare almeno una macchina in seconda fila. Molto meglio del solito sono andate le McLaren, per le citate ragioni legate alle caratteristiche della pista: Fernando Alonso ha ottenuto l’ottavo tempo e Stoffel Vandoorne il nono, ma entrambi partiranno una posizione più avanti per via della penalità inflitta a Nico Hulkenberg (aveva il settimo miglior tempo, ma un arretramento in griglia per aver sostituito il cambio sulla sua Renault lo farà partire dodicesimo).
Tra i piloti più citati e apprezzati per il lavoro svolto nelle qualifiche ce n’è uno che nemmeno doveva esserci. Il trentunenne pilota britannico Paul Di Resta – commentatore sportivo per Sky nel Regno Unito e pilota di riserva della squadra Williams – è stato chiamato a sostituire con urgenza il titolare Felipe Massa, perché nel corso delle prove libere di sabato mattina il pilota brasiliano ha avuto alcuni malori che già venerdì sera avevano reso necessario un suo breve ricovero in ospedale. Di Resta se l’è cavata più che bene, considerando che non guidava una macchina di Formula 1 in gare ufficiali dal Gran Premio del Brasile del 2013 (all’epoca correva per la squadra Force India): ha potuto compiere soltanto undici giri e ha ottenuto il penultimo tempo, con distacchi piuttosto contenuti rispetto ai piloti della seconda metà della griglia.
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1m16.276s | – |
2 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1m16.444s | 0.168s |
3 | Valtteri Bottas | Mercedes | 1m16.530s | 0.254s |
4 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1m16.693s | 0.417s |
5 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m16.797s | 0.521s |
6 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1m16.818s | 0.542s |
7 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | 1m17.549s | 1.273s |
8 | Stoffel Vandoorne | McLaren/Honda | 1m17.894s | 1.618s |
9 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Renault | 1m18.311s | 2.035s |
10 | Jolyon Palmer | Renault | 1m18.415s | 2.139s |
11 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 1m18.495s | – |
12 | Nico Hulkenberg *** | Renault | 1m17.468s | – |
13 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Renault | 1m18.538s | – |
14 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1m18.639s | – |
15 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1m18.771s | – |
16 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 1m19.095s | – |
17 | Lance Stroll | Williams/Mercedes | 1m19.102s | – |
18 | Pascal Wehrlein | Sauber/Ferrari | 1m19.839s | – |
19 | Paul Di Resta | Williams/Mercedes | 1m19.868s | – |
20 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1m19.972s | – |
*** piloti penalizzati
La pista su cui si corre il Gran Premio d’Ungheria non offre ai piloti molti punti per tentare di compiere un sorpasso: tradizionalmente è una corsa in cui sorpassi se ne vedono pochi, e in cui le posizioni acquisite alla prima curva tendono a essere confermate fino al traguardo. Nell’edizione della passata stagione, per esempio, il pilota della Ferrari Kimi Raikkonen danneggiò l’alettone anteriore della sua macchina nel complicato tentativo di superare la Red Bull di Max Verstappen, rispetto al quale sembrava effettivamente più veloce. La corsa fu sostanzialmente vinta alla prima curva da Lewis Hamilton, bravo ad approfittare di una partenza lenta del suo compagno di squadra Nico Rosberg, che partiva dalla pole position.
I dubbi relativi all’edizione di quest’anno sono principalmente legati al rendimento e alla durata degli pneumatici a temperature molto alte (fino a 32 °C, secondo le previsioni di domenica, ed è anche uno dei Gran Premi più lunghi del campionato). Al momento non ci sono però dati sufficienti per stabilire con certezza quali macchine potrebbero mostrare maggiori problemi di adattamento a queste temperature (i problemi alle gomme avuti dalla Ferrari nello scorso Gran Premio d’Inghilterra sono stati attribuiti agli effetti di una foratura, non a una cattiva “gestione” della corsa da parte dei piloti e della squadra).
La classifica finale del Gran Premio, per semplificare la verifica dei pronostici corretti da parte dei lettori e, soprattutto, per tenere un archivio da consultare nei weekend di gara.
GIRO PIÙ VELOCE: Lewis Hamilton (Mercedes) |
Pos | pilota | squadra/motore | tempo/distacco |
---|---|---|---|
1 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1h39m46.713s |
2 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 0.908s |
3 | Valtteri Bottas | Mercedes | 12.462s |
4 | Lewis Hamilton | Mercedes | 12.885s |
5 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 13.276s |
6 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | 1m11.223s |
7 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Renault | 1 giro |
8 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1 giro |
9 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 1 giro |
10 | Stoffel Vandoorne | McLaren/Honda | 1 giro |
11 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Renault | 1 giro |
12 | Jolyon Palmer | Renault | 1 giro |
13 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 1 giro |
14 | Lance Stroll | Williams/Mercedes | 1 giro |
15 | Pascal Wehrlein | Sauber/Ferrari | 2 giri |
16 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 2 giri |
17 | Nico Hulkenberg | Renault | Collision |
– | Paul Di Resta* | Williams/Mercedes | (perdita olio) |
– | Romain Grosjean* | Haas/Ferrari | (guasto allo sterzo) |
– | Daniel Ricciardo* | Red Bull/Renault | incidente |
* non classificati
(i piloti “non classificati” sono soltanto quelli che non completano almeno il 90% dei giri previsti)
Questo contenuto è stato modificato 31 Luglio 2017 10:45
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