partenza ore 15:00 — Nel Gran Premio di Formula 1 dell’Azerbaijan, a Baku, le Mercedes partono in prima fila e le Ferrari in seconda: Lewis Hamilton è in pole position, seguito da Bottas, Raikkonen e Vettel. I pronostici per la gara non sono facilissimi: sembrava un weekend pro Ferrari, poi in qualifica è cambiato tutto.
Nel Gran Premio di Formula 1 dell’Azerbaijan, a Baku, le Mercedes partono in prima fila e le Ferrari in seconda: Lewis Hamilton è in pole position, seguito da Bottas, Raikkonen e Vettel. La partenza è in programma alle 15:00 (ora italiana). I pronostici per la gara non sono facilissimi: sembrava un weekend pro Ferrari, poi in qualifica è cambiato tutto.
— partenza ore 15:00 —
Rispetto a quanto si era visto durante le prove libere, le qualifiche del Gran Premio dell’Azerbaijan hanno avuto un esito piuttosto sorprendente: superati i numerosi problemi di adattamento della sua Mercedes al circuito di Baku, Lewis Hamilton è riuscito a ottenere la pole position senza particolari difficoltà. Il suo miglior giro, compiuto al termine della Qualifica 3, è stato di quasi mezzo secondo migliore di quello del suo compagno di squadra Valtteri Bottas. I tempi della Ferrari – che venerdì era sembrata la squadra più forte su questa pista – sono stati deludenti: il tempo di Raikkonen è stato di 1.1″ più lento rispetto a quello di Hamilton, e quello di Vettel di 1.2″. È il distacco più netto e inequivocabile subìto dalla Ferrari in qualifica in questa stagione.
È stata una qualifica piuttosto deludente anche per le Red Bull: dopo i tempi ottenuti nelle precedenti prove libere, il quinto posto di Max Verstappen e il decimo di Daniel Ricciardo sono un risultato molto al di sotto delle aspettative. Verstappen, che già aveva avuto problemi di tipo elettrico sabato mattina, ha dichiarato di avere avuto alcuni problemi tecnici anche in qualifica, al cambio e alla power unit. Quanto a Ricciardo, ha causato l’interruzione della Qualifica 3 dopo uno scontro con le barriere all’esterno della curva 6, incidente che non gli ha permesso di proseguire le qualifiche e cercare di migliorare il suo tempo.
Come spesso avviene nei Gran Premi che si disputano sui circuiti cittadini, le Force India si sono dimostrate molto veloci e molto costanti: per pochi centesimi di secondo il ventenne francese Esteban Ocon – forse, tra tutti, il pilota che sta mostrando i maggiori progressi e i più ampi margini di miglioramento – non è riuscito a superare il suo più esperto compagno di squadra Sergio Perez, sesto in grigli. Ci è riuscito invece Lance Stroll, a superare il suo compagno di squadra Felipe Massa, il quale ha mostrato sia venerdì che sabato una certa difficoltà a mantenere le giuste traiettorie in pista (ha compiuto diversi fuori pista e uscite di traverso dalle curve).
Nelle prove svolte in assetto da gara venerdì pomeriggio, la Ferrari era nettamente la macchina più veloce in pista: con gomme supersoft (il tipo meno durevole ma più adatto a compiere giri veloci) Sebastian Vettel ha compiuto una serie di ottimi giri, con un tempo medio di 1:46.621, più veloce rispetto allo stesso tempo medio di Max Verstappen. Le prestazioni di Lewis Hamilton con questa stessa configurazione sono da ritenere probabilmente poco indicative, dal momento che le gomme montate sulla Mercedes guidata dal pilota inglese non hanno mai raggiunto una temperatura sufficientemente alta, uniforme e appropriata alle condizioni della pista. È stata proprio la repentina risoluzione di questa difficoltà tecnica, secondo gran parte degli addetti, la ragione del clamoroso miglioramento di Hamilton nelle qualifiche.
Venerdì la Mercedes aveva comunque mostrato velocità e costanza con Valtteri Bottas, che in assetto da gara con gomme soft ha ottenuto un tempo medio di 1:46.938, molto simile a quello di Raikkonen nelle stesse condizioni.
Le eccellenti prestazioni mostrate con costanza da Hamilton durante tutte e tre le manche di qualifica rendono piuttosto improbabile l’ipotesi che possano ripresentarsi nel corso della gara le grosse difficoltà che Hamilton aveva invece avuto nelle prove di venerdì. Qualunque sia stato l’accorgimento tecnico adottato dalla squadra per risolvere quei problemi sulla macchina di Hamilton non c’è ragione di credere che quello stesso accorgimento non possa funzionare anche per la gara. In questo senso le prestazioni di riferimento da ritenere più realistiche, per quanto riguarda la Mercedes in assetto da gara, sono quelle di Bottas, che venerdì aveva compiuto ottimi tempi, sul livello di quelli dei piloti Ferrari.
Partire dalla seconda fila in un Gran Premio che si svolge su un circuito cittadino – che permette sì i sorpassi ma soltanto in alcuni punti limitati della pista – non è una buona premessa, per la Ferrari. Se dovesse mostrarsi veloce quanto la Mercedes, o anche di più, potrebbe non essere così semplice riuscire a esprimere quel potenziale restando dietro Bottas: la possibilità di una gara più avvincente e combattuta è strettamente legata alla condizione che Raikkonen e/o Vettel riescano a superare Bottas in partenza o entro i primi giri della gara. Non è irrealistico, ma c’è comunque da tenere in considerazione la possibilità che a fare una gran partenza sia la Red Bull di Verstappen, che parte dalla terza fila e solitamente non mostra grandissima cautela in questa fase delle corse (anche nel Gran Premio scorso partiva quinto, e dopo la prima curva era secondo, dopo aver rischiato di scontrarsi con Vettel).
Le preoccupazioni ulteriori in Ferrari sono determinate da un contrattempo capitato a Vettel nella terza sessione di prove libere, sabato mattina. A causa di un guasto idraulico, che ha costretto Vettel a non girare per gran parte della sessione, è stato necessario sostituire tutta la power unit: quella installata sulla sua Ferrari per le qualifiche non è una nuova power unit – scelta che avrebbe comportato una penalizzazione in griglia – bensì una power unit già utilizzata in Gran Premi precedenti, la cui affidabilità e le cui prestazioni sono probabilmente più incerte.
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1m40.593s | – |
2 | Valtteri Bottas | Mercedes | 1m41.027s | 0.434s |
3 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1m41.693s | 1.100s |
4 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1m41.841s | 1.248s |
5 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m41.879s | 1.286s |
6 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1m42.111s | 1.518s |
7 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 1m42.186s | 1.593s |
8 | Lance Stroll | Williams/Mercedes | 1m42.753s | 2.160s |
9 | Felipe Massa | Williams/Mercedes | 1m42.798s | 2.205s |
10 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1m43.414s | 2.821s |
11 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Renault | 1m43.186s | – |
12 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 1m43.796s | – |
13 | Nico Hulkenberg | Renault | 1m44.267s | – |
14 | Pascal Wehrlein | Sauber/Ferrari | 1m44.603s | – |
15 | Carlos Sainz *** | Toro Rosso/Renault | 1m43.347s | – |
16 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1m44.468s | – |
17 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1m44.795s | – |
18 | Stoffel Vandoorne *** | McLaren/Honda | 1m45.030s | – |
19 | Fernando Alonso *** | McLaren/Honda | 1m44.334s | – |
20 | Jolyon Palmer *** | Renault | – | – |
*** Carlos Sainz ha ricevuto una penalità (arretramento di 3 posizioni) per aver causato un incidente nel Gran Premio scorso. Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne hanno ricevuto una penalità (arretramento di 40 e di 35 posizioni) per aver sostituito diverse parti della power unit oltre il numero di volte consentite da regolamento (e anche la scatola del cambio, sulla macchina di Alonso). Jolyon Palmer non ha svolto le qualifiche a causa di un problema tecnico sulla sua macchina, non risolto in tempo.
La classifica finale del Gran Premio, per semplificare la verifica dei pronostici corretti da parte dei lettori e, soprattutto, per tenere un archivio da consultare nei weekend di gara.
GIRO PIÙ VELOCE: Sebastian Vettel (Ferrari) |
Pos | pilota | squadra/motore | tempo/distacco |
---|---|---|---|
1 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 2h03m55.573s |
2 | Valtteri Bottas | Mercedes | 3.904s |
3 | Lance Stroll | Williams/Mercedes | 4.009s |
4 | Sebastian Vettel | Ferrari | 5.976s |
5 | Lewis Hamilton | Mercedes | 6.188s |
6 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 30.298s |
7 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 41.753s |
8 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Renault | 49.400s |
9 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | 59.551s |
10 | Pascal Wehrlein | Sauber/Ferrari | 1m29.093s |
11 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1m31.794s |
12 | Stoffel Vandoorne | McLaren/Honda | 1m32.160s |
13 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1 Lap |
14 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Floor |
– | Sergio Perez* | Force India/Mercedes | collisione |
– | Felipe Massa* | Williams/Mercedes | guasto alle sospensioni |
– | Nico Hulkenberg* | Renault | incidente |
– | Max Verstappen* | Red Bull/Renault | guasto alla power unit |
– | Daniil Kvyat* | Toro Rosso/Renault | guasto elettronico |
– | Jolyon Palmer* | Renault | guasto all’impianto di avviamento |
* non classificati
(i piloti “non classificati” sono soltanto quelli che non completano almeno il 90% dei giri previsti)
Questo contenuto è stato modificato 26 Giugno 2017 10:31
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