Europa League: Ajax-Manchester United

Stasera si gioca Ajax-Manchester United, la finale di Europa League, a Stoccolma alle 20:45. Sono due squadre in una fase poco memorabile delle loro lunghe storie vincenti, ma pur sempre due grandi squadre. Vale la pena analizzare le ultime news e le probabili formazioni per cercare di capire cosa aspettarci da questa partita molto attesa, e quali pronostici.

AJAX – MANCHESTER UNITED | mercoledì ore 20:45

La finale di questa edizione dell’Europa League è probabilmente una delle più belle e prestigiose degli ultimi anni, dal momento che la giocheranno due squadre che hanno una lunga tradizione di vittorie a livello internazionale. L’Ajax ha vinto quattro volte la Coppa dei Campioni, una volta la Coppa delle Coppe e una volta la Coppa Uefa. Il Manchester United è a quota tre Champions League, una Coppa delle Coppe ma non ha mai vinto questo torneo. Una notizia che si può già dare con certezza è che stavolta non vincerà il Siviglia, squadra che ha sempre trionfato nelle ultime tre edizioni di questa competizione. E non vincerà una squadra spagnola, che è un’altra notizia, visto che negli ultimi sette anni per ben cinque volte ha vinto una squadra della Liga.

Ajax e Manchester United arrivano a questa finale in condizioni molto differenti. L’Ajax ha una squadra giovanissima, con un’età media di 21 anni e ha ben poco da perdere: già poter giocare questa finale è un grande traguardo, considerato anche come era iniziata (malissimo) la stagione. Per il Manchester United – e soprattutto per il suo allenatore José Mourinho – non vincere questa Europa League sarebbe un dramma ed equivarrebbe a un fallimento totale: in Premier League la sua squadra è arrivata soltanto sesta in classifica, e senza la vittoria di questa coppa non giocherebbe la prossima Champions League, un danno enorme anche a livello economico dopo i costi altissimi sostenuti per la campagna acquisti della scorsa estate, e in particolare per l’acquisto di Pogba.

Com’è andata la stagione dell’Ajax
24 agosto 2016: nel ritorno dei playoff di Champions League, l’Ajax – che già veniva da un non tanto rassicurante pareggio interno per 1-1 – viene battuto sul campo del Rostov con il risultato di 4-1 e perde la possibilità di approdare alla fase a gironi della principale competizione europea per club. Il progetto tecnico avviato da Peter Bosz – allenatore subentrato a Frank De Boer – sembra naufragare sul nascere, visto che la situazione è abbastanza delicata anche in Eredivisie: i quattro punti conquistati nelle prime tre giornate rappresentano un bilancio deludente. In un momento così delicato, però, la squadra trova energie insospettabili e si ricompatta, lanciandosi verso un lungo periodo brillante: Davy Klaassen e compagni collezionano addirittura venti risultati utili di fila in partite ufficiali, dimostrando di poter essere altamente competitivi. La sconfitta in campionato contro il Twente interrompe la serie positiva, e quella subita per mano del Cambuur costa l’eliminazione dalla Coppa d’Olanda; ma poi il rendimento torna a essere convincente. L’Ajax chiude l’Eredivisie al secondo posto – con un solo punto in meno del Feyenoord – e si qualifica per la finale di Europa League, competizione in cui impressiona soprattutto in casa (sette vittorie su sette).

Come gioca di solito l’Ajax e che squadra manderà in campo stavolta
L’Ajax gioca con il 4-3-3, suo autentico marchio di fabbrica: sotto questo profilo, insomma, Bosz non ha inventato nulla. L’ex tecnico di AGOVV, De Graafschap, Heracles, Vitesse e Maccabi Tel Aviv, ha comunque compiuto una scelta tattica molto rilevante: ha piazzato Lasse Schone – elemento molto offensivo, che in precedenza veniva schierato da trequartista o da attaccante esterno – nel ruolo di mediano, tra Klaassen e Hakim Ziyech. Oltre a un centrocampo così ricco di tecnica, la squadra di Amsterdam può contare anche su un buonissimo trio offensivo: Kasper Dolberg – attaccante di grande talento, che deve ancora compiere vent’anni – gioca da centravanti, mentre Bertrand Traoré e Amin Younes trovano spazio rispettivamente a destra e a sinistra.

Anche stasera, nell’appuntamento più importante della stagione, Bosz si affiderà contemporaneamente a tutti e sei i calciatori che abbiamo appena citato. In difesa, invece, ci saranno due assenze: Nick Viergever è squalificato, Daley Sinkgraven ha un problema a un ginocchio. Matthijs De Ligt dovrebbe dunque giocare al centro, accanto a Davinson Sanchez, mentre Jairo Riedewald è pronto a occupare la fascia sinistra. Joel Veltman è favorito su Kenny Tete per occupare il ruolo di terzino destro e completare il reparto arretrato. Il portiere, invece, sarà André Onana.

Punti di forza e debolezze dell’Ajax
L’Ajax punterà ancora una volta sulla propria fase offensiva, eccellente negli ultimi mesi. Dolberg, in particolare, è molto forte e potrà creare più di un problema al Manchester United: il danese riceverà numerosi palloni, che gli verranno recapitati dalle due punte esterne e dai centrocampisti, abilissimi nella costruzione della manovra. Proprio l’assenza di incontristi, però, potrebbe anche rappresentare un fattore negativo: non sarà facile contenere gli attacchi avversari, peraltro potenzialmente agevolati dalle assenze di Sinkgraven e di Viergever. La presenza di De Ligt non dà grandi certezze: questo ragazzo si è reso protagonista di una prestazione disastrosa con la maglia della nazionale olandese contro la Bulgaria – lo scorso 25 marzo, nel match che è costato il posto al c.t. Danny Blind – e ha mostrato ulteriori limiti nella semifinale di ritorno di Europa League, giocata dall’Ajax a Lione. Inoltre, la bassa età media della squadra è sinonimo di inesperienza: si tratta di un fattore da non trascurare, considerando che il match in programma a Stoccolma vale la conquista di un prestigioso trofeo internazionale.

Com’è andata la stagione del Manchester United
Dopo i problemi avuti a inizio settembre, quando ha perso tre partite consecutive, il Manchester United è migliorato con il passare dei mesi fino a diventare oggi una squadra molto difficile da battere: le sconfitte subite nell’ultimo periodo contro Arsenal e Tottenham non fanno testo perché in tutti e due i casi l’allenatore Mourinho ha mandato in campo una formazione molto diversa da quella titolare, proprio perché ha preferito puntare sull’Europa League schierando i suoi calciatori migliori nelle semifinali contro il Celta Vigo.

L’Europa League è diventata molto importante per il Manchester United: vincerla vorrebbe dire qualificarsi direttamente alla fase a gironi di Champions League, una qualificazione che non è stata ottenuta tramite il campionato, in cui la squadra è arrivata appena sesta in classifica, con sette punti di ritardo dal quarto posto e ben ventiquattro dal Chelsea campione. Il Manchester ha mollato nelle ultime giornate, ma rispetto alle aspettative di inizio campionato ha comunque fallito, e solo la vittoria dell’Europa League – in aggiunta al successo già ottenuto nella League Cup – potrebbe dare un senso positivo a questa stagione.

Qualche motivo per guardare con ottimismo alla finale di Europa League c’è: il Manchester United in Premier League – a parte le recenti sconfitte contro Arsenal e Tottenham in cui ha giocato con le riserve – è rimasto imbattuto da ottobre del 2016, e nel 2017 ha perso solo altre due partite: la semifinale di ritorno di League Cup contro l’Hull City – ma aveva vinto l’andata e ha comunque poi passato il turno, vincendo successivamente la coppa in finale contro il Southampton – e nei quarti di finale di Fa Cup contro il Chelsea, in una partita però condizionata dall’espulsione al trentacinquesimo minuto di Ander Herrera. In quell’occasione il Manchester United ha difeso come al solito con grande ordine, e nonostante la forza offensiva del Chelsea c’è voluto un raro gol con un tiro da fuori area di Kanté per perdere la partita. Il Manchester United è migliorato col tempo ed è diventata una squadra solida in difesa e difficile da battere, con il problema che ha pareggiato troppe partite in stagione, un difetto che soprattutto in campionato ha pesato tantissimo nel bilancio finale.

Come gioca di solito il Manchester United e che squadra manderà in campo stavolta
Mourinho ha cambiato più volte tattica di gioco e disposizione dei suoi calciatori in campo nel corso di questa stagione: in definitiva il Manchester United ha sbagliato parecchie scelte nel corso del calciomercato estivo e si è ritrovato con una serie di doppioni di alto profilo in alcuni ruoli e con altre zone del campo scoperte anche a causa dei numerosi infortuni. I problemi principali sono stati la difficile coesistenza di Ibrahimovic e Rooney – risolta mandando l’inglese in panchina, dove è rimasto nelle partite più importanti anche dopo l’infortunio dello svedese – e la posizione di Pogba. Mourinho non è ancora riuscito a trovare la giusta posizione per il centrocampista francese, e a dire il vero anche Deschamps nella nazionale francese e Allegri nella Juventus hanno avuto difficoltà di questo tipo. Non ci sono dubbi sulle potenzialità e sulla bravura del francese, ma che non abbia ancora un ruolo specifico in campo è un dato di fatto, e l’anno prossimo il Manchester United dovrà provare a costruire una squadra intorno al francese, per esaltarne le caratteristiche.

Per ora non è così e in questa finale Pogba sarà costretto a giocare da interno da centrocampo: Mourinho da quando si è infortunato Ibrahimovic ha abbandonato il 4-2-3-1 preferendo il 4-3-3 in cui gioca il giovane Rashford da attaccante centrale con Lingard e Mkhitaryan esterni mentre il mediano sarà Herrera. Oltre a quella di Ibrahimovic, Mourinho deve fare i conti con parecchie altre assenze: Marcos Rojo, Luke Shaw e Ashley Young sono sicuri assenti così come lo squalificato Eric Bailly, mentre Chris Smalling e Marouane Fellaini sono in precarie condizioni fisiche e dovrebbero restare in ogni caso in panchina. Dopo Ibrahimovic l’assenza più pesante è quella di Bailly, senza dubbio il migliore centrale a disposizione di Mourinho. La linea difensiva sarà quasi inedita: Darmian è tornato a giocare con regolarità solo nell’ultimo mese da terzino sinistro, con lo spostamento al centro di Blind, che in questo ruolo spesso commette delle gravi ingenuità. In più in porta Mourinho farà giocare Romero e non De Gea: il portiere argentino ha fatto abbastanza bene in questa stagione quando chiamato in causa, ma in assoluto resta inferiore allo spagnolo e in passato ha commesso errori anche gravi.

Punti di forza e debolezze del Manchester United
Il Manchester United ha un allenatore di grande carisma e abituato a questo tipo di partite: Mourinho saprà motivare i suoi e può contare sull’esperienza di calciatori come Valencia, Carrick, Mkhitaryan e anche Pogba, che dopo le finali perse due anni fa in Champions League con la Juventus e l’anno scorso agli Europei con la Francia vorrà provare a rifarsi. I difetti però non mancano a questo Manchester United, che ha grandi difficoltà a sviluppare il suo gioco. Quando c’era Ibrahimovic era facile fare affidamento sulle sponde dello svedese, ma ora Mourinho non è riuscito a trovare una tattica di gioco in grado di esaltare le caratteristiche dei suoi calciatori offensivi in assenza dello svedese. Il grande rigore a livello tattico e l’impegno nella fase di non possesso palla permette al Manchester United di subire pochi gol, ma per farli c’è spesso bisogno delle giocate individuali.

I pronostici
Il Manchester United è favorito dalle quote dei bookmaker, ma è una finale onestamente molto difficile da leggere. L’Ajax ha un’identità di gioco che il Manchester non ha mai trovato nel corso della stagione, e pur essendo la squadra sfavorita potrebbe fare la partita e giocare all’attacco, col Manchester United che punterà sulla difesa e sulle ripartenze. Molto dipenderà dall’andamento della partita nelle fasi iniziali: se l’Ajax riuscirà a passare in vantaggio e a giocare con entusiasmo potrebbe addirittura prevalere al cospetto di una squadra che potrebbe avere un po’ di paura in più in questa partita in cui si gioca una stagione intera. La maggiore esperienza dei calciatori del Manchester United e soprattutto di Mourinho, allenatore abituato a partite di questo tipo, potrebbero però riequilibrare il tutto. Difficile sbilanciarsi per questo motivo sui segni 1X2, ma la sensazione qui al Veggente è che la partita avrà un esito meno scontato di quel che sembra. I gol non dovrebbero mancare: l’Ajax concede troppi spazi, il Manchester United subisce di meno non tanto per la forza dei singoli quanto per la tattica difensiva, ma senza De Gea e Bailly e con una retroguardia sperimentale gli olandesi saranno avvantaggiati nella loro ricerca del gol.

Le probabili formazioni:
AJAX: Onana, Veltman, De Ligt, Sanchez, Riedewald, Klaassen, Schone, Ziyech, Traoré, Dolberg, Younes.
MANCHESTER UNITED: Romero, Valencia, Blind, Phil Jones, Darmian, Herrera, Pogba, Carrick, Mkhitaryan, Lingard, Rashford.

PROBABILE RISULTATO: 2-2
GOL (2.00, Bet365)
OVER 2.5 (2.15, Bet365)
AJAX VINCENTE TESTA A TESTA CALCI D’ANGOLO (2.60, Bet365)




 

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