Una partita alle 17:00, due alle 19:00 e una alle 21:00 si giocano in questo ultimo sabato di campionato spagnolo. Non mettono praticamente niente in palio: quelle per cui ancora vale la pena giocare saranno domenica.
Una partita alle 17:00, due alle 19:00 e una alle 21:00 si giocano in questo ultimo sabato di campionato spagnolo. Non mettono praticamente niente in palio: quelle per cui ancora vale la pena giocare saranno domenica.
Pur battendo 1-0 l’Eibar in trasferta la settimana scorsa, lo Sporting Gijón – che aveva possibilità di salvezza già alquanto ridotte – è aritmeticamente retrocesso in seconda divisione per via del pareggio del Leganés, ormai irraggiungibile (e il Deportivo, quartultimo, è raggiungibile ma sarebbe in vantaggio negli scontri diretti). Nella sua ultima partita al “Molinón” in prima divisione affronterà il Betis, che la settimana scorsa, dopo tre sconfitte consecutive molto deludenti, ha finalmente giocato una gran partita (soprattutto Dani Ceballos): in casa contro l’Atletico Madrid ha pareggiato 1-1 ma dominato in larga parte il gioco.
Lo Sporting potrebbe regalare un’ultima vittoria al proprio pubblico, e avrà il vantaggio di affrontare una squadra priva del suo portiere titolare, Antonio Adán, assente per squalifica, e dell’esterno sinistro Álex Martínez, infortunato. Conviene fare molta attenzione, però: nella scorsa partita contro l’Atletico Madrid è parso piuttosto evidente come una parte dei problemi del Betis in questa stagione possano essere ricondotti alla gestione della rosa. Il nuovo allenatore ad interim Alexis Trujillo ha lasciato in panchina alcuni dei titolari apprezzati dal precedente allenatore da poco esonerato, Victor Sanchez del Amo, e il Betis ha giocato benissimo, anche in difesa.
Le probabili formazioni:
SPORTING GIJÓN: Cuéllar; Douglas Pereira, Meré, Babín, Canella; Vesga, Sergio Alvarez, Moi Gomez; Burgui, Carmona, Duje Cop.
BETIS: Dani Gimenez; Rafa Navarro, Bruno Gonzalez, Pezzella, Durmisi; Petros, Jonas Martin, Brasanac; Ceballos, Joaquin, Ruben Castro.
Nonostante la salvezza ottenuta matematicamente nel turno scorso pareggiando 0-0 in casa del Villarreal, il Deportivo La Coruna non vince una partita cinque giornate e, in generale, è ormai da diverso tempo oggetto delle contestazioni da parte dei tifosi e degli appassionati. È stata una stagione deludente sotto molteplici aspetti, e la retrocessione è stata evitata soltanto perché le tre squadre effettivamente retrocesse stavolta erano nettamente le più scarse di tutte. La stagione l’ha rimessa un po’ in piedi – come meglio si poteva, se non altro – Pepe Mel, il cui incarico da allenatore è stato confermato anche per la prossima stagione.
Pur non attribuendo particolari colpe al nuovo allenatore, molti gruppi hanno annunciato una contestazione aperta: sabato al “Riazor” durante la partita contro il Las Palmas è prevista un’uscita anticipata dallo stadio, dopo mezz’ora, da parte dei tifosi presenti sugli spalti. Il Las Palmas – sconfitto 4-1 dal Barcellona la settimana scorsa – se la passa pure peggio: ha perso le ultime quattro partite e non vince una partita da sei giornate. Come una delle squadre più apprezzate durante il girone di andata si sia trasformata nella principale delusione del campionato spagnolo è un fatto non del tutto chiaro, e secondo alcuni legato all’intenzione di Quique Setién – circolata tra i media forse troppo anticipatamente – di lasciare la squadra al termine di questo campionato.
Il Deportivo sarà privo del portiere titolare German Lux, squalificato: dovrebbe esserci spazio per il ventitreenne belga Davy Roef, in prestito dall’Anderlecht dall’inverno scorso. È squalificato anche Celso Borges, a centrocampo.
Le probabili formazioni:
DEPORTIVO LA CORUNA: Davy Roef; Laure, Arribas, Albentosa, Navarro; Guilherme, Mosquera; Emre Colak, Ola John, Carles Gil; Andone.
LAS PALMAS: Lizoain; David Simon, Aythami, David Garcia, Helder Lopes; Javi Castellano, Hernan Santana, Halilovic; Viera, Mateo Garcia, Boateng (o Jesé Rodriguez).
Quella al “Butarque” di domenica sera sarà una partita tra squadre neopromosse che ce l’hanno fatta, a raggiungere il traguardo minimo di quest’anno: la permanenza in prima divisione. L’Alavés, a dire il vero, è andato ben oltre: ha ottenuto la qualificazione alla finale di Coppa del Re, che giocherà sabato 27 contro il Barcellona a Madrid, e ha più volte ricevuto numerosi apprezzamenti per la sua solidità difensiva e l’eccellente organizzazione tattica. L’ipotesi di una partita dai ritmi non particolarmente alti è sostenuta anche dalla probabile intenzione di Mauricio Pellegrino, allenatore dell’Alavès, di evitare il rischio di infortuni ai propri giocatori a una decina di giorni dalla finale di Coppa del Re.
Al Leganés mancherà il terzino sinistro titolare Bustinza, squalificato, e in porta ci sarà per la seconda partita consecutiva Nereo Champagne al posto di Iago Herrerín, non convocato. Nell’Alavés mancherà il difensore Alexis Ruano, squalificato, ma in campo potrebbero esserci molti altri giocatori solitamente non titolari. Non sono stati convocati affatto, per esempio, i titolari Manu Garcia e Deyverson.
Le probabili formazioni:
LEGANÉS: Champagne; Victor Diaz, Insua, Slovas, Diego Rico; Alberto Martin, David Timor; Gabriel Pires, El Zhar, Szymanowski; Miguel Angel Guerrero.
ALAVÉS: Pacheco; Femenia, Vigaray, Feddal, Theo Hernandez (o Raul Garcia); Marcos Llorente, Daniel Torres; Camarasa, Edgar Mendez, Ibai Gomez; Christian Santos.
La settimana scorsa la netta sconfitta per 4-1 al “Bernabeu” ha in parte offuscato il fatto che per oltre sessanta minuti il Siviglia quella partita se la sia giocata. Jovetic ha colpito un palo e una traversa nel primo tempo, prima di trovare il gol del 2-1 nel secondo tempo, e molti giocatori del Siviglia avevano peraltro protestato per la presunta irregolarità del primo gol del Real Madrid, che è stato segnato da Nacho Fernandez a gioco apparentemente fermo dopo meno di dieci minuti, e che ha certamente condizionato la partita. Sfumata anche la possibilità di sottrarre il terzo posto all’Atletico Madrid, il Siviglia giocherà quindi sabato sera una partita del tutto ininfluente anche per il suo avversario, l’Osasuna, ormai retrocesso da diverse giornate.
Con ogni probabilità si tratterà anche dell’ultima partita di Jorge Sampaoli da allenatore del Siviglia, dando per buone le informazioni che da tempo circolano sul suo prossimo incarico da allenatore della nazionale argentina (la Federazione calcistica argentina dovrà però pagare al Siviglia una clausola di rescissione del contratto). In difesa al Siviglia mancheranno Mercado, squalificato, e Rami e Pareja, infortunati. Manca per infortunio anche Iborra, cosa che riduce le alternative di Sampaoli per comporre la linea di centrali: toccherà molto probabilmente inserire il canterano Alex Munoz. Non sono stati convocati Nasri né Vietto.
All’Osasuna mancherà il suo attaccante più forte, Sergio León, squalificato: è il giocatore che più si è messo in mostra in queste ultime giornate di campionato. Sempre in attacco mancherà anche Emmanuel Riviere, che a causa di un recente fastidio muscolare si è aggiunto alla lunghissima lista di infortunati con cui l’Osasuna ha dovuto fare i conti per tutta questa sfortunata stagione.
Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Sergio Rico; Mariano, Lenglet, Álex Muñoz, Escudero; N’Zonzi, Kranevitter; Sarabia, Correa, Vitolo; Jovetic.
OSASUNA: Sirigu; Oier, Buñuel, Vujadinovic, Jhon Steven, Berenguer, Raoul Loé, Causic, Roberto Torres; Oriol Riera, Kenan Kodro.
Questo contenuto è stato modificato 20 Maggio 2017 20:49
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