Nel GP di Spagna di Formula 1, la cui partenza è in programma alle 14:00, la pole position è di Lewis Hamilton, seguito da Sebastian Vettel, Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen (tutti in meno di 0,4 secondi). È il quinto GP della stagione e molte squadre hanno introdotto diversi aggiornamenti: Red Bull si è avvicinata parecchio, ma sono ancora Mercedes e Ferrari a giocarsi la vittoria.
Nel GP di Spagna di Formula 1, la cui partenza è in programma alle 14:00, la pole position è di Lewis Hamilton, seguito da Sebastian Vettel, Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen (tutti in meno di 0,4 secondi). È il quinto GP della stagione e molte squadre hanno introdotto diversi aggiornamenti: Red Bull si è avvicinata parecchio, ma sono ancora Mercedes e Ferrari a giocarsi la vittoria.
Il Gran Premio di Spagna si disputa sul Circuito di Catalogna, lo stesso che le squadre di Formula 1 avevano utilizzato per svolgere i test invernali tra febbraio e marzo, prima dell’inizio del campionato. Rispetto a come erano andati quei test, grazie anche a una serie di miglioramenti aerodinamici e tecnici introdotto in questo Gran Premio, Mercedes sembra avere leggermente migliorato le prestazioni della sua macchina ma, in buona sostanza, è ancora un testa a testa con la Ferrari. Lewis Hamilton ha ottenuto la pole position con un tempo migliore di soli cinque centesimi di secondo rispetto a quello fatto da Sebastian Vettel, secondo. In seconda fila si sono qualificati i finlandesi Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, i cui tempi migliori sono stati di circa due decimi di secondo più lenti rispetto ai migliori dei loro rispettivi compagni di squadra.
È stato piuttosto sorprendente vedere Vettel concludere le qualifiche andando così vicino a fare la pole position. Sia nella prima che nella terza sessione di prove libere sulla Ferrari del pilota tedesco si erano verificati dei malfunzionamenti che nella mattinata di sabato hanno reso necessaria una celere sostituzione della power unit, prima dell’inizio delle qualifiche (gran lavoro di squadra!), a causa di una perdita di acqua. Poi, nella prima parte della sessione di qualifiche (Q1), Vettel è sceso in pista ma è stato subito richiamato via radio dal suo ingegnere: è rimasto in pista lo stesso e – dopo aver cambiato alcuni parametri della macchina seguendo una procedura comunicata a lui via radio – è riuscito a segnare un tempo buono per qualificarsi per la Q2. A quel punto la macchina non ha più avuto alcun problema, e lui è stato capace di andare più veloce del suo compagno di squadra Raikkonen per la prima volta in questo fine settimana, ossia nell’unico momento in cui contava essere più veloci.
Se l’è anche presa molto, anzi, per un piccolo errore all’ultima chicane, senza il quale sarebbe forse riuscito a ottenere la pole position.
Anche Red Bull ha introdotto alcuni cambiamenti aerodinamici che hanno permesso ai suoi piloti di avvicinarsi molto alle due squadre al momento più veloci: Ferrari e Mercedes. Max Verstappen si è classificato in quinta posizione con un tempo più lento di “solo” mezzo secondo da quello di Hamilton: rispetto a quanto visto nei primi quattro Gran Premi è un notevole miglioramento. È andata meno bene a Daniel Ricciardo, che di solito in qualifica va più forte di Verstappen: partirà in sesta posizione ma si è preso un secondo da Hamilton (e mezzo dal suo compagno di squadra). A fine sessione Verstappen ha detto di aver guidato, a suo parere, la migliore macchina mai avuta dall’inizio di questa stagione.
L’attenzione di gran parte degli addetti si è però concentrata principalmente sulla grande giornata del pilota spagnolo della McLaren Fernando Alonso, che al momento guida una macchina non all’altezza del suo riconosciuto talento. Venerdì, nella prima sessione di prove libere, aveva appena fatto due curve prima di dover arrestare la sua macchina in pista per una copiosa perdita di olio. Lui l’ha presa così così, e se n’è andato a giocare tennis intanto che i meccanici sostituivano la power unit sulla macchina. Nelle qualifiche, nonostante avesse compiuto un numero relativamente ridotto di giri rispetto ai suoi colleghi, Alonso ha superato la Q2 ed è poi riuscito con un gran giro – tirato fuori non si sa bene da dove – a piazzarsi in settima posizione, davanti a macchine generalmente molto più veloci come Williams e Force India (le cui power unit, secondo gli addetti, hanno almeno un centinaio di cavalli in più rispetto a quelle fornite a McLaren da Honda).
Nonostante il gran tempo di Vettel in qualifica, nel corso delle precedenti prove libere svolte per il Gran Premio di Spagna i tempi consecutivi delle macchine Mercedes in configurazione da gara sono stati leggermente migliori e più costanti rispetto a quelli di Vettel e soprattutto di Raikkonen. A parziale giustificazione del leggero svantaggio delle due Ferrari, va però aggiunto che in quelle prove libere Vettel ha girato con un tipo di gomma meno veloce (le medie) e che Raikkonen ha avuto un po’ di traffico che ha condizionato i suoi giri. Il traffico è però una variabile che potrebbe ripresentarsi in gara, a maggior ragione per chi come Raikkonen non partirà in prima fila: in caso di partenza “normale”, se anche dovesse rivelarsi più veloce di Bottas, superare l’avversario in pista potrebbe non essere così semplice per Raikkonen. Vale anche la pena considerare che il terzo settore – quello con la chicane che permette di impostare bene l’ultima curva prima del rettilineo – è stato più o meno regolarmente il peggior settore nei tempi dei piloti Ferrari.
In configurazione da gara i progressi delle macchine Red Bull sono sembrati meno evidenti che in qualifica. I tempi fatti nelle prove libere da Verstappen e da Ricciardo (anche lui con le gomme medie, come Vettel) sono stati più lenti e meno costanti, oltre che contraddistinti da un più rapido consumo del battistrada, rispetto a quelli di Mercedes e Ferrari. Sembrerebbero ampiamente sufficienti a stare davanti alle altre squadre, ma non sufficienti a giocarsela per un posto sul podio.
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1m19.149s | – |
2 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1m19.200s | 0.051s |
3 | Valtteri Bottas | Mercedes | 1m19.373s | 0.224s |
4 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1m19.439s | 0.290s |
5 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m19.706s | 0.557s |
6 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1m20.175s | 1.026s |
7 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | 1m21.048s | 1.899s |
8 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1m21.070s | 1.921s |
9 | Felipe Massa | Williams/Mercedes | 1m21.232s | 2.083s |
10 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 1m21.272s | 2.123s |
11 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 1m21.329s | 2.180s |
12 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Renault | 1m21.371s | 2.222s |
13 | Nico Hulkenberg | Renault | 1m21.397s | 2.248s |
14 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1m21.517s | 2.368s |
15 | Pascal Wehrlein | Sauber/Ferrari | 1m21.803s | 2.654s |
16 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1m22.332s | 3.183s |
17 | Jolyon Palmer | Renault | 1m22.401s | 3.252s |
18 | Lance Stroll | Williams/Mercedes | 1m22.411s | 3.262s |
19 | Stoffel Vandoorne | McLaren/Honda | 1m22.532s | 3.383s |
20 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Renault | 1m22.746s | 3.597s |
Questo contenuto è stato modificato 29 Maggio 2017 11:43
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