Il Monaco e il Borussia Dortmund giocheranno allo Stade Louis II la partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League, dopo il 3-2 per il Monaco nella partita di andata in Germania. La partita di andata si è svolta dopo un rinvio di un giorno a causa dell'attacco all'autobus del Borussia Dortmund, ed è stata seguita da numerose contestazioni: in molti hanno attribuito agli effetti di quell'attacco la brutta partita del Borussia.
Il Monaco e il Borussia Dortmund giocheranno allo Stade Louis II la partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League, dopo il 3-2 per il Monaco nella partita di andata in Germania. La partita di andata si è svolta dopo un rinvio di un giorno a causa dell’attacco all’autobus del Borussia Dortmund, ed è stata seguita da numerose contestazioni: in molti hanno attribuito agli effetti di quell’attacco la brutta partita del Borussia.
La partita di andata dei quarti di finale tra il Borussia Dortmund e il Monaco, giocata mercoledì scorso alle 18:45, è finita 3-2 in favore del Monaco. L’argomento di discussione dominante, nelle ore seguenti, non è stata l’analisi tattica della partita ma l’opportunità o meno di giocarla, quella partita, meno di ventiquattro ore dopo l’attacco terroristico all’autobus del Borussia Dortmund, tuttora oggetto di investigazioni. Sia l’allenatore Thomas Tuchel che alcuni giocatori della squadra hanno mostrato un certo disagio nel commentare la partita, lasciando intendere di essere stati sorpresi dalla decisione della UEFA di giocare in tempi così stretti dopo l’attacco, che ha peraltro causato il ferimento – e la conseguente indisponibilità – del difensore Marc Bartra, subito operato al braccio destro (per una guarigione completa ci vorranno almeno altre tre settimane).
Pur individuando nel corso della partita alcune dinamiche e motivi tecnici prevedibili e facilmente analizzabili, sarebbe disonesto negare che – a prescindere da qualsiasi opinione sull’opportunità di scendere in campo – il Borussia Dortmund abbia giocato una partita molto diversa da quella che in molti si aspettavano, forse una delle sue peggiori partite stagionali, e che questo sia evidentemente accaduto non soltanto per meriti dell’avversario. Ciononostante, soprattutto nel secondo tempo, il Borussia è stato in grado di concludere qualcosa e segnare due gol, che tengono la qualificazione quantomeno più aperta rispetto a un 3-0.
Il 4-4-2 schierato da Leonardo Jardim si è rivelato un modulo perfetto per contrastare le giocate del Borussia fin dalle fasi di impostazione. Con le due punte in pressing costante su Julian Weigl, gli esterni di centrocampo Bernardo Silva e Thomas Lemar hanno potuto concentrarsi rispettivamente su Sven Bender e su Lukasz Piszczek, impedendo al Borussia di costruire azioni ragionate. Se anche la palla riusciva ad arrivare dalle parti di Kagawa o di Raphael Guerreiro, Moutinho e Fabinho si facevano già trovare in marcatura stretta su entrambi, approfittando dell’aiuto di Lemar, quello che rientrava più velocemente in copertura. Il risultato nel primo tempo è stato che il Borussia non aveva modo di far circolare palla verticalmente.
Dopo il calcio di rigore fallito da Fabinho al 16°, il Borussia non è riuscito a svoltare la partita, e anzi il Monaco è riuscito subito a segnare il gol del vantaggio, al 21° minuto, nonostante una posizione di fuorigioco influente. Entrambe le azioni dei due gol – il secondo, un autogol, è arrivato al 35° minuto – sono state sviluppate sulla fascia sinistra del Monaco, quella che Matthias Ginter aveva problemi enormi a coprire in fase di rientro. Bender, autore dell’autogol, non giocava una partita da dicembre, e di sicuro non è riuscito a rendere trascurabile l’assenza di Bartra. Nell’intervallo Tuchel ha sostituito sia Bender che Marcel Schmelzer, stravolgendo la fascia sinistra, e gli inserimenti di Christian Pulisic e Nuri Sahin hanno aggiustato un po’ le cose, alleggerendo il carico di richieste tattiche per Ginter, che a quel punto ha potuto dedicarsi maggiormente alla fase difensiva.
Ma in vantaggio di due reti il Monaco ha potuto giocare nel modo che preferisce – in contropiede – e, dopo il gol del momentaneo 2-1 segnato da Dembélé al 57° minuto, Mbappe ha preso palla a centrocampo e, sfruttando lo sbilanciamento della difesa alta del Borussia, è arrivato davanti la porta a segnare il gol del 3-1 contro un gran tiro all’incrocio, peraltro calciato come fosse la cosa più facile del mondo da fare. Se la partita di ritorno presenta diverse possibilità di qualificazione anche per il Borussia, è principalmente per merito di Kagawa, capace di segnare il gol del definitivo 3-2 all’84°, con una bella finta in area dopo aver ricevuto palla da Sahin.
Il Borussia ha giocato sabato scorso in casa la partita della ventinovesima giornata di campionato: ha battuto 3-1 l’Eintracht Francoforte schierando la sua migliore formazione. Dembele e Ginter hanno giocato un solo tempo, entrando al posto di Reus (recuperato) e Bender. Gonzalo Castro ha poi sostituito Weigl al 77° minuto. Grazie a questa vittoria il Borussia, quarto in classifica, ha mantenuto invariata la distanza dallo Hoffenheim, terzo con un solo punto in più.
Anche il Monaco ha giocato sabato, in casa, e ha battuto 2-1 il Dijon ottenendo la sesta vittoria consecutiva in campionato, nella cui classifica si trova stabilmente al primo posto con tre punti di vantaggio sul Paris Saint-Germain. Sulla fascia sinistra ha giocato Mendy, assente nella partita contro il Borussia. Jardim ha dato un po’ di riposo a Moutinho, Lemar e Falcao, entrati nel secondo tempo. Fabinho, squalificato per il ritorno contro il Borussia, ha invece giocato tutta la partita.
Nelle fasi a eliminazione diretta delle competizioni europee è successo soltanto tre volte su cento che la squadra perdente in casa 3-2 all’andata riuscisse poi a qualificarsi per il turno successivo. Statisticamente parlando, cioè considerando soltanto i precedenti storici, il Borussia è la squadra con meno possibilità di qualificarsi alle semifinali (ne ha persino meno del Barcellona). Per caratteristiche tecniche delle due squadre, però, Monaco-Borussia Dortmund è tra tutte le partite di ritorno dei quarti quella che meno si presta a quel genere di valutazione meramente statistica.
Intanto il Borussia riavrà Reus, un giocatore assente all’andata e che offre a Tuchel maggiori garanzie e più numerose soluzioni tattiche. Al Monaco invece, come detto, mancherà Fabinho, un centrocampista fondamentale nelle transizioni e nei cambi di gioco, la cui assenza potrebbe leggermente rallentare i contrattacchi della squadra. Inoltre il Monaco è una squadra che gol ne prende: solo in questa edizione della Champions, per esempio, tre li ha presi a Leverkusen contro il Bayer e cinque a Manchester contro il City.
Malgrado ciò sussiste in questa partita di ritorno una condizione estremamente vantaggiosa per il Monaco, ossia quella di poter praticare la tattica del contropiede – favorita dalla velocità di Mbappé – in risposta alla necessità del Borussia Dortmund di segnare da subito almeno due gol. E due gol tra l’altro non darebbero al Borussia particolari garanzie, dal momento che un eventuale gol del Monaco, in qualsiasi momento, renderebbe necessario al Borussia segnarne poi un terzo, per passare il turno.
Le probabili formazioni:
MONACO: Subasic; Touré, Glik, Jemerson, Mendy; Bernardo Silva, Bakayoko, Moutinho, Lemar; Falcao, Mbappé.
BORUSSIA DORTMUND: Burki; Piszczek, Papastathopoulos, Bender (o Ginter), Schmelzer; Weigl; Dembélé, Castro, Pulisic (o Guerreiro), Reus; Aubameyang.
Questo contenuto è stato modificato 19 Aprile 2017 23:58
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