Il pilota finlandese Valtteri Bottas ha ottenuto la sua prima pole position in Formula 1, nel Gran Premio del Bahrain, e la Mercedes sembra aver ripreso un po' di vantaggio sulla Ferrari. Dietro Bottas e Hamilton (i cui tempi differiscono di solo 0.023 secondi) ci sono Vettel, Ricciardo, Raikkonen e Verstappen, tutti con distacchi piuttosto ampi dalla Mercedes.
Il pilota finlandese Valtteri Bottas ha ottenuto la sua prima pole position in Formula 1, nel Gran Premio del Bahrain, e la Mercedes sembra aver ripreso un po’ di vantaggio sulla Ferrari. Dietro Bottas e Hamilton (i cui tempi differiscono di solo 0.023 secondi) ci sono Vettel, Ricciardo, Raikkonen e Verstappen, tutti con distacchi piuttosto ampi dalla Mercedes.
Sul circuito “Sakhir” a Manama, in Bahrain, la situazione è stata abbastanza equilibrata per tutta la sessione, tra le tre squadre più forti, ma la Mercedes ha decisamente “cambiato passo” nella Q3, l’ultimo segmento delle qualifiche utile a stabilire la pole position. Stavolta non l’ha fatta Hamilton ma il suo nuovo compagno di squadra, il finlandese Valtteri Bottas, più veloce di Lewis Hamilton di appena 23 millesimi di secondo. È stata la sua prima pole in carriera. La squadra che rispetto alla Cina sembra invece aver perso qualcosa è la Ferrari, e lo attesta anche il fatto che sia riuscita a ottenere il terzo tempo con Sebastian Vettel ma con un distacco di mezzo secondo dal tempo della pole. Inoltre Kimi Raikkonen non è riuscito a ottenere quantomeno il quarto tempo: tra le due Ferrari si è messa la Red Bull di Daniel Ricciardo. Il suo tempo, quello di Raikkonen e quello l’altro pilota della Red Bull, Max Verstappen, classificatosi in sesta posizione, differisce di soli 0.142 secondi.
Uno che è andato forte anche durante le prove libere di venerdì è stato Nico Hulkenberg, autore del settimo tempo in qualifica. È un pilota da tenere d’occhio anche per la gara, così come Felipe Massa, che parte dall’ottava posizione e in Bahrain è sempre andato molto bene (ci ha vinto due volte, in Ferrari). È stata invece ancora una giornata negativa per Fernando Alonso, la cui McLaren si è fermata in pista durante la Q2 impedendogli di compiere un giro utile per provare ad accedere alla Q3 (e sarebbe stato molto complicato lo stesso).
Non soltanto i tempi della terza manche delle qualifiche ma anche quelli delle seconde prove libere di venerdì hanno mostrato una Mercedes in ottima forma, come consueto, e una Ferrari in leggero ritardo. Potrebbe essere questa la ragione dell’avvicinamento della Red Bull, più che un netto progresso nelle prestazioni della Red Bull stessa. Le condizioni ambientali del circuito, e le temperature dell’aria e dell’asfalto della pista, sono molto diverse rispetto a quanto visto nei precedenti due gran premi, e questo ha fatto emergere prestazioni molto variabili tra un giro e l’altro nelle serie di giri consecutivi in assetto da gara.
Nella seconda sessione di prove libere Vettel non ha potuto svolgere tutto il programma previsto, a causa di un piccolo guasto elettrico la cui riparazione ha richiesto un buon quarto d’ora. Con gomme soft (le più resistenti) ha compiuto quattordici giri con un tempo medio di 1:37.157 a giro, mentre Hamilton con quelle stesse gomme ne ha fatti soltanto nove ma con un tempo medio di 1:36.391 a giro. Ricciardo ha fatto ancora meno giri – soltanto otto – con un tempo medio di 1:36.988 a giro.
Con gomme supersoft (le più competitive ma meno durature) Vettel in pratica non ha girato, ma ha girato Raikkonen, e il discorso è più o meno simile: ha compiuto tredici giri con un tempo medio di 1:36.938 a giro, ma con un decadimento progressivo molto più evidente subito dopo il primo giro. Con quelle stesse gomme, e carichi di benzina presumibilmente analoghi, Bottas è andato leggermente peggio: ha compiuto quattordici giri con un tempo medio di 1:37.240 a giro. Ma rispetto alla Ferrari di Raikkonen sono andati meglio sia Hamilton che Ricciardo, pur avendo compiuto meno giri rispetto ai due finlandesi: Hamilton undici giri con un tempo medio di 1:36.666 a giro, e Ricciardo nove giri con un tempo medio di 1:36.866 a giro.
In altre parole, sia a causa di rallentamenti dovuti a problemi tecnici sia a causa di un meno facile adattamento alla pista, stavolta la Ferrari non ha mostrato di essere all’altezza della Mercedes in termini di tempi sul giro in assetto da gara. Né ha mostrato quel vantaggio che di solito dimostra di avere rispetto alla Red Bull. A questo punto l’unico possibile vantaggio è la resistenza, e cioè l’ipotesi che la Ferrari possa compiere un maggior numero di giri con uno stesso set di gomme, rispetto ai suoi avversari, favorendo di conseguenza la possibilità di strategie più elastiche con le soste ai box (almeno due per tutti, probabilmente). Ma quella di far durare le gomme è una qualità solitamente attribuita anche a Bottas, un pilota con cui la Mercedes potrebbe provare a diversificare le strategie per riuscire a stare sempre davanti alla Ferrari con almeno uno dei due piloti.
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Valtteri Bottas | Mercedes | 1m28.769s | – |
2 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1m28.792s | 0.023s |
3 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1m29.247s | 0.478s |
4 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1m29.545s | 0.776s |
5 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1m29.567s | 0.798s |
6 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m29.687s | 0.918s |
7 | Nico Hulkenberg | Renault | 1m29.842s | 1.073s |
8 | Felipe Massa | Williams/Mercedes | 1m30.074s | 1.305s |
9 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1m30.763s | 1.994s |
10 | Jolyon Palmer | Renault | 1m31.074s | 2.305s |
11 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Renault | 1m30.923s | – |
12 | Lance Stroll | Williams/Mercedes | 1m31.168s | – |
13 | Pascal Wehrlein | Sauber/Ferrari | 1m31.414s | – |
14 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 1m31.684s | – |
15 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | – | – |
16 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Renault | 1m32.118s | – |
17 | Stoffel Vandoorne | McLaren/Honda | 1m32.313s | – |
18 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1m32.318s | – |
19 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1m32.543s | – |
20 | Kevin Magnussen | Haas/Ferrari | 1m32.900s | – |
La classifica finale del Gran Premio, per semplificare la verifica dei pronostici corretti da parte dei lettori e, soprattutto, per tenere un archivio da consultare nei weekend di gara.
GIRO PIÙ VELOCE: Lewis Hamilton (Mercedes) |
Pos | pilota | squadra/motore | giri completati | tempo/distacco |
---|---|---|---|---|
1 | Sebastian Vettel | Ferrari | 57 | 1h33m53.374s |
2 | Lewis Hamilton | Mercedes | 57 | 6.660s |
3 | Valtteri Bottas | Mercedes | 57 | 20.397s |
4 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 57 | 22.475s |
5 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 57 | 39.346s |
6 | Felipe Massa | Williams/Mercedes | 57 | 54.326s |
7 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 57 | 1m02.606s |
8 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 57 | 1m14.865s |
9 | Nico Hulkenberg | Renault | 57 | 1m20.188s |
10 | Esteban Ocon | Force India/Mercedes | 57 | 1m35.711s |
11 | Pascal Wehrlein | Sauber/Ferrari | 56 | 1 giro |
12 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Renault | 56 | 1 giro |
13 | Jolyon Palmer | Renault | 56 | 1 giro |
14 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | 54 | ritirato (3 giri) |
– | Marcus Ericsson* | Sauber/Ferrari | 50 | cambio |
– | Carlos Sainz* | Toro Rosso/Renault | 12 | collisione |
– | Lance Stroll* | Williams/Mercedes | 12 | collisione |
– | Max Verstappen* | Red Bull/Renault | 11 | freni |
– | Kevin Magnussen* | Haas/Ferrari | 8 | guasto elettrico |
– | Stoffel Vandoorne* | McLaren/Honda | 0 | non partito |
* non classificati
(i piloti “non classificati” sono soltanto quelli che non completano almeno il 90% dei giri previsti)
Questo contenuto è stato modificato 16 Aprile 2017 22:04
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