Sabato pomeriggio, alle 16:15, il Real Madrid e l'Atletico Madrid si affrontano al "Bernabeu" nel derby più famoso del calcio spagnolo. A giudicare dalle probabili formazioni non dovrebbe mancare nessuno, a parte Gameiro nell'Atletico: che partita potrebbe uscirne.
Sabato pomeriggio, alle 16:15, il Real Madrid e l’Atletico Madrid si affrontano al “Bernabeu” nel derby più famoso del calcio spagnolo. A giudicare dalle probabili formazioni non dovrebbe mancare nessuno, a parte Gameiro nell’Atletico: che partita potrebbe uscirne.
Nella partita del turno infrasettimanale giocata mercoledì sera il Real Madrid ha battuto 4-2 il Leganés in trasferta. Ha quindi viaggiato più a lungo e avuto meno riposo rispetto all’Atletico Madrid, che la sera precedente, martedì, aveva battuto in casa 1-0 la Real Sociedad. Si è trattato, sia per il Real Madrid che per l’Atletico, della quinta vittoria consecutiva in campionato. Come previsto, e consapevole del complesso impegno seguente, il Real Madrid ha schierato prevalentemente riserve. Non ha giocato nessuno tra Ronaldo, Bale e Benzema, ma ancora una volta i loro sostituti – come già avvenuto altre volte, specialmente all’inizio della stagione – si sono dimostrati pienamente all’altezza dell’incarico. Zidane ha schierato dal primo minuto James Rodriguez, Asensio, Lucas Vazquez e Alvaro Morata (autore di tre gol), e dopo venticinque minuti dall’inizio della partita il Leganés stava già sotto di tre gol e senza averci capito niente.
Poi, intorno alla mezz’ora, il portiere Keylor Navas ha commesso l’ennesimo errore della sua peggiore stagione da quando è a Madrid. Il Leganés è riuscito a segnare due gol in due minuti, approfittando di una provvisoria distrazione generale di tutta la difesa, e il primo tempo si è concluso con il risultato di 3-2, nonostante il Real avesse dominato la prima mezz’ora. Il secondo tempo, per fortuna del Real, è cominciato positivamente. Dopo tre minuti, un autogol di Mantovani su colpo di testa di Morata – a cui è stato attribuito il gol – ha portato il Real definitivamente sul 4-2 e allentato subito i ritmi di una partita che alla fine del primo tempo sembrava potesse essere riaperta. I titolari abituali impiegati nel secondo tempo sono stati soltanto Isco e Modric, entrati tra il 70° e l’80° minuto al posto di James Rodriguez e Kovacic. Nonostante la trasferta e il giorno in meno di riposo, insomma, la formazione titolare del Real Madrid dovrebbe essere fisicamente pronta e ben messa per giocare la partita contro l’Atletico sabato pomeriggio.
Il dominio dell’Atletico nella partita contro la Real Sociedad è stato schiacciante. La squadra allenata da Simeone ha tirato verso la porta avversaria il doppio delle volte rispetto alla Real Sociedad, a cui peraltro ha completamente lasciato il possesso palla (38%-62%). La partita l’ha risolta ancora una volta Filipe Luis, il terzino sinistro titolare, bravo a chiudere un rapido e apprezzabile scambio in area con Fernando Torres. Ma l’Atletico ha avuto molte altre occasioni, con Griezmann, con Carrasco, con Angel Correa – entrato al 72° minuto – e con lo stesso Torres, stranamente meno preciso del solito.
Nell’Atletico Madrid non dovrebbero esserci grandi novità di formazione, rispetto a quanto visto dopo la sosta per le partite delle nazionali. E cioè ci sono ancora Vrsaljko, Gaitán e Gameiro indisponibili per infortunio, assenze a cui Simeone ha posto rimedio ripristinando Juanfran nel ruolo stabile di terzino destro titolare e Carrasco di nuovo a centrocampo alle spalle delle due punte Griezmann e Torres, con Angel Correa pronto a subentrare a partita in corso (Correa è uno che spesso spariglia molto le carte, quando entra dalla panchina).
Nel Real Madrid l’unica assenza continua a essere quella dell’infortunato Varane, al centro della difesa, dove Ramos e Pepe sono ora i due centrali titolari. Simeone ha detto in conferenza stampa di aspettarsi dal Real Madrid la presenza di Isco al posto di Casemiro, alle spalle di Ronaldo, Bale e Benzema, sostenendo che con questa formazione il Real sarebbe molto più aggressivo e veloce, specialmente nella prima mezz’ora. Non si è ben capito, a dire il vero, se sia un’ipotesi temuta da Simeone o sperata, dal momento che con Isco alle spalle del tridente il Real rischierebbe moltissimo i contropiedi e soffrirebbe forse la superiorità fisica del centrocampo avversario formato da Koke, Gabi e Saul Niguez.
È alquanto improbabile che Zidane lasci così scoperta la difesa. Raramente si sono viste, tra Atletico e Real Madrid, partite molto divertenti e con numerose occasioni da gol. Entrambi i due attuali allenatori, tra l’altro, sono stati spesso apprezzati (e talvolta criticati) per la particolare attenzione destinata alla fase difensiva e all’equilibrio tattico generale della squadra, piuttosto che a uno spettacolare gioco d’attacco.
Sia l’Atletico che il Real Madrid giocheranno mercoledì prossimo la partita di andata dei quarti di finale di Champions League. L’Atletico ospiterà in casa il Leicester, mentre il Real giocherà in Germania l’attesissima prima partita contro il Bayern Monaco di Ancelotti.
Le probabili formazioni:
REAL MADRID: Navas; Carvajal, Pepe, Ramos, Marcelo; Casemiro, Kroos, Modric; Ronaldo, Bale, Benzema.
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Filipe Luis; Koke, Gabi, Saul Niguez, Carrasco; Griezmann, Torres.
Questo contenuto è stato modificato 7 Aprile 2017 17:28
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