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CALCIO

Champions League: Porto-Juventus (mercoledì)

La Juventus è stata abbastanza fortunata nel sorteggio, visto che ha pescato una delle squadre meno competitive rimaste ancora in corsa in Champions League, il Porto: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.

La Juventus è stata abbastanza fortunata nel sorteggio, visto che ha pescato una delle squadre meno competitive rimaste ancora in corsa in Champions League, il Porto: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.

PORTO – JUVENTUS | mercoledì ore 20:45

La Juventus grazie agli acquisti nel corso del calciomercato estivo di Dani Alves, Benatia, Pjanic, Pjaca e Higuain è stata fin da settembre indicata anche dalle quote dei bookmaker come una delle principali candidate alla vittoria finale della Champions League, e per il momento ha fatto il suo dovere vincendo il girone in cui era capitata, con Siviglia, Lione e Dinamo Zagabria. Questa partita contro il Porto – teoricamente abbordabile – sarà utile per capire se la Juventus può davvero considerarsi una “grande” d’Europa e se il nuovo schema di Allegri, il 4-2-3-1, può funzionare anche fuori dall’Italia dove finora ha riscontrato solo successi.

Come sono arrivate agli ottavi di finale

La Juventus ha già dato due dimostrazioni della sua forza in questa edizione di Champions League, quando in trasferta contro il Lione ha vinto 1-0 – pur giocando in dieci contro undici per l’espulsione di Lemina al decimo minuto della ripresa, con Buffon che ha parato un calcio di rigore -, e quando alla quinta giornata per assicurarsi il primo posto è andata a vincere sul campo del Siviglia. In quella partita contro il Siviglia in realtà la Juventus è stata favorita da un’espulsione, quella di Vazquez, avvenuta al trentaseiesimo minuto quando la squadra di Allegri era sotto di un gol e stava soffrendo i ritmi alti del Siviglia.

Il Porto si è qualificato come squadra seconda classificata in uno dei gironi meno competitivi di questa edizione di Champions League, vinto dal Leicester, con Copenaghen e Club Brugge come restanti squadre. Per passare il turno il Porto ha dovuto aspettare l’ultima giornata, in cui ha giocato contro il Leicester che – già sicuro della qualificazione – ha schierato le riserve. Contro il Copenaghen il Porto non è riuscito ad andare oltre due pareggi, mettendo in mostra in queste due occasioni i suoi limiti principali. Non va dimenticato però che il Porto si è qualificato alla fase a gironi di Champions League eliminando una squadra italiana, la Roma: dopo il pareggio per 1-1 in casa, ha vinto 3-0 all’Olimpico.

I precedenti tra le due squadre

I tre precedenti in campo europeo tra le due squadre sono stati tutti favorevoli alla Juventus, che ha battuto il Porto 2-1 nella finale di Coppa delle Coppe del 1984 a Basilea, mentre nella prima fase a gironi della Champions League del 2001/02 ha ottenuto un pareggio in trasferta (0-0) e una vittoria in casa (3-1).

Il Porto nel suo stadio è imbattuto da sette partite contro le squadre italiane (tre vittorie e quattro pareggi) ma complessivamente il bilancio non è eccezionale contro le squadre di Serie A in campo europeo: otto vittorie, nove pareggi e ben undici sconfitte.

L’ultima partita della Juventus contro un’avversaria portoghese coincide con un brutto ricordo e risale alla semifinale di Europa League 2013/14. In quell’occasione la Juventus ha pareggiato 0-0 il ritorno in casa con il Benfica dopo aver perso l’andata per 2-1 a Lisbona, sprecando così l’occasione di giocare la finalissima allo Juventus Stadium. Il bilancio complessivo della Juventus nelle undici partite contro squadre portoghesi è di cinque vittorie, due pareggi e quattro sconfitte (una vittoria, un pareggio e una sconfitta in trasferta).

Il 4-2-3-1 della Juventus alla prova Champions

L’allenatore della Juventus Allegri ha deciso dopo la sconfitta subita in campionato contro la Fiorentina di cambiare definitivamente modulo, passando dal classico 3-5-2 – che aveva fatto le fortune di questa squadra fin dall’arrivo di Antonio Conte – al 4-2-3-1 in cui ha trovato posto da esterno alto di sinistra l’attaccante croato Mandžukić. Da allora i risultati della Juventus sono stati eccezionali: sette vittorie su sette partite, con quindici gol segnati e appena due subiti, uno dei quali venerdì scorso contro il Palermo a tempo scaduto e col risultato sul parziale di quattro a zero. Con il passaggio a un modulo più offensivo si pensava che la Juventus segnasse più gol rispetto a inizio campionato, concedendo qualcosa in più in difesa. Così non è stato: la squadra di Allegri ha segnato con grande regolarità, superando solo in una occasione quota due gol a partita, ma ha concesso pochissimo, perché ha aumentato il possesso palla ed è stata quasi sempre padrona del campo. L’unica volta in cui la Juventus ha un po’ sofferto col nuovo modulo è stato nella partita contro l’Inter, in cui avrebbe forse meritato di subire un gol nel primo tempo.

Questa partita contro il Porto farà capire se questo modulo sarà utile a fare valere anche in Europa la grande qualità del centrocampo e dell’attacco della Juventus, che pure mantiene una grande solidità difensiva. Giocando con la difesa a quattro, la Juventus tiene in panchina addirittura tre dei cinque fortissimi centrali che ha a disposizione (Bonucci, Barzagli, Chiellini, Benatia e Rugani). Schierare una formazione di questo tipo ha ancora più senso in questa partita che la Juventus giocherà in trasferta, dove è sempre molto importante – al di là del risultato finale – segnare almeno un gol, che vale doppio in caso di risultato totale in parità.

Che squadra è il Porto

Il Porto è davvero così scarso come sembra? Nella fase a gironi la squadra allenata da Nuno Espirito Santo non ha giocato partite indimenticabili, ma il Porto ha una buona tradizione a livello europeo e merita rispetto anche perché rappresentante della nazione che ha vinto gli ultimi Europei di calcio. Dopo la delusione per la passata stagione in cui il Porto si è classificato al terzo posto in campionato, distante ben quindici punti dal Benfica, ed è uscito già alla fase a gironi dalla Champions League perdendo poi subito ai sedicesimi contro il Borussia Dortmund, quest’anno quanto meno è arrivato agli ottavi ed è ancora in piena lotta per il campionato portoghese, visto che è secondo in classifica con un solo punto in meno rispetto al Benfica primo.

Il Porto gioca con una sorta di 4-3-1-2 in cui tra i tre di centrocampo c’è Danilo Pereira che si posiziona sempre un po’ più avanti della linea di difesa, per sfruttare le sue doti fisiche: è alto 188 centimetri ed è molto abile nei colpi di testa e nei contrasti, anche se a volte fa fatica a trovare la giusta posizione in difesa in relazione agli attacchi portati dagli avversari. La presenza di Danilo Pereira e la buona intesa tra i due ruvidi difensori centrali Felipe e Marcano renderà difficile la vita agli attacchi centrali di Dybala e Higuain, che già recentemente hanno faticato a dialogare palla a terra contro il Crotone che ha giocato in modo simile, abbassando il baricentro e affollando la zona centrale della difesa. Nel campionato portoghese il Porto subisce solo 7.5 tiri in media a partita, ha il maggiore numero di partite senza subire gol (tredici su ventidue) e ha la migliore difesa con appena undici gol subiti. Inoltre in Champions League finora solo la Juventus ha subito in media meno tiri del Porto, squadra che sa difendere bene soprattutto centralmente. Le maggiori carenze riguardano le fasce dove Maxi Pereira e soprattutto l’ex Inter Telles hanno caratteristiche maggiormente offensive: Mandzukic – che sul piano fisico sta messo molto meglio di Maxi Pereira – e Cuadrado potrebbero risultare decisivi in caso di vittoria della Juventus.

Che partita sarà
Il Porto farà probabilmente – pur giocando in casa – una partita difensiva, cercando di attaccare quando possibile in contropiede. L’allenatore Nuno Espirito Santo dispone di calciatori molto abili a verticalizzare subito il gioco e ha due calciatori offensivi niente male: il trequartista Brahimi, molto bravo nel tiro dalla distanza e sui calci piazzati, e l’attaccante della nazionale portoghese André Silva, 21 anni e prossimo uomo-mercato del club, visto che ha già segnato tredici gol in Primeira Liga e quattro in Champions League.

La Juventus potrebbe soffrire le ripartenze degli avversari: finora in Serie A – Inter a parte – ha sempre affrontato squadre dimesse che hanno pensato più che altro a difendere e a non fare figuracce. Il Porto pur facendo una partita difensiva proverà ad attaccare in contropiede quando ce ne sarà la possibilità, e per la Juventus con questo nuovo schema e l’assenza per motivi disciplinari di Bonucci potrebbero esserci dei problemi. Alla lunga la Juventus dovrebbe però fare valere la sua maggiore qualità e segnare almeno un gol, che sarebbe importantissimo in ottica doppio confronto: Cuadrado e Mandzukic sono gli indiziati principali per segnare, visto che sono i terzini i principali punti deboli del Porto.

Probabili formazioni
PORTO: Casillas, Maxi Pereira, Marcano, Felipe, Alex Telles, Danilo, Herrera, Óliver Torres, Brahimi, André Silva, Soares.
JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro, Pjanić, Khedira, Cuadrado, Dybala, Mandžukić, Higuaín.

PROBABILE RISULTATO: 1-1
GOL (2.05, Bet365)
X2 (1.33, Bet365)
2 (1X2 CALCI D’ANGOLO) (2.30, Bet365)
CUADRADO PRIMO MARCATORE JUVENTUS (7.00, Bet365)



Questo contenuto è stato modificato 22 Febbraio 2017 21:17

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